Sono sempre alla ricerca di ristoranti e posti nuovi dove poter mangiare...ma mangiare bene! Uno che ho provato la scorsa settimana e dove ho mangiato un gran bene è il Palatino Bistrot. Appena entrata nulla in particolare mi ha attratto per quanto riguarda questo ristorante di cucina francese, se non per l'angolo dedicato alla creperie formato da 2 piastre poste in un lato della sala, entrando a destra, dove ho visto all'opera Florent Carrière (uno dei soci) mentre preparava, appunto, le deliziose crepes. Oltre a ricordarmi la Francia dove sono stata per un viaggio di piacere, oltre 25 anni fa (e nello specifico a Parigi per passare un Capodanno) le crepes mi ricordano un lungo periodo della mia vita dove mi sono divisa tra lavorare di giorno come segretaria di un avvocato e poi lavorare la sera, anche fino a tarda notte nei fine settimana, in un cocktail bar dove appunto preparavo anche crepes espresse dolci da abbinare ai cocktails preparati dal barman.....
Ma torniamo a parlare di questo ristorante francese. I proprietari e gli ideatori di questo ristorante sono: Giorgio De Iulio (proprietario anche dell'Hosteria Po) insieme agli altri soci Laurène e David Bilski (titolari della boutique gastronomica Va Sano), e Florent Carrière, giovane imprenditore che ha aperto "Crepes Galettes" a Monti, che ho appunto visto preparare live le crepes.
In cucina troviamo il giovanissimo e talentuoso chef Rocco Cavadini, che si è formato alla scuola di cucina Paul Bocuse di Lione e poi con uno stage presso l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ha poi avuto diverse esperienze in cucina sia in ristoranti francesi che in Italia. Gli arredi sono molto semplici, a me personalmente non hanno fatto venire in mente un richiamo alla Francia in particolare, l'acustica non è il massimo, il locale è piccolo e si è riempito intorno alle 20,30 con facilità (buon segno!!). Non è affatto difficile trovare lì, come è successo a me venerdì, anche attori famosi, l'altra sera c'era Claudio Gioè. L'accoglienza e il personale tutto in generale è molto professionale e gentile, mi sono sentita a mio agio, coccolata ma con discrezione e cortesia.
In cucina troviamo il giovanissimo e talentuoso chef Rocco Cavadini, che si è formato alla scuola di cucina Paul Bocuse di Lione e poi con uno stage presso l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ha poi avuto diverse esperienze in cucina sia in ristoranti francesi che in Italia. Gli arredi sono molto semplici, a me personalmente non hanno fatto venire in mente un richiamo alla Francia in particolare, l'acustica non è il massimo, il locale è piccolo e si è riempito intorno alle 20,30 con facilità (buon segno!!). Non è affatto difficile trovare lì, come è successo a me venerdì, anche attori famosi, l'altra sera c'era Claudio Gioè. L'accoglienza e il personale tutto in generale è molto professionale e gentile, mi sono sentita a mio agio, coccolata ma con discrezione e cortesia.
Cosa si mangia qui: piatti e vini italo- francesi in una fusion ben interpretata. Il menù non contiene tanti piatti ma i piatti che ho assaggiato, potendo anche assaggiare piccolissime porzioni di quelli degli altri commensali (fortunata io!!), diversi dai miei, mi hanno lasciato senza fiato per la loro bontà, esecuzione perfetta e presentazione curata nei minimi dettagli. Grande attenzione nella scelta delle materie prime da utilizzare, di provenienza sia italiana che francese, e grande cura per il menù che segue rigorosamente la stagionalità degli stessi. In abbinamento agli antipasti cocktail preparati da Marco Favorito, barman che ha avuto esperienze anche al Gambero Rosso, all'Open Colonna e da Giuda Ballerino.
Il menù della serata, per il quale mi sono letteralmente leccata i baffi:
- mini crepes di grano saraceno ripiene di formaggio di capra con miele;
- quiches,
- polpo verace, patate, emulsione al sedano, capperi fritti,
- spaghetti al bergamotto, mazzancolle di Mazara, cannolicchi, piment d'Espelette (spettacolo!!),
- tris di formaggi: camembert, Tête de moine, Blue di Blue D'Auvergne, anche abbinati a marmellate,
- Tarte aux pommes, chantilly al Calvados, caramello al burro salato di Normandia, un dolce molto piacevole ed equilibrato.
Qui la cantina è ben fornita da vini biologici sia italiani che francesi. Non solo la cucina è eccellente e rispecchia veramente quella francese, ma le porzioni sono anche veramente generose (un antipasto, il polpo, che sembrava un secondo proprio per la porzione più che generosa). Sono andata via felice, il mio palato ha ringraziato molto, è un posto dove tornerò con piacere, sicuramente consigliando anche ad amici di provarlo. I prezzi mi sembrano assolutamente in linea con la qualità delle materie prime utilizzate e la zona dove si trova questo posto.
Hanno voluto unire 2 eccellenze mondiali in fatto di prodotti enogastronomici e cucina, secondo me ci sono riusciti.
Palatino Bistrot
Via Tirso 46/48, 00198 Roma
Tel. 06.69237106
Sempre aperto
bella recensione Silvia, un indirizzo da annotare se capitassi da quelle parti ! un abbraccio
RispondiEliminaGrazie mille per la segnalazione Silvia,qualora dovessi capitare da quelle parti non posso davvero esimermi da passare in questo ristorante;).
RispondiEliminaUn bacione:)).
Rosy
Che bel posticino, anche i piatti proposti mi attirano...fossi più vicina ci farei una capatina!
RispondiEliminaBuona settimana
Carmen
Davvero un bel posto e complimenti per il reportage! Un bacione
RispondiEliminaBuonissima questa ricetta:-)
RispondiEliminaGrazie e complimenti anche per il blog! Saluti dalle Terme di Levico, Daniela.