...torna nuovamente l'appuntamento mensile con la Cucina e Territorio di casa nostra del quale anche io faccio parte per il Lazio...siamo sempre noi, 9 food blogger, che ogni mese prepariamo una ricetta della nostra regione a tema. Questo mese l'argomento da noi scelto questo mese riguarda i lievitati dolci e salati e quindi ampio spazio alle ricette della nostra regione, io ho scelto di preparare una ricetta semplicissima tratta dal libro "La cucina romana e del Lazio" di Livio Jannattoni: le pizzette con lo zucchero. Una vera e propria ricetta del riciclo e di recupero! A esse sincera me ricordo che me faceva mi nonna, a Sora Antonietta, quanno ero piccola...perchè con lei ho vissuto fino all'età di 10 anni. Quanno ve avanza a pasta de pane ora sapete che facce! ;)
Queste le altre proposte regionali delle food blogger partecipanti:
Cucina della Lombardia: La Spongada dè Brè o Spongada Camuna
Cucina del Friuli Venezia Giulia: Pagnuts di fieste
Cucina del Piemonte: blog in pausa
Cucina della Toscana: la nostra amica forse ci farà una sorpresa nei prossimi giorni
Cucina del Lazio: le pizzette con lo zucchero io!!
Cucina della Campania: la pizza marinara
Cucina della Basilicata: causa lunga lievitazione la ricetta sarà disponibile nei prossimi giorni
Cucina della Calabria: pitta maniata
Cucina della Sicilia: Piccoli panini ca'ulive
Nel canto VII del Meo Patacca, poema eroicomico del romano Giuseppe Berberi (1965), Nuccia ha salutato Meo, il suo innamorato, il tiratira. E' contenta (" 'l maritaggio spera"), e per festeggiare l'incontro si regala un pranzetto alla buona, con una sua amica anziana.
Fa restà Tuta a pranzo, et il formaggio
glie fa grattà, perchè vuò fa' li gnocchi
con butirro, con zucchero e cannella,
poi frigger quattro pizze in padella.
Forse le stesse pizze che faranno poi mia madre, mia nonna materna. Pasta di pane ben lavorata, messa a cuocere in padella, sissignori!, nell'olio bollente. Fino ad indorarsi, a farsi appena croccante. Tolte di lì, le "pizzette" rotonde venivano poggiate su carta della pasta, e debitamente inzuccherate. Sull'olio, ancora luccicante, lo zucchero aveva una presa deliziosa, e il gusto pizzetta-olio-zucchero, inconfondibile, è rimasto per sempre nella memoria dei sapori casarecci perduti, che io vi ripropongo qui oggi per la Cucina del Lazio.
ricetta della pasta di pane ingredienti:
200 gr di farina (metà manitoba e metà 0)
120 ml di acqua
5 gr di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero semolato
3 gr di sale
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
olio di semi di arachide per friggere
zucchero semolato per le pizzette
Sciogliere il lievito di birra in poca acqua tiepida insieme ad 1 cucchiaino di zucchero. Setacciare le 2 farine in una ciotola, aggiungere il composto di lievito e quasi tutta l'acqua e cominciare ad impastare. Nella rimanente acqua sciogliere il sale e aggiungere l'olio extravergine di oliva, aggiungere piano piano questo composto a quello di farina e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Coprire con pellicola e far lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore. Finito il tempo di lievitazione friggere le palline di pasta di pane in abbondante olio di arachide ben caldo, girandole da ambo le parti, in frittura le palline si gonfieranno ulteriormente, scolarle direttamente sulla carta dove ci sarà ad accogliere lo zucchero semolato.
200 gr di farina (metà manitoba e metà 0)
120 ml di acqua
5 gr di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero semolato
3 gr di sale
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
olio di semi di arachide per friggere
zucchero semolato per le pizzette
Sciogliere il lievito di birra in poca acqua tiepida insieme ad 1 cucchiaino di zucchero. Setacciare le 2 farine in una ciotola, aggiungere il composto di lievito e quasi tutta l'acqua e cominciare ad impastare. Nella rimanente acqua sciogliere il sale e aggiungere l'olio extravergine di oliva, aggiungere piano piano questo composto a quello di farina e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Coprire con pellicola e far lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore. Finito il tempo di lievitazione friggere le palline di pasta di pane in abbondante olio di arachide ben caldo, girandole da ambo le parti, in frittura le palline si gonfieranno ulteriormente, scolarle direttamente sulla carta dove ci sarà ad accogliere lo zucchero semolato.
questa ricetta partecipa questo mese all'appuntamento di cucina regionale seguiteci qui la nostra pagina di Facebook:
Silvia!!Una vita che non le faccio....le merende di quando ero piccina!! potevo scegliere tra pane e pomodoro, pane bagnato nello zucchero e queste frittelline qui! vado ad impastare. Grazie!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Monica
Le faceva mia mamma! Che buone!!!!
RispondiEliminaBelle le tue frittelle, fanno venire l'acquolina
Mi piace il disegno dell'Italia ;)
Buona giornata
Mamma che bontà queste frittelle . . . sembrano squisite ^_^
RispondiEliminaL'impasto della pizza fritto ha un gusto tutto particolare, con lo zucchero lo devo assolutamente provare e sono sicura che anche mio figlio lo gradirà tantissimo. Buonissima idea, grazie Silvia!!!
RispondiEliminache super idea per una coccola diversa dal solito, grazie ! Un bacione
RispondiEliminaQueste appetitosissime pizzette ci ricordano un po' i nostri arvoltoli umbri, sia dolci che salati e siamo sicure che saranno irresistibili!! Ci piace sempre ritrovare un filo conduttore tra le ricette regionali, qualcosa che avvicini tradizioni e sapori e sarebbe bello condividerle in una grande tavolata assaggiando con gusto tutte queste meravigliose proposte!! Smackkk
RispondiEliminaMamma mia Silvia che fame!!!
RispondiEliminaFavolose queste pizzette dolci
Un bacione
Sono buonissime le prepara spesso la mia mamma!!!
RispondiEliminaUn forte abbraccio e buona giornata<3
Che tuffo nel passato....mia madre le faceva spesso, lei le faceva a ciambella con il buco.
RispondiEliminaCiao Silvia un bacione!!
Buonissime le pizzette con lo zucchero!!
RispondiEliminaMia nonna me le faceva sempre da bambina, e ogni volta era una gioia!!
Grazie perchè tu oggi con questa ricetta mi hai fatto tornare in mente tantissimi ricordi
Un bacione
Cavoli che fortunata tu ad avere la sora Antonietta che sicuramente ti preparava questi soffici dolcetti con "anche"tantissimo amore...che bontà, carissima SILVIA! Baci e buona giornata!
RispondiEliminaMi ricordano le mie amatissime pettole... *__*
RispondiEliminaChe poi sono uguali, solo che l'impasto delle pettole è più molliccio...
Ma il sapore sono sicura sarà lo stesso, una goduria!
Maira
Questi pizzette come li hai chiamate tu, mi ricorda da quando ero bambina e ci le faceva la nostra mamma, ma li chiamavamo frittelline ed erano molto buone ! Stendo la mano e prendo una almeno !
RispondiEliminaMamma mia.....ma sono della serie "una tira l'altra"....Spettacolari :)
RispondiEliminaAppena mio figlio rientra a casa le provo.
Un bacio
Hanno un aspetto squisito! Da prendere a morsi il monitor... :D
RispondiEliminaQueste pizzette sono assolkutamente da provare. Un abbraccio, Daniela.
RispondiEliminaLa merenda che ogni tanto preparava mia nonna , quanti bei ricordi e che buone,favolose!
RispondiEliminaCiao Silvia, queste frittelle romane sono una delizia allo stato puro...le adoro! Anche qui in Abruzzo facciamo delle frittelle simili, solitamente per le feste comandate e spariscono sempre in men che non si dica. Scusami per la scarsa presenza di quest'ultimo periodo...l'influenza si è accanita contro di me e non riesco a venirne fuori. Complimenti per la tua bravura e impegno, non è semplice stare dietro a un blog e tu sei davvero un bel esempio! Un caro abbraccio, Mary
RispondiEliminaChissà che buone! Non le conoscevo, ma sono assolutamente da provare! Un abbraccio Beatrice
RispondiEliminaoddio che goloistà, era la specialità di mia nonna che le faceva più schiacciata e col buco al centro. che ricordi Silvietta
RispondiEliminaDA QUANTO TEMPO NON LE MANGIO, QUANTI RICORDI LEGATI ALL'INFANZIA,MIA NONNA LE PREPARAVA SPESSO!!!BRAVISSIMA!!!!BACI SABRY
RispondiEliminaChe delizia! Mia mamma è calabrese e mi ha insegnato a farle salate, dobbiamo assolutamente provarle anche in questa versione :) Grazie per la condivisione, un abbraccio!
RispondiEliminaTesoro, che tentazione!!!
RispondiEliminaNe mangerei una subito adesso per merenda!
Bacio
che buone che devono essere, fritte e con lo zucchero!
RispondiEliminamamma che bontà…fame fame fame
RispondiEliminaKiss
Nina
http://ninaeleo.blogspot.it
Ma che delizia!!!! Non le conoscevo, grazie mille per la ricetta<3
RispondiEliminache belle mi ricordano tanto le pizzette che preprava mia mamma,e visto che non ho la ricetta,mi salvo la tua e poi la provo,un bacione
RispondiEliminaSilvia che delizia!!!! Qui in Sicilia, almeno nella mia zone, si preparano delle pizzette simili che vengono chiamate "cuzzole" : noi le adoriamo. E' vero che la cucina tramandata dai nostri nonni è ricca di tradizione e amore che è bene preservare dall'oblio. Ancora complimenti e un abbraccio
RispondiEliminaVivo a Roma da 25 anni , ma non le conoscevo devono essere deliziose e appena ho l'occasione voglio provarle. Bionaserata
RispondiEliminaDeliziose Silvia!!
RispondiEliminaBuona serata!!
che ricordi ...mia suocera le faceva spessissimo...buonissime!!
RispondiEliminaun abbraccio
Mamma mia, una tira l'altra!!!
RispondiEliminale pizzette dolci proprio mi mancavano! ;-)
RispondiEliminapizzette con lo zucchero deliziosissime
RispondiEliminaMa che bella idea! chissà che profumo!! Un bacione!
RispondiEliminaMamma mia. Che bontà. Non sapevo meo patacca fosse un poema. Conosco il ristorante a Trastevere di quel nome, ma adesso, grazie al tuo blog, mi sono informata meglio.
RispondiEliminaSono di una bontà unica, quante volte le preparava mia madre, belle calde e zuccherose! Un abbraccio e buon fine settimana!
RispondiEliminaMamma mia che voglia mi fanno questi bocconcini dorati...
RispondiEliminaMe ne mangerei almeno una mezza dozzina..penso di potermelo permettere specialmente se mi trovassi a portata di mano !!
ne ruberei almeno mille!!!
RispondiEliminala mia merenda di bimba quando nonna mi voleva fare felice altro che merendine del super!
RispondiEliminabaci e buona domenica
Alice
Oh mamma che buone Silvia... Ottima idea per quando mi avanza la pasta di pane cioè in pratica sempre. Un abbraccio
RispondiEliminaMa non si fanno con le uova?
RispondiEliminala ricetta è originale e non prevede uova.
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