pizza in teglia all'acqua di fiolaro di Creazzo con polpette al sugo

 

Adoro le verdure del mio orto, in questo periodo, che sono quasi alla fine del loro ciclo, le sto utilizzando anche per "colorare" in maniera del tutto naturale pasta e pizza. Il broccolo fiolaro di Creazzo è un gioiello dell'oltivultura vicentina. La sua storia affonda le radici in tempi antichi, e la sua coltivazione è strettamente legata al territorio di Creazzo, un comune in provincia di Vicenza. Il nome "fiolaro" deriva dal dialetto veneto "fioi", che significa "figli". Questo nome è dovuto alla presenza di germogli laterali, chiamati appunto "fioi", che si sviluppano lungo il fusto della pianta. Questi germogli, insieme alle foglie più giovani, sono la parte più pregiata del broccolo fiolaro. La coltivazione del broccolo fiolaro è un'arte tramandata di generazione in generazione. Richiede cure particolari e un clima favorevole, tipico delle colline di Creazzo. La raccolta avviene nei mesi invernali, da novembre a febbraio, e i broccoli più saporiti sono quelli che maturano dopo le prime gelate. Il broccolo fiolaro non è solo buono, ma anche ricco di proprietà benefiche per la salute. È un'ottima fonte di vitamine, in particolare vitamina C, e di sali minerali come calcio, ferro e potassio. Grazie alle sue proprietà antiossidanti, è considerato un alimento prezioso per la prevenzione di diverse malattie.

Il broccolo fiolaro è un ingrediente versatile, che si presta a numerose preparazioni culinarie. Può essere gustato semplicemente lessato o saltato in padella, oppure utilizzato per arricchire zuppe, risotti e contorni. Il suo sapore delicato e leggermente amarognolo si sposa perfettamente con molti altri ingredienti, come aglio, olio extravergine d'oliva e formaggi.

Nonostante le sue qualità, il broccolo fiolaro è un prodotto a rischio estinzione. La sua coltivazione è impegnativa e richiede molta manodopera, e la concorrenza di altri ortaggi più economici ne ha ridotto la diffusione. Tuttavia, negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse per questo ortaggio, grazie anche all'impegno di alcuni produttori locali che ne hanno valorizzato le caratteristiche uniche.

Se non avete ancora avuto l'occasione di assaggiare il broccolo fiolaro di Creazzo, vi invito a farlo. Scoprirete un ortaggio straordinario, un tesoro della tradizione culinaria vicentina.

Alcuni consigli per gustarlo al meglio:

  • Acquistate il broccolo fiolaro fresco, con foglie verdi e germogli sodi.
  • Lavate accuratamente il broccolo prima di cucinarlo.
  • Cuocete il broccolo per il tempo necessario a renderlo tenero, ma non troppo, per preservarne il sapore e le proprietà nutritive.
  • Sperimentate diverse ricette per scoprire nuovi abbinamenti e sapori.
INGREDIENTI (ricetta adattata da youtube di Malati di pizza): 
550 grammi di farina per pizza  
7 grammi di lievito
430 grammi acqua CHE IO HO SOSTITUITO CON ACQUA DI FIOLARO DI CREAZZO preparata a freddo frullando 400 grammi di acqua con 350 grammi di fiolaro di Creazzo, ne esce un acqua verde acceso
12 grammi di sale
olio extra vergine di oliva sia per lavorare la pizza che per la teglia quando si deve cuocere.

PREPARAZIONE: mettere in una ciotola la farina, aggiungere l'acqua verde di fiolaro di Creazo dove si fa sciogliere prima il lievito di birra, impastare a mano o con l'impastatrice, aggiungere il sale, terminare di impastare, far riposare per 15 minuti, sporcare le mani con olio extra vergine di oliva, fare pieghe con le mani sporche d'olio, formare una palla far riposare per altri 15 minuti, stendiamo impasto tipo lenzuolo, allargare fin quando si fa tirare, poi portare i lembi al centro e chiudere a fazzoletto, formare una palla. Mettere l'impasto in una ciotola con coperchio e far lievitare fino al raddoppio, io ho messo l'impasto in frigo per una notte a maturare. 
Se si vuole si può dividere l'impasto in 2 palline, nel mio caso ho lasciato una sola grossa palla che stesa poi andava bene per la mia teglia, piegare a metà, poi l'altra metà poi ruotare e creare un fagottino di pasta ben chiuso, mettere nei contenitori anche rettangolari del gelato, tipo la cremeria, sporcati di olio e chiudere, non deve passare aria, e far lievitare per circa 2 ore.
Mettere il panetto sopra abbondante semola, allungare e pigiare con le dita, dando una forma ovale, poi mettere nella teglia rivestita di olio evo e allungare la pizza, aggiungere sopra la salsa di pomodoro che c'è nelle polpette precedentemente cotte, ho spolverato sopra con parmigiano grattugiato e cotto nl forno di casa alla massimo potenza nel ripiano più basso cottura per 15 minuti. Estrarre la pizza dal forno aggiungere le polpette al sugo precedentemente preparate.
Qui trovate altre ricette con l'acqua dei vegetali del mio orto: I PICI all'acqua di cavolo nero con sugo all'aglione della Valdichiana e la pizza all'acqua di cavolo nero.

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