Turismo e Cultura nell'Alto Lazio edizione 2025, tornano gli show cooking con giornalisti e blogger organizzati dalla Camera di Commercio Rieti Viterbo in collaborazione con la sua Azienda speciale Centro Italia che hanno come obiettivo la promozione delle eccellenze enogastronomiche e turistiche del territorio. Quattro sono appuntamenti in diretta che si terranno in queste date: 1-8-15 aprile e 6 maggio 2025.
Amanti del buon cibo e della cucina sostenibile, questo post è per voi! Oggi celebriamo un piatto che incarna perfettamente l'arte del non sprecare e la capacità di trasformare ingredienti semplici in qualcosa di straordinario: il pane fritto, conosciuto anche come pancristiano.
In un'epoca in cui l'attenzione alla riduzione degli sprechi alimentari è sempre più importante, il pane fritto si riscopre come un'idea geniale e incredibilmente gustosa. Chi l'avrebbe mai detto che quel pane un po' "triste" dimenticato nel cestino potesse rinascere a nuova vita in una nuvola croccante e dorata?
Che lo si chiami pane fritto o pancristiano, poco importa. Ciò che conta è la sua anima popolare, la sua capacità di unire le tavole con un sapore semplice ma appagante. È un piatto che sa di casa, di nonne che non buttavano via nulla e che con pochi gesti creavano merende o contorni sfiziosi. Il concetto è lo stesso: recuperare il pane raffermo e trasformarlo in qualcosa di incredibilmente goloso. Un'usanza antica, dettata dalla necessità di non sprecare nulla, ma che si è evoluta in un vero e proprio comfort food.
Nella mia famiglia, il pane fritto era un rito. La nonna, con le mani sapienti, tagliava le fette di pane indurito e le tuffava nell'olio sfrigolante. Il profumo che si sprigionava era inebriante e l'attesa del primo morso, con quella crosticina dorata e l'interno morbido, era quasi un'agonia (ma di quelle piacevoli!).
Ma perché "pancristiano"? L'origine di questo nome è un po' avvolta nel mistero e varia da zona a zona. Alcuni lo legano alla sua semplicità, un "pane di tutti", quasi "cristiano" nel suo essere umile e alla portata di tutti. Altri raccontano di tradizioni legate a particolari periodi dell'anno o a festività.
Perché il pane fritto è così speciale?
- È anti-spreco: Recupera il pane raffermo in modo creativo e delizioso.
- È veloce ed economico: Pochi ingredienti e pochi minuti per un risultato sorprendente.
- È versatile: Si presta a mille interpretazioni, dal salato al dolce.
- È comfort food allo stato puro: La sua croccantezza e il suo sapore semplice scaldano il cuore.
La ricetta base è facilissima, questi gli ingredienti che ci sono stati forniti per preparare la ricetta:
- Pane vecchio di qualche giorno: il protagonista indiscusso (pane casareccio del Panificio F.lli Biscetti di Viterbo).
- Farina (dell'Azienda Molino Profili Giuseppe SAS di Viterbo) e pangrattato (pane casareccio del Panificio F.lli Biscetti di Viterbo).
- Tuorlo d'uovo,
- Olio extravergine di oliva per friggere (olio extravergine di Oliva DOP Tuscia del Frantoio Antica Tuscia Battaglini, Bolsena, Viterbo).
- Sale: per esaltare il sapore.
I passaggi della ricetta del pane fritto o pancristiano fritto, si prepara in pochi minuti:
- Tagliate il pane a fette di circa 1-1.5 cm di spessore.
- Riscaldate abbondante olio in una padella. La temperatura ideale è quando, immergendo un pezzetto di pane, questo sfrigola subito senza bruciare. Aggiungere le erbe aromatiche a piacere: rosmarino, salvia, alloro, timo o origano tritati aggiungono profumo, far rosolare le fette di pane facendole dorare da entrambe le parti.
- Immergere le fette di pane nella farina, poi nel tuorlo d'uovo ed infine nel pangrattato, ripetere per due volte questa procedura, far riposare le fette di pane.
- Versare l'olio extravergine di oliva nella padella, togliere le erbe aromatiche, alzare la temperatura, far friggere le fette di pane in entrambi i lati, scolate il pane fritto su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso. Regolare di sale subito, mentre è ancora caldo, a chi piace può aggiungere anche del pepe.
Idee per personalizzare il tuo pane fritto:
- Aglio: strofinatelo sul pane caldo per un tocco aromatico.
- Erbe aromatiche: rosmarino, salvia, alloro, timo o origano tritati aggiungono profumo.
- Spezie: un pizzico di paprika o peperoncino per un tocco più grintoso.
- Dolcezza: spolverate con zucchero e cannella per una merenda golosa o accompagnatelo con marmellata o miele.
Le varianti golose:
LE MIE PERSONALI AGGIUNTE a questa ricetta: - stracciatella pugliese e cicoria pan di zucchero del mio orto. Questa è la foto della cicoria pan di zucchero del mio orto:
Il bello del pane fritto è la sua versatilità. Si può gustare così, semplicemente salato, ma anche arricchito in mille modi:
- Con aglio e prezzemolo: strofinate uno spicchio d'aglio sul pane caldo e spolverate con prezzemolo tritato.
- Con pomodoro fresco: una bruschetta "povera" ma ricca di sapore.
- Con formaggio: provate a far sciogliere una fettina di formaggio sopra il pane appena fritto.
Il pane fritto (o pancristiano) è molto più di un semplice modo per riciclare il pane. È un pezzo della nostra storia culinaria, un simbolo di ingegno e di sapori autentici. Provatelo e lasciatevi conquistare dalla sua semplicità e dalla sua bontà!
Le dirette saranno visibili dalla pagina Facebook della Camera di Commercio Rieti Viterbo https://www.facebook.com/cameracommerciorietiviterbo e dell’Azienda speciale Centro Italia https://www.facebook.com/aziendaspecialecentroitalia/ a partire dalle ore 19 delle date indicate, dove anche il pubblico social potrà partecipare seguendo le indicazioni degli chef, cucinando dalle proprie cucine, ed immergendosi nelle tradizioni e nei sapori dei territori attraversati da questo tuffo nei sapori del Reatino e della Tuscia.
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