minestra di lenticchie e riso


SANT’ORSOLA E UNIVERSITÀ  DI PADOVA INSIEME ALLA SCOPERTA DELLA RICCHEZZA NUTRIZIONALE DI PICCOLI FRUTTI, FRAGOLE E CILIEGIE

Alta concentrazione di vitamina C e proprietà antiossidanti nei prodotti della Cooperativa trentina: lo confermano le analisi realizzate dall’Ateneo della città veneta. Lo studio prosegue per avere indicazioni sulla quantità di frutta necessaria a godere delle proprietà nutraceutiche di queste sostanze

(Pergine Valsugana, 17 novembre 2011) 
L’alta concentrazione di vitamina C e le proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie derivate da sostanze come il resveratrolo, i flavonoli, le antocianine e le catechine. Sono queste le principali caratteristiche che rendono sani e salutari i piccoli frutti Sant’Orsola, recentemente analizzati da un team di ricercatori del Dipartimento di Agronomia Ambientale e Produzioni Vegetali dell’Università di Padova, coordinato dal professor Paolo Sambo.
La cooperativa di Pergine Valsugana (TN), leader in Italia nella produzione e commercializzazione di piccoli frutti, fragole e ciliegie tardive, ha infatti avviato due anni fa una collaborazione con l’Ateneo veneto, per raccogliere dati scientifici sulle proprietà chimiche e nutrizionali specifiche dei propri prodotti.
Si tratta di uno studio mirato, in grado di fornire informazioni sui componenti propri dei frutti Sant’Orsola, indicatori sia delle proprietà organolettiche (come acidità e grado zuccherino) che di quelle nutraceutiche (apporto vitaminico potenziale antiossidante).
Dopo la prima fase di analisi, che ha riguardato il raccolto della scorsa stagione, la ricerca prosegue per consolidare i risultati e ottenere ulteriori dati. In particolare, il prossimo obiettivo è di indagare la biodisponibilità delle sostanze nutraceutiche presenti nei piccoli frutti.
Questo secondo passaggio consentirà cioè di capire la quantità di prodotto che è necessario assumere per godere dell’effetto benefico di fragole, ciliegie tardive, mirtilli, lamponi, more e ribes. Si tratta di indicazioni molto importanti per la rilevante quota di consumatori che cerca nei piccoli frutti caratteristiche di benessere e salute.

I RISULTATI
L’università di Padova ha recentemente completato la relazione sulle analisi dei campioni prelevati alla fine di luglio 2010. Non sono mancate le sorprese, in particolare se i risultati vengono rapportati alle tabelle nutrizionali dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) per le stesse categorie di prodotti.
La ricerca certifica ad esempio l’alta concentrazione di vitamina C nei piccoli frutti Sant’Orsola: oltre 200 mg per 100 g di lamponi, contro i 25 indicati dall’INRAN. Ancora più sorprendente la mora, che dalle analisi dell’università di Padova arriva oltre i 900 mg, contro i 19 delle tabelle nutrizionali. Concentrazioni sopra la media anche per il mirtillo (79 mg), la ciliegia (76 mg), la fragola (106 mg) e la fragolina di bosco (404 mg).
Un’altra novità emersa dalle analisi è la presenza significativa di resveratrolo nei mirtilli (0,86 mg) e nelle ciliegie (1,33 mg). Questa sostanza ha documentate capacità antiossidanti e viene classificata come anti-aging. È in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare del tessuto cutaneo, agendo sulla produzione di collagenasi. Può svolgere inoltre un’azione protettiva contro i virus influenzali, ostacolandone la replicazione all’interno delle cellule.
Le proprietà antiossidanti dei piccoli frutti sono state inoltre confermate dalla rilevante presenza di altri composti di questo tipo. Tra questi i flavonoidi, presenti nella buccia della frutta, noti per le loro proprietà anti-infiammatorie e anti-allergiche; la quercetina, con un potenziale effetto protettivo nei confronti dei tumori e delle malattie cardiache; le antocianine, dotate di proprietà benefiche nei confronti delle patologie derivanti da stress; e le catechine, alle quali sono state riconosciute potenziali proprietà antitumorali e di rafforzamento del sistema immunitario.

Le tabelle nutrizionali con i dati aggiornati in base ai risultati della ricerca sono consultabili sul sito web di Sant’Orsola, all’indirizzo www.santorsola.com.
Per visualizzarle è sufficiente visitare la sezione dedicata alla frutta fresca, dove per ogni singola tipologia di piccolo frutto - oltre a caratteristiche, curiosità e consigli - sono riportate in basso a destra le informazioni sui valori nutrizionali.

Sul web:            www.santorsola.com


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Oggi una minestra, visto che è arrivato il freddo ci sta proprio bene... dopo un pò di tempo, per un giorno sono stata a casa in ferie, non mi sembrava vero, ma quante cose arretrate da fare...mi ha "fatto compagnia" la mia cagnolina Maya che stamattina mi è venuta a svegliare dandomi leccatine (bacetti per me) sulla guancia...ormai non posso più vivere senza di lei...prima di passare alla ricetta parliamo del riso che ho scelto oggi per preparare questa ricetta IL VIALONE NANO VERONESE:
Il riso Vialone Nano Veronese igp si distingue per una grande versatilità di utilizzo in cucina.
Mantenendo una consistenza ottimale sia in cotture mantecate, sia pilaff che bollite ci permette di utilizzarlo a 360°.
Il Vialone Nano Veronese è utilizzato generalmente nella cottura mantecata del risotto all'italiana poiché l'abbondante perdita di amido in cottura permette una facile mantecatura finale.
LA COTTURA
Andiamo ora a vedere da vicino i vari sistemi di cottura, tenendo presente che il riso Vialone Nano Veronese igp non va mai lavato prima della cottura.
ABBINAMENTO:
da consumare lessato o in risotti, il suo abbinamento dipende dal tipo di portata; se bollito si abbina a vini bianchi, giovani, fruttati e morbidi.
Tutti i vini locali
Prodotto in alcuni comuni del Veronese, il Vialone Nano è un riso che raggiunge eccellenti livelli qualitativi grazie alla presenza delle risorgive che segnano il territorio. La risicoltura, effettuata seguendo i cicli naturali e nel rispetto dell’ambiente, prevede la coltura in primavera e la raccolta a fine settembre. Gli steli delle piantine di riso vengono trebbiati e sgranati; i chicchi che se ne ottengono sono ripuliti da elementi estranei e dagli strati superficiali esterni, quindi sbiancati, lucidati e trattati con talco per renderli brillanti. Alla fine del trattamento il chicco si presenta di grandezza media, forma tondeggiante e colore bianco perlaceo. Particolarmente apprezzato in cucina per la sua versatilità, cuoce in circa 12-15 minuti.
IN CUCINA
Lessato è impiegato nella realizzazione di risotti, soprattutto di pesce, in minestre e in altre preparazioni come i dolci.
(dal web)
Il riso LA PILA ha la rintracciabilità di filiera controllata e garantita; se non riuscite a trovare il riso LA PILA al supermercato, nessun problema perchè si può acquistare via web dal loro sito www.lapila.it/  (al momento sono ben distribuiti solo nel triveneto e a macchia di leopardo in Lombardia). 
Ingredienti per 2 persone:
150 gr lenticchie rosse decorticate 
150 gr di riso Vialone Nano Veronese LA PILA
50 gr guanciale 
Olio extra vergine di oliva
pomodori di collina MUTTI
1 dado da brodo 
Alloro, salvia
sale, pepe

1 cipolla
Ho sbucciato e affettato la cipolla e tagliato a dadini il guanciale. In una padella ho messo il guanciale e l’ho fatto rosolare fino a che non diventa croccante e ha perso il grasso, quindi l’ho messo in una padella a 2 manici e ho aggiunto 2 cucchiai d’olio e la cipolla affettata e ho fatto soffriggere. Ho aggiunto le lenticchie mescolando per far insaporire, ho unito l’alloro, la salvia e i pomodori, e il brodo, ho regolato di sale e pepe  e ho aggiunto il riso e fatto cuocere per 15 minuti, mescolando spesso, a fuoco basso e recipiente scoperto. 



23 commenti:

  1. con questo freddo le minestre sono proprio perfette! ottima la tua ricetta

    RispondiElimina
  2. Ottima ricetta e ottimi prodotti, li conosco bene!

    RispondiElimina
  3. adoro le zuppe....non potrei proprio farne a meno in inverno!!!!! Fanno parte del mio menu quasi tutti i giorni!!! la tua versione e' super gustosa!!!!

    RispondiElimina
  4. Complimenti per la tua variante della minestra di lenticchie ... so che è buonissima!!!:)

    RispondiElimina
  5. Decisamente ottima! La preferisco specialmente in questo periodo di freddo! Ciao

    RispondiElimina
  6. ottima questa minestra, adesso inizia proprio la loro stagione. un bacione silvietta

    RispondiElimina
  7. Che bella e calda con questo freddo ci vuole!! bravissima
    la crostata sotti slurp!!
    Un' abbraccio buon fine settimana
    baci!!

    RispondiElimina
  8. E ci sta eccome questa bella zuppetta!!!
    Buon we loredana

    RispondiElimina
  9. e si giusta stagione...oggi da me minestra di bietole...
    ciao!

    RispondiElimina
  10. ciao Silvia ti ho lasciato il testimone per un giochino http://nuvoledifarina.blogspot.com/2011/11/my-7-links-un-viaggio-nel-blog.html

    RispondiElimina
  11. Che buona questa minestra, le lenticchie sono i miei legumi preferiti!!!

    RispondiElimina
  12. Oggi la tua zuppetta ci sta proprio tutta , viva le lenticchie ;) e chi le prepara !!!

    RispondiElimina
  13. Splendida...io in questo periodo vivrei di zuppe! ciao

    RispondiElimina
  14. Molto invitante, io le lenticchie le adoro... e i frutti di bosco pure.

    RispondiElimina
  15. Buone le lenticchie ma le rosse nonle ho mai provate. Io adoro le zuppe proverò la tua! Ciao buona serata

    RispondiElimina
  16. Non sembra difficile... ci posso provare... ce la voglio fare!!! :-)

    RispondiElimina
  17. Ringrazio tutti/e per aver gradito questa semplice ma gustosa ricetta,
    x Stefania, certo che partecipo, grazie per aver pensato a me!
    x Leda: grazie dell'invito, spero di poter partecipare;
    Un abbraccio a tutti/! SILVIA

    RispondiElimina