
Seconda di quattro ricette preparate grazie all'Azienda speciale Centro Italia che, nell'ambito del progetto della Camera di Commercio di Rieti Viterbo, lancia una nuova serie di showcooking virtuali dedicati alla promozione delle eccellenze enogastronomiche per celebrare i sapori e i territori del Reatino.
Durante il secondo showcooking guidati dallo chef Marco Bartolomei abbiamo preparato "crème caramel di marroni antrodocani con fonduta di pecorino e crumble di guanciale".
🌰 Il tesoro d'autunno del Lazio: scopri il Marrone di Antrodoco (IGP)
L'autunno porta con sé profumi inconfondibili, e tra questi, quello delle caldarroste è senza dubbio il più evocativo. Ma non tutte le castagne sono uguali! Oggi ti portiamo nel cuore del Lazio, in provincia di Rieti, per farti conoscere una vera eccellenza: il Marrone Antrodocano, un frutto che vanta il prestigioso riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
👑 Perché è il "Re" della tavola autunnale?
Il Marrone di Antrodoco non è una semplice castagna; è un frutto di qualità superiore che si distingue per caratteristiche uniche:
Pezzatura e aspetto: È generalmente più grande della castagna comune. La sua buccia (pericarpo) è di un bel marrone chiaro con striature scure evidenti.
Facilità di sbucciatura: La pellicina interna (episperma) è sottile e non penetra nel frutto, rendendo il marrone incredibilmente facile da sbucciare una volta cotto. Dite addio alla frustrazione delle castagne che si scompongono!
Sapore e consistenza: Ha un sapore naturalmente dolce e intenso, con una polpa bianca e croccante. La sua dolcezza e la sua consistenza lo rendono quasi un "marron glacé naturale".
🏔️ Un Territorio, un sapore unico
Questo gioiello nasce nei boschi che circondano il borgo di Antrodoco e i comuni limitrofi, ad altitudini comprese tra i 700 e i 1000 metri sul livello del mare. Il particolare terreno, unito al clima della zona, conferisce al Marrone Antrodocano le sue inimitabili proprietà organolettiche. È un prodotto che affonda le radici nella storia locale: per i montanari, fino a qualche decennio fa, rappresentava il "pane di tutti i giorni".
💡 Non solo caldarroste: come gustarlo al meglio
Se le caldarroste (arrostite sulla brace o nel forno) sono l'uso più tradizionale e amato, il Marrone Antrodocano è estremamente versatile in cucina:
Lessato: Perfetto per essere gustato al naturale o come ingrediente per raffinate zuppe e vellutate autunnali.
Dolci: È l'ingrediente ideale per preparare marmellate, creme spalmabili, o per farcire torte e ciambelle.
Farina di Marroni: Dalla macinazione si ottiene una preziosa farina, senza glutine e povera di grassi, ottima per polente o per arricchire impasti dolci.
Curiosità: Ad Antrodoco e dintorni puoi trovare anche specialità come il delizioso gelato ai marroni!
🎉 La Tradizione: la festa d'autunno
Per celebrare la raccolta di questo pregiato frutto, ogni anno nel mese di ottobre ad Antrodoco si tiene la tradizionale Festa d'Autunno (a volte nota anche come Sagra del Marrone Antrodocano), un'occasione imperdibile per assaggiarli in tutte le loro forme, scoprire le tradizioni locali e sostenere i produttori.
Conclusione e Call to Action
Il Marrone di Antrodoco è più di un semplice frutto: è un patrimonio storico e culinario che merita di essere riscoperto e valorizzato. Se ti trovi nel Lazio in autunno, cercane l'originale IGP e lasciati conquistare dal suo sapore inconfondibile!
INGREDIENTI:
per il crème caramel:
- 200 grammi di marroni antrodocani
- 240 grammi di panna
- 2 tuorli d'uovo
- 1 uovo intero
- sale, pepe
per la fonduta di pecorino:
- latte quanto basta
- 120 grammi di pecorino Gorzano di Amatrice - Caseificio Storico Amatrice - Indirizzo: Località Ponte Sommati, 02012 Amatrice RI
per il crumble:
- 200 grammi di guanciale Salumificio Sa.no. Amatriciano - indirizzo: Via Salaria KM 141,900, 02011 Accumoli RI

PREPARAZIONE: mettere a mollo i marroni in acqua tutta la notte. La mattina metterli a bollire con 3 foglie di alloro e poco sale grosso.Quando sono cotti lasciateli interi a scolare.
Frullare i marroni già cotti con il minipimer ad immersione, aggiungere i tuorli d'uovo, l'uovo inteso, la panna, continuare a frullare, deve diventare un impasto morbido e setoso, regolare di sale e pepe. Mettere il composto nei pirottini riempiendoli per 3/4, ho unto i pirottini con poco olio, cuocere a bagnomaria in pentola per 15 minuti al massimo, oppure in forno.
Preparare la fonduta, mettere il latte in un pentolino, aggiungere il pecorino grattugiato, far sciogliere bene, deve diventare una crema liscia. In altro padella far "sudare" il guanciale tagliato a piccoli tocchetti che diventerà il crumble.
Comporre il piatto mettendo sul fondo la fonduta di pecorino, al centro il crème caramel di marroni antrodocani e sopra il crumble di guanciale.



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