India - racconti di viaggio

 

La pandemia mondiale da Covid ha bloccato tutto il mondo, anche i viaggi e la possibilità di spostarsi, in 3 anni non sono mai stata fuori dall'Italia e non sono più riuscita a scrivere dei miei viaggi (e ancora tanto avrei da raccontare), mi sono dovuta proprio forzare. Questo blocco è dovuto alla mancanza di totale libertà, al contrario durante i miei viaggi sono sempre stata libera di viverli come meglio credevo, per questo ho avuto questo blocco di scrittura. Questo racconto di viaggio è integrale, ovvero quello che ho scritto proprio nel 2009 di ritorno da questo intensissimo viaggio in India, con il linguaggio "romanesco" che utilizzavo all'epoca, con tutte le tappe toccate via, via che viaggiavano con il nostro fidato driver Mr Balveer. Questo racconto l'ho donato all'epoca all'agenzia di viaggio indiana che ci ha organizzato tutto il viaggio ma adesso ho voglia di pubblicarlo anche qui nel mio blog.

VIAGGIO IN INDIA: data di partenza: 12 augusto 2009 - data di ritorno: 28 Augusto 2009 con auto Tata Indigo.

Erano almeno quattro anni che l'India ci affascinava, questo anche perchè partecipavamo a delle cene "sociali" organizzate da una nota agenzia di viaggi "avventurosi" di Roma, e dopo la cena si vedevano le diapositive dei viaggi appena terminati di persone che erano andati là tramite questa agenzia di viaggi. Bellissime foto e diapositive! E più andavamo a queste serate più eravamo, tutti e 2, convintissimi di voler visitare questo "straordinario paese".....che, per nostri motivi personali, ci ha dovuto attendere ma alla fine quest'anno ci siamo detti si va e basta!!! Le foto purtroppo non sono venute per niente belle perchè all'epoca nel 2009 avevamo soltanto un piccolo cellulare Nokia.

Abbiamo letto tutti i racconti d turisti per caso (il famosissimo sito) da giugno 2009 all'indietro per 1 anno e mezzo per capire come dovevamo organizzare il viaggio, e praticamente quasi tutti i racconti parlavamo di un'agenzia indiana che organizza pacchetti completi anche a seconda dei giorni disponibili per il viaggio e così ci siamo fidati, anche per sentirci come in altri viaggi liberi e indipendenti, abbiamo scritto delle email a Mr Karni Singh e ci siamo rivolti alla sua agenzia direttamente a Jaipur - Rajasthan (sito in italiano: www.indiakarni.it oppure email: indiakarni@hotmail.com ).

Dopo uno scambio di email lui, veloce e preciso e spesso anche in italiano, ci ha inviato la proposta di un tour che tocca tutte le città che volevamo visitare, incluso nel pacchetto anche gli hotel (belli, quelli che da noi equivalgono alla IV e V categoria), l'autista, la benzina, le tasse e le spese per l'autista, 1 spostamento in treno e 1 in aereo. Questa scelta si è rivelata per noi ottima, tutto è stato organizzato alla perfezione, voto a Mr Karni e alla sua agenzia = 10!

Il nostro autista era Mr. Balveer, con il quale abbiamo subito instaurato un ottimo rapporto, lui era una persona seria, ottimo guidatore, riservato, simpatico, gentile e disponibile (si offriva lui di comprarci le bevande senza nemmeno farci scendere dalla macchina) al quale, con nostro piacere e, su sua richiesta, abbiamo insegnato un po' di italiano e lui, velocissimamente ha imparato!!

Abbiamo cercato il volo su internet e lo abbiamo prenotato, direttamente dal loro sito, con KLM (euro 662 a persona), che si è rivelata una ottima compagnia aerea, cibo buono, aereo puliti, organizzatissimi e senza mai ritardi, insomma si sono meritati un bel 10!!!

Trovato il volo ci siamo subito rivolti (per abbreviare i tempi) ad una agenzia di servizi di Roma per ottenere il visto che costa euro 50 (solo il visto) + le spese, ma ci sarebbe "costato" di più chiedere 2 permessi al lavoro per andare a portare noi i passaporti e a riprenderli.

Pochi giorni prima di partire stipuliamo anche un'assicurazione online per viaggiatori al costo per 2 persone di 94 euro.

Una volta prenotato il volo, ottenuto il visto, e prenotato il pacchetto tramite Mr Karni ci siamo rilassati e con più calma abbiamo pensato al resto. Siamo andati alla farmacia del Vaticano per comprare un pò di medicinali esentasse e anche perchè a casa sinceramente eravamo a corto un po' di tutto (delle serie ti fai una bruciatura e non hai la crema FOIL da mettere) e seguendo alcuni consigli abbiamo anche comprato l'antitifica (Vivotif, profilassi che dura 3 anni) e l'antimalarica (Malarone che dura soltanto per il periodo nel quale viene preso) che perè ci ha provocato dei problemi (diarrea e perdita dei capelli e durante il viaggio l'abbiamo sospesa anche perchè tutti i viaggiatori italiani che abbiamo incontrato durante la prima settimana di viaggio in India praticamente nessuno aveva fatto questa profilassi e in realtà abbiamo visto a malapena 2 zanzare e nulla più!!).

Non potendo spesso lavarci le mani per mangiare perchè sempre in giro o in posti "di fortuna" utilissimo è stato un noto sapone liquido che e' anche disinfettante (pensiamo che quest'anno il proprietario di questa nota marca e' diventato ricco!!!).

Infine abbiamo trovato anche il "LEDUM PALUSTRE", pasticchine omeopatiche che, in breve fanno "cambiare" l'odore del nostro sudore in modo che le zanzare non ne sono più attratte.

E in un battibaleno il tempo passa e arriviamo alle ferie e dopo qualche giorno alla partenza!!!

I preparativi fervono...valigie, medicinali, scarpe, vestiario...guida Loney Planet of course....e via, è il 12 agosto, andiamo a Fiumicino per il volo Roma/Amsterdar + Amsterdam/Delhi che parte alle ore 6:15 .


Arriviamo con KLM in orario (ore 22,50 di Delhi cioè con il fuso orario 3 ore e mezza in più dell'Italia) ma il pilota, una volta atterrati, ci dice che la torre di controllo gli dice che non ci puù far sbarcare e noi attendiamo pazientemente...Una volta scesi dall'aereo ci attendono vari controlli di cui uno più degli altri ci lascia di stucco: è un controllo medico, dobbiamo passare accanto a delle persone in camice bianco e con la mascherina sul viso e di fronte ad un computer che segnala, con dei colori, se c'è qualcuno che ha l'influenza...sull'aereo ci hanno dato un questionario "medico" da riempire e consegnare appunto a queste persone, nel quale ci domandavano da quale paese proveniamo (tra i paesi segnalati c'era scritto anche Italia) e se avevamo l'influenza...sinceramente non pensavamo che lì erano così "impauriti" da questa influenza A...una volta usciti dai controlli e preso le valigie, cambio veloce di un pò di euro in rupie, abbiamo acquistato dell'acqua, faceva veramente caldo, e, usciti fuori dall'aeroporto abbiamo cercato il nostro driver che, puntualmente, tra tantissimi, era lì che ci attendeva con il cartello con il nostro nome. E inizia l'avventura!!!

Ci porta in hotel ma le strade intorno erano veramente malfamate, sporchissime e non asfaltate, con persone che dormivano per terra, cani randagi, e noi già pensavamo "ma dove andremo a dormire?" Ma girato l'angolo (come spesso accade in India, ricordatelo.) ci porta all'HOTEL FLORENCE INN, che si è rivelato bello, comodo e moderno!! Voto 8! La mattina a colazione c'era una coppia di fiorentini, breve scambio di opinioni sul viaggio e sull'organizzazione e via si riparte!!


E' il 13 agosto e il 15 agosto qui c'è la festa per l'Indipendenza dalla Gran Bretagna conquistata nel 1947 (il primo Ministro Sonia Gandhi parla alla nazione del Red Fort), per questo motivo "sembra" che tutti si stiano preparando per l'evento e infatti è pieno di polizia e alcuni posti sono chiusi (il parco nella zona del Raj Ghat, a sud del Red Fort dove c'è una piattaforma di marmo nero che indica dove fu cremato il Mahatma Gandhi dopo essere stato assassinato nel 1948 e al suo interno c'è un Museo dove ci sono cimeli e fotografie, ma purtroppo non ci e' stato possibile visitarlo).

Diciamo "sembra" perchè tutti facevano finta di pulire, spostando la sporcizia da destra a sinistra, di rassettare le strade dove alcuni dormono sotto delle tende.

Mattinata dedicata alla visita della Old Delhi,il Red Fort ma soltanto da fuori perchè appunto era chiuso per i preparativi per la festa dell'Indipendenza, la moschea (Jama Masjid), il minareto e la Tomba di Humayun (in stile moghul fatta costruire per l'imperatore Humayun da sua moglie persiana).

Pranzo in un ristorante diciamo così "per turisti", un pò elegante, dove comunque abbiamo mangiato del pollo speziato e una torta con gelato, buono!


Partenza per JAIPUR, la città rosa e capitale del Rajasthan, dove arriviamo "tardi" per colpa delle strade non asfaltate e piene di tutto: animali, persone a piedi, camion, il nostro autista ci dice che a cena andremo a casa di Mr Karni, lui e la sua famiglia ci accolgono molto carinamente e, ovviamente a piedi nudi!! (entriamo senza calzini sarà l'unica volta che succederà questo perchè nei templi entravamo sempre con i calzini). All'interno una gradevole sorpresa: ben 10 italiani ci attendevano alcuni del nord Italia ma almeno 5/6 di Roma come noi, inutile dire che la serata è stata sorprendente e piacevolissima, la moglie di Mr Karni ha cucinato per tutti noi le tipiche pietanze indiane che per l'unica volta non erano molto speziate, il tutto annaffiato da birra. Ovviamente abbiamo le prove di tutto questo: le foto!!! Thank you Mr Karni e famiglia.

A Jaipur per 2 notti abbiamo alloggiato all'HOTEL MAN SINGH PALACE ottimo, moderno e confortevole, voto 9!

Il giorno dopo, 14 agosto, visita all'Amber Fort dove c'era per noi già prenotata da Mr Karni, una guida che parlava in italiano che ci ha accompagnato per tutta la mattinata. Per salire al Forte c'era la possibilità di farlo sopra agli elefanti ma noi siamo saliti con la nostra auto e il driver per evitare un'altra inutile fatica a questi poveri pachidermi, già molto sfruttati....

Bello il forte, poi visita all'osservatorio e al City Palace. Infine la guida ha cominciato a portarci in posti dove per comprare di tutto, ma noi vista l'insistenza dei commercianti non abbiamo comprato nulla anche perchè ci sembrava tutto caro, fatto apposta per i turisti, e ci siamo detti se cominciamo appena arrivati a comperare di tutto prima che ariviamo alla fine del viaggio c'è ancora tanto tempo per comprare.tanto più che noi non conosciamo bene le gemme e non avevamo nessuna intenzione di comprare per forza, infatti proprio in questo negozio siamo stati 5 minuti facendo ovviamente rimanere di stucco il venditore...infine la guida ci ha portato in un ristorante 'per turisti', che vuol dire che si paga 10 volte di più di quelli degli indiani, ma infilato dentro un pezzo di carne abbiamo trovato un capello e, oltre a farci cambiare la pietanza, all'uscita ci siamo lamentati con la guida e abbiamo chiesto al nostro driver se a pranzo, dal giorno dopo, ci poteva fare lui da "guida culinaria" mangiando insieme in posti dove mangiava lui, quindi in posti sporchi e in mezzo alla strada, mangiando rigorosamente cibo indiano...e così è stato a pranzo fino alla fine del viaggio...ma così eravamo contenti ed anche molto curiosi di "mangiare all'indiana".


Nel pomeriggio siamo andati da soli a fare un giro per il bazar e i negozietti sotto i portici dove c'era di tutto e di più (e scattato tante foto e filmato la 'vita vera' degli indiani): animali, fogne e cielo aperto, persone che urinavano, bancarelle e negozi di tutti i tipi, tantissime persone e tantissimo traffico e caos, attenzione ad attraversare la strada in India...sembra proprio che i pedoni non vengano considerati, e noi che ci lamentiamo di Roma!!

Il 15 agosto si riparte per FATEHPUR, praticamente un villaggio con tante meravigliose haveli, noi abbiamo visitato quella di "Nadine Le Prince" ma per arrivarci, in mezzo alle fogne a cielo aperto, c'è stato bisogno di un "accompagnatore-guida" del posto, un ragazzo ben vestito e che sapeva l'inglese, il quale ci ha accompagnato e ha aspettato che finisse la visita e ci ha riportato alla nostra auto. Questa haveli è bellissima ed è stata restaurata appunto da questa pittrice francese ed ora è anche una galleria e centro culturale. Per entrare si pagano 100 Rupie e c'è una signorina che in inglese spiega un pò di cose...ovviamente all'interno un folto gruppo di turisti...italiani!!!

Ci dirigiamo quindi a DESHNOKE e visitiamo il famoso Karni Mata Temple (tempio dei topi) e, si, un pochino siamo schifati...anche se questi roditori sono piccoli ma tantissimi e non sembrano essere infastiditi dagli esseri umani, probabilmente ci sono abituati, loro vivono talmente bene all'interno di questo tempio che non ne escono mai...cibo e acqua gli vengono forniti direttamente dai pellegrini indiani che lo visitano.

Mr Balveer è entrato con noi (ci ha addirittura chiesto il permesso!!) e così ci siamo sentiti più sicuri...usciti dal retro del tempio ci chiama: c'era il topo bianco e quindi anche noi eravamo fortunati!!! (lui era ovviamente felicissimo e ci dice che lo vede spesso) meno male, penso io, che fosse la vorta bona che svortamooooooooooooooo!!!!

Altra tappa BIKANER, dove visitiamo il Bhandasar Temple, molto bello, su 3 piani. Secondo la leggenda si dice che nella malta utilizzata per costruirlo al posto dell'acqua siano stati usati 40.000 kg di burro liquefatto che, secondo la gente del posto filtra attraverso il pavimento quando fa caldo.

Concludiamo la giornata con la cena al ristorante Saraj dove mangiamo del thali formato maxi chiamato 'special' (per 2 persone), buono e spendiamo soltanto 97 rupie (per tutti e 2 = circa euro 1,37 ammazza che economico!!) infine andiamo all'HOTEL LALLGARGH PALACE bello, in perfetto 'indian style', ma poco confortevole, la stanza era piccola e c'era una finestra talmente piccola che la sera che siamo arrivati nemmeno ce ne siamo resi conto che c'era ma comunque era impossibile aprirla.. inoltre per tirare lo sciaquone al bagno c'era scritto che bisognava aspettare 15 minuti tra una tirata e l'altra, infine l'aria condizionata faceva tanto rumore ma sembrava che non funzionasse poi molto.

La mattina visita al forte + museo (non volevamo andare anche al museo ma il bigliettaio ha fatto orecchie da mercante e mi ha dato i biglietti anche per il museo...a volte gli indiani loro fanno un pò così). Ovviamente ci si è subito avvicinato un ragazzo per farci da guida ma abbiamo detto che, da ora in avanti, cominciavamo ad andare da soli .

Partenza per RAMDEORA dove visiteremo il tempio costruito nel 1931 in onore di Ramdev Mandir il quale credeva che gli essere umani fossero tutti uguali ed era contrario al sistema delle caste, ed e' frequentatissimo dai pellegrini sia hindu che musulmani.

Mentre percorrevamo la strada per arrivare lì vedevamo un'infinito di persone che lo raggiungevano a piedi portando anche delle bandiere, spesso lasciavano le loro ciabatte lungo il cammino...infatti là era strapieno di gente tanto che non siamo riusciti neanche ad arrivare all'entrata del tempio ...e intanto tutte quelle persone facevano la fila intonando delle preghiere e si buttavano per terra forse per rafforzare la loro fede e le loro preghiere...c'erano tante bancarelle e abbiamo anche qui incontrato altri turisti che viaggiavano con Karni Singh (1 coppia di spagnoli e 4 turisti italiani di Milano) e i nostri driver ci hanno consigliato di andare tutti insieme proprio perchè il posto era troppo affollato (della serie l'unione fa la forza!!).

A pranzo ormai si mangiamo sempre con il driver, su nostra richiesta, il cibo speziato (masala) che cucinano ci piace e ancora non ci ha stancato (spendevamo 3/4 euro in 3!), visto che il caffè e acqua colorata e non sa proprio di nulla, prendevamo il loro tè che è buonissimo ed era un degno sostituto del caffè (lo abbiamo comperato per portarlo anche a casa nostra). Arrivo in serata a JAISALMER e alloggio all'HOTEL RANG MAHAL, bello e confortevole. Il giorno dopo, con una guida che parlava italiano, visitiamo il lago (c'erano tanti pipistrelli appesi ad un grande albero, brrrr) il forte, alcune haveli e dei bellissimi templi jainisti dove, all'interno, abbiamo trovati altri italiani...ma mezza Italia si e' spostata in India questo agosto????

Come consigliato da questa guida non abbiamo visto il museo interno, tanto i musei contengono sempre le stesse cose, poi anche lui ha cominciato a portarci nei negozi, un antiquario che aveva cose molto belle, e altri, infine ci ha portato in un centro per massaggi e ci siamo accordati per ritornarci di pomeriggio per mezz'ora di massaggio per uno al costo totale Rupie 1.000 (a noi ci è sembrato economico ma forse si poteva trattare ancora per qualcosina in meno...). L'ambiente era molto piccolo, su 2 piani, io sono andata al piano terra in una mini-stanzetta senza finestre (all'inizio infatti mi sembrava di soffocare...) la gentilissima massaggiatrice del Kerala ha acceso un ventilatore e ho ricominciato a respirare...mi ha massaggiato da tutte le parti anche sulla testa e sui capelli...accidenti!!! Roberto è salito al primo piano con un altro omino (perchè veramente basso e piccolino) il quale gli ha detto che stasera avrebbe sentito fastidio alla spalla, che gli faceva male già prima di partire da oltre 1 mese, ma che da domani sarebbe stato meglio...e si...er miracolo! (e dovevamo arrivare fino in India per fa er miracolo!!) questo posto si chiama GURU Health Care Kerala Ayurveda Centre e si trova in Vyas Para, on fort, Jaisalmer (sul biglietto da visita c'è anche scritto "approved pharmacy), è un posto pulito per questo vi ho scritto l'indirizzo e i massaggiatori sono bravi.

Ed è successo proprio questo, la spalla di Roberto, crediamo giù in via di guarigione per le tonnellate di fisioterapia fatta a Roma, è definitivamente guarita e il mio ginocchio, che si era gonfiato proprio in quei giorni facendomi diventare "zoppa" soprattutto nel salire e scendere le scale, non si è più gonfiato, consigliato a tutti anche a chi sta benissimo!!!

Per cena non sentendoci affamati siamo tornati in paese a Jaisalmer con il driver ma poi siamo rimasti in giro da soli mangiucchiando dei triangolini di pasta ripieni, snack tipici e siamo tornati con il tuc-tuc, abbiamo scelto al volo un ragazzo molto giovane, che ha anche messo un po' di musica e alla fine foto finale con questo giovane guidatore (costo del "viaggio" rupie 50).

E' il 18 agosto, martedì, ma in vacanza tutti i giorni ci sembrano uguali, partenza per OISYAN, dove visitiamo il Sachiya Mata temple, molto frequentato da pellegrini hindu e giainisti, una lunga rampa di scale con archi decorati porta all'ingresso del tempio.

Si riparte per JODHPUR, la città blu, dove c'è uno dei forti più belli del Rajasthan che andiamo a visitare, tutt'ora gestito dal Maharaja di Jodhpur. Pernotto all'HOTEL RABANKA bello, confortevole, in vero 'indian style'.

E' il 19 agosto e ci dirigiamo verso RANAKPUR dove visitiamo lo spettacolare tempio di Chaumukha Mandir (tempio a quattro facce) eretto nel 1439, ha 29 sale e 1444 colonne, tutte diverse tra loro di marmo bianco. Dopodichè ci dirigiamo verso KUMBALGARH dove visitiamo un forte grandissimo circondato da una lunga muraglia che, quasi quasi, somiglia alla muraglia cinese!! E anche qui incontriamo un'altro gruppo di italiani molto simpatici. In una sala con un'acustica particolare proviamo a fare "Hom...ohm" sia per sentire l'eco e sia perchè così entravamo in contatto con il nostro karma interiore..bò...non abbiamo "sentito" nulla, mi sa che non siamo stati così bravi.

Mentre attraversiamo questi villaggi completamente immersi in una folta vegetazione ci sono anche scimmie, bufali, serpenti, ecc.

Quindi si prosegue per UDAIPUR, il luogo più romantico del continente indiano, che sorge sulle sponde del Lago Pichola. Cena all'AMBRAI con tante candele, vicinissimi al lago. Alloggiamo all'HOTEL LAKE PICCOLA, immerso nel verde e proprio sul lago, in vero 'indian style', anche semplice come hotel (e con poche cose per colazione, i soliti toast con marmellata, e niente frutta, poveri noi!!).

La mattina dopo visitiamo un giardino, il city palace (il più grande palazzo del Rajasthan). Dalle terrazze al piano superiore offre una vista bellissima sul lago e sulla città. A 150 metri a nord dell'entrata del City Palace visitiamo il Jagdish temple, raffinatissimo tempio indo-ariano, fatto costruire nel 1651, al quale si accede lungo una scalinata con ai lati delle statue di elefanti.

E' il 21 agosto e andiamo verso CHITTAURGARH dove visitiamo anche qui il forte, ormai ruderi di un forte in passato. Quindi si prosegue per PUSHKAR e facciamo il check in all'HOTEL JAGAT PALACE, molto bello.

Passeggiata serale nei negozietti che vendono un sacco di cose carine a poco prezzo, abbiamo comperato delle penne tutte lavorate intorno con specchietti e brillantini (50 rupie 6 penne = circa euro 0,71) e una collana e un ciondolo in argento (250 rupie = circa euro 3,53). Cena al ristorante Little Italy, pulito ed economico e la pizza assomigliava alla nostra più o meno!!!


Il giorno dopo, 22 agosto, incominciamo ad essere invasi dalle mosche che non ci lasceranno fino al nostro arrivo a Varanasi, andiamo a FATEHPUR SIRKI (Patrimonio dell'Unesco), la città fantasma, abbandonata perchè scarseggiava l'acqua e ne visitiamo i resti dei palazzi in arenaria rossa. Proseguiamo per la famosa AGRA e visitiamo il maestoso e massiccio forte, in arenaria rossa, dove tanti scoiattoli saltano felici di qua e di là, all'interno ci sono una serie di edifici che formano una città nella città, ma solo alcuni sono aperti al pubblico. Pernotto all'HOTEL CLARKS SHIRAZ, bellissimo e modernissimo ma con tanti controlli, sia sotto la macchina che anche a noi e alle nostre valigie al check in.

Il giorno dopo sveglia alle 5 per andare a visitare una delle 7 meraviglie del mondo: il TAJ MAHAL. L'entrata è alle 6 del mattino e abbiamo dovuto fare un pezzo di strada a piedi per arrivarci, i soliti controlli all'entrate e siamo dentro al mausoleo più straordinario mai costruito per amore, che rappresenta l'India nel mondo (come er Colosseo pe' Roma!!).

All'ingresso c'è un giardino ben curato con delle costruzioni in arenaria rossa, e poi eccolo là, in tutto il suo splendore.

Tranquillo e magico insieme al sorgere del sole, peccato che le lunghe vasche che portano sotto al mausoleo erano vuote, non aveva piovuto e quindi niente acqua!

Poi ritorniamo in hotel per la colazione e partenza per GWALIOR dove visitiamo il forte e incontriamo una coppia di turisti italiani, delle Marche, che ci chiedono un sacco di cose e consigli perchè volevano capire che stavano facendo le cose giuste. Scendendo dal forte ci fermiamo a fotografare delle gigantesche sculture di Buddha nella roccia e ci dirigiamo in un altro piccolo villaggio, ORCHHA, alloggiamo all'HOTEL ORCHHA RESORT, molto carino ma come al solito abbiamo l'aria condizionata a palla proprio sui nostri letti e preferiamo dormire spegnendola, una sudata che ricorderò per tutta la vita ma ormai eravamo anche raffreddatissimi e in completa "apnea". La mattina visita a dei templi proprio vicino all'hotel e al forte e partenza per KHAJURAHO dove visitiamo i templi che hanno scolpiti figure erotiche. Pernotto all'HOTEL CLARKS KHAJURAHO, molto bello e moderno, peccato che di turisti ne abbia pochissimi, come ci dicono anche i negozianti mentre ci facciamo un giretto per shopping.

A Khajuraho abbiamo mangiato al ristorante La terrazza dove ci siamo trovati bene.

Siamo al 25 agosto, ci dirigiamo verso SATNA dove prenderemo un treno che ci porterà a VARANASI. La stazione è qualcosa di assurdo, c'è chi dorme, chi mangia, e c'è pure chi fa i bisogni!!!

Purtroppo anche è arrivato il momento di salutare il nostro caro amico Balveer (il nostro driver durante questo viaggio in India) che ci è stato molto carinamente vicino per tutti questi giorni, portandoci a spasso in lungo e in largo inoltre ci ha consigliato di prendere un medicinale per il raffreddore "made in India" specificandoci che con sole 2 pasticche in un giorno saremmo stati meglio e così infatti è stato.

Il treno è fatto da tante carrozze per gli indiani, e poi alcune carrozze di seconda categoria, dove c'e un'aria condizionata esagerata, praticamente stavamo dentro una cella frigorifera e a noi, già molto raffreddati, non ci ha fatto proprio bene!! Per fortuna abbiamo trovato una coperta, ogni sistemazione della seconda categoria era chiusa da una tenda e all'interno c'era un lungo posto a sedere (ci entravano anche 3/4 persone) e sopra un letto, nella nostra sistemazione c'era anche una famiglia di spagnoli, molto simpatici con i quali abbiamo chiacchierato un pò, soprattutto con il compagno della signora (erano in 3 con un figlio di 10 anni) che parlava anche un pò di italiano.

Il treno è arrivato con circa 40 minuti di ritardo e all'uscita ci aspettava un signore molto distinto con i solito cartello con il nostro nome, che ci dice che non è il nostro nuovo driver ma ci accompagnerà all'HOTEL RADISSON, il più bello, moderno e confortevole hotel di tutti questi visitati (voto 10!!).

Per cenare abbiamo trovato un ristorantino niente male uscendo dall'hotel a sinistra e alla fine della strada subito a destra (sono circa 40 passi) dentro un giardinetto a destra (ci abbiamo cenato per 2 sere di seguito infatti il cameriere era felicissimo di rivederci, si chiama Dshiyana Restaurant, molto economico ma pulito il cibo era buono).

La mattina dopo (26 agosto) sveglia prestissimo, alle 4,30 e alle 5 eravamo già sulla barchetta traballante sul GANGE. Varanasi non è sporca è lurida! Il ragazzo che guidava la barca non aveva più di 14 anni e alla guida che ci ha accompagnato (anch'esso molto giovane) ho chiesto l'età del ragazzo, ma ci dice che ne aveva di più, e così gli ho detto che da noi è vietato far lavorare ragazzini così piccoli, lui mi ha risposto che "in India tutto è possibile", sembrava la frase di un film di Bollywood.

Ovviamente sul Gange c'erano tante persone che facevano di tutto: lascio a voi immaginare...chi si lava (le donne vestite invece gli uomini con un piccolo lenzuolino), chi si asciuga, chi fa i bisogni, chi prega, chi fa la cremazione ai defunti, animali che gironzolano e mangiano quello che rimane dei poveri defunti.

Ritorno in hotel per la colazione, poi visita a SARNAT ad un tempio buddhista, ed a delle rovine dove Buddha tenne il suo primo discorso. Qui ci sono una decina di bancarelle con tante cose carine a pochissimo prezzo, abbiamo comprato 2 candelabri in marmo tutti lavorati e con all'interno un elefante, la testa di Buddha e Ganesh in marmo e abbiamo speso pochi euro (tornata in hotel mi sono mangiata le mani per non aver acquistato altre cose là a Sarnat, costavano così poco!! Prezzi così bassi è stato difficile trovarli e soprattutto non a Delhi che è la città più cara di tutte e dove ti danno le "sole" nel senso che ci hanno fatto pagare molto di più dell'acqua e delle sigarette, è bastata la faccia del nostro driver quando ci ha chiesto quanto avevamo pagato.) . Poi abbiamo visitato una grandissima università. Nel pomeriggio siamo andati da soli lungo una strada fino ad un ghat (le scalinate che portano al Gange) immersi nel traffico, rumore, gente, tutti che volevano venderci qualcosa, ma noi eravamo incuriositi e siamo scesi...

Il viaggio è quasi finito e stanotte e l'ultima notte cha abbiamo un hotel dove dormire, domani notte siamo sul volo KLM che ci avvicina a casa!

La mattina il signore che ci è venuto a prendere al treno ci riporta anche all'aeroporto di Varanasi, piccolissimo, per prendere un volo interno della compagnia KINGFISHER fino a Delhi, partenza ore 13,45 arrivo ore 15,00 e a bordo ci servono pure il pranzo e ci danno 2 confezioni di acqua per uno, ammazza che servizio altro che Alitalia!!!

All'aeroporto di Delhi ci aspetta un altro driver, l'ultimo, che ci porta a spasso per qualche ora in un bazar dove comperiamo gli ultimi regalini e ci riporta all'aeroporto in un traffico che Roma in confronto...je' fa' 'n baffo!!!

Mancano ancora 6 ore alla partenza del nostro volo KLM per Amsterdam e non si può entrare in aeroporto, ci fermiamo seduti là di fronte su dei sedili e un signore inizia a chiacchierare e a chiederci che cosa avevamo visitato, da dove veniamo, che lavoro facciamo in Italia, ecc. tipico degli indiani che sono molto curiosi, e infatti gli ho dato un po' corda ma poi lo abbiamo salutato per andare a mangiare qualcosa e finalmente 3 ore sono passate e possiamo entrare dentro l'aeroporto dove ci aspettano tanti controlli, anche i cani con i poliziotti (finalmente un bel pastore tedesco, qui i cani sono tutti della stessa taglia e razza, oltre che magrissimi, magari cambia soltanto il colore che poi diventa sudicio perchè si bagnano nelle fogne!!) e quindi altre 3 ore di attesa e alle 00:50 partiamo sul nostro comodissimo aereo, dove i prontissimi assistenti di volo dopo poco ci servono la cena!!

Stremati dormiamo e ci svegliamo che manca poco all'atterraggio e così siamo ad Amsterdam alle 5:50 (ma in realtà abbiamo volato 3 ore e mezza in più, c'e' il fuso orario). Anche qui abbiamo continuato a sonnecchiare sdraiati su dei comodi lettini per la lunga sosta dei passeggeri, peccato che c'è sempre questa aria condizionata a palla (pure alle 6 di mattina!!). Si è fatta l'ora di prendere il nostro aereo per Roma-Fiumicino, purtroppo ci hanno "appioppato" un volo Alitalia, che si è rivelato insufficiente: partiti in ritardo perchè dicevano che dalla torre di controllo "non se li filava" per dare l'OK alla partenza, era ora di pranzo e ci hanno servito soltanto 1 bicchiere di bibita e un mini-pacchetto di salatini. All'atterraggio non c'erano subiti gli autobus che ci portano dentro l'aeroporto e abbiamo dovuto aspettare una mezz'ora i bagagli, voto all'Alitalia = 4!! (e siamo stati generosi!!).

Ripresa la nostra auto che ci porta a casa la sensazione è stata quella che ci eravamo appena svegliati da un sogno...un bellissimo sogno!!! 

Rimaniamo un po' intontiti per alcuni giorni fino a quando poi, ritornati al lavoro e al solito tram-tram, dopo qualche giorno ci "svegliamo dal sogno" e ci accorgiamo che il nostro viaggio è davvero finito....ci aspettano 11 mesi fino al prossimo...ma stiamo già decidendo dove andare...che dirvi andate a visitare l'India e. NAMASTE' (è l'unica parola in hindi che abbiamo imparato, ehehehehehehe e che significa "saluto la divinità che è in te").


Nessun commento:

Posta un commento