Boscobruno Pinot Nero 2020: l’essenza del Chianti Classico e la visione aziendale di Vallepicciola.

 Nel cuore del Chianti Classico, Vallepicciola presenta il Pinot Nero Boscobruno Rosso Toscana IGT 2020. Tra le tante novità per il 2022 di Vallepicciola, azienda vitivinicola rappresentativa del Chianti Classico, c’è il Boscobruno Pinot Nero 2020  per la prima volta targato Alessandro Cellai. Frutto di uvaggio 100% Pinot Nero, Boscobruno è uno dei vini simbolo dell’azienda che quest’anno esce sul mercato nella prima versione curata dall’enologo, e direttore generale di Vallepicciola, Alessandro Cellai. Vino di altissima qualità, complesso ed elegante, che rispecchia l’essenza della sua zona di orgine, della microarea caratterizzante e della visione aziendale.

 
Vallepicciola, realtà vitivinicola d’eccellenza di Castelnuovo Berardenga, nel Chianti Classico, presenta Boscobruno Pinot Nero 2020, un IGT Toscana frutto di uvaggio 100% Pinot Nero. Boscobruno è parte della selezione di vini dal 2015 ed è uno dei vini simbolo dell’azienda che da quest’anno esce nella versione curata da Alessandro Cellai, direttore generale ed enologo al timone dell’azienda dal 2020. Con il suo colore rosso rubino brillante, Boscobruno Pinot Nero 2020 colpisce chi lo degusta grazie alle note intense di fragoline di bosco, cassis e spezie; un vino in grado di riflettere l’essenza del territorio, della cantina e dell’enologo che lo ha creato.
 
Per Alessandro Cellai, enologo e direttore generale di Vallepicciola dalla vendemmia 2020, l’annata 2020 del Boscobruno Pinot Nero Rosso Toscana IGT è la prima da lui curata e diretta interamente: si tratta di un vino frutto di uve 100% Pinot Nero, accuratamente selezionate, di cui sono stati scelti solo i grappoli migliori al fine di garantirne l’assoluta qualità. Il vitigno da cui prende vita questo vino a marchio Vallepicciola è allevato nella zona di Pievasciata, nel comune di Castelnuovo Berardenga: qui, a un’altitudine di 480 metri s.l.m con esposizione a est, sorge il vigneto Boscobruno cui il vino stesso eredita il nome. Su un terreno prevalentemente calcareo, ricco di alberese e galestro, il vigneto si estende per oltre due ettari e mezzo di superficie e le viti vengono allevate secondo il metodo Guyot. La vendemmia avviene nei primi dieci giorni di settembre a cui fanno seguito fermentazione e macerazione in serbatoi di cemento a temperatura controllata per circa quindici giorni. In barrique, invece, ha luogo la fermentazione malolattica cui seguono dodici mesi di invecchiamento sempre in barriques di rovere francese. Dopo l’affinamento in bottiglia per un periodo di tempo tra gli otto e i dieci mesi, è pronto per essere degustato: alla vista si presenta di un colore rosso rubino brillante, mentre al naso sprigiona note di frutti rossi, come la fragolina di bosco e il cassis, oltre che dei sentori di spezie; in bocca, invece, colpisce per l’eleganza del suo tannino. Nell’insieme un vino sicuramente complesso e molto elegante, all’interno del quale si ritrova l’essenza del territorio in cui nasce e di Vallepicciola stessa intesa come microarea caratterizzante. La sua resa migliore? Decisamente se abbinato a del baccalà alla Livornese con cui recicprocamente esaltano i sapori.
 
«Il pubblico ha accolto Boscobruno 2020 in maniera eccelsa e, al Vinitaly, è stato ulteriormente confermato il trend: un vino apprezzato e lodato da chiunque lo abbia assaggiato» afferma Alessandro Cellai che, con l’uscita del Boscobruno Pinot Nero Rosso Toscana IGT 2020 dimostra di tenere sempre alta l’asticella qualitativa di Vallepicciola, conferendo ancora una volta all’etichetta la sua impronta di enologo e tutte le qualità e l’essenza del territorio d’origine. 

 

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