acqua e farina-sississima: Casa Marcelo

Ha aperto da poco, in Via Vittorio Veneto n.173, in una delle vie più belle e importanti del centro di Roma, Casa Marcelo, io l'ho provato di recente per una cena di inaugurazione. Ristorante completamente ristrutturato offre sia belle sale interne che un pò ricordano la Spagna con i suoi banconi dove poter mangiare tapas magari sorseggiando sangria e cocktails, e l'ampio spazio esterno con il lungo marciapiede dove si sta divinamente grazie all'aria ventilata (molto meglio che con un condizionatore).

I proprietari, Annalisa Polo e Roberto Tomasini, alla loro seconda apertura (vale la pena anche di citare l'altro ristorante, Casa Carmen, che si trova a Fregene, Lungomare di Ponente n.123, dove vengono proposti piatti di pesce proveniente da pescato locale e qualche piatto di ispirazione iberica) qui vogliono dare un'impronta di cucina internazionale anche attraverso cotture alla brace applicate a piatti di un ristorante raffinato come questo, con un menù che spazia tra piatti italiani, spagnoli e sudamericani o comunque influenzati da questi paesi grazie allo chef Alessio Procaccini che ha avuto molte esperienze tra Tenerife e Barcellona, nonostante la sua giovane età ha già 16 anni di lavoro in cucina dopo che si è formato nella scuola del Gambero Rosso. Lo chef è appassionato di cucina spagnola, in questo ristorante vuole ha piacere nel valorizzare attraverso le sue scelte delle materie prime e dando loro il giusto risalto grazie anche a cotture tradizionali.

Il menù spazia tra antipasti caldi dove troviamo crocchetta di prosciutto con mayo al lime e pepe rosa; camembert fritto con marmellata di peperoncino e menta, assaggiatelo con la marmellata di peperoncino, diventa una ricetta sublime; tra gli antipasti freddi, tra i quali battuto di manzo con leche de tigre, mango e menta; tartare di carne con cocomero, tabasco e anice stellato; anche una selezione di prosciutto iberico 36 mesi con pane al pomodoro.

Tra i primi piatti troviamo vari tipi di ravioli con diversi ripieni: raviolone di stinco di maiale e bufala in salsa di datterini; mezzelune ripiene di carne al chimichurri in salsa allo zafferano e gocce di basilico; quadrotti ripieni di ricotta e limone con burro alla menta, sicuramente i più delicati dei 3, solo per citarne alcuni.

Non poteva mancare tra i secondi piatti le costolette di maiale iberico con mostarda e miele, tripudio di sapori e bontà! Ma troverete anche T-bone Argentino, il segreto iberico alla griglia con platano fritto. Oltre ai contorni classici c'è anche il platano fritto.

Tra i dolci ho assaggiato i churros con cioccolato al peperoncino e la cheesecake con crumble di burro di arachidi servita con mango o cioccolato, ma in menù ne trovate almeno altri due da assaggiare.

Dietro il bancone del bar qui c'è la bravissima Felicia De Stasi, allieva di Max La Rosa (che avevo conosciuto tempo fa in un altro locale) che sa accendere l'atmosfera grazie ai suoi cocktails anche abbinati al cibo, lasciatevi consigliare, rimarrete piacevolmente stupiti degli abbinamenti con i piatti e non ve ne pentirete!! Qui non solo cocktails ma anche una carta di vini con etichette nazionale ed internazionali.