timballo napoletano a grattè

Ormai vivo le mie giornate all'interno di casa mia, lavoro in smart working, e passo tutto il mio tempo a casa, tempo che occupo, per la maggior parte, a cercare ricette sul web poi da replicare e scrivere qui nel blog. Sono per metà romana e per metà pugliese sarà forse questo il motivo verso il quale dirigo quasi sempre le mie ricerche verso ricette del centro sud Italia, come quella che vi scrivo oggi che è una ricetta campana e che ho preparato e mangiato a pranzo domenica scorsa, e poi si sa il timballo fa subito domenica!!

Ingredienti per 4 persone (ricetta adattata da qui):
400 g di maccheroni (ziti mezzani o comunque pasta corta IO ho utilizzato dei pennoni)
400 g di mozzarella o provola (IO provola)
  70 g di burro
200 g di prosciutto cotto (quello già tagliato a dadini)
 friarielli del barattolo (ho trovato questo barattolo di friarielli conservati sott'olio e ne ho utilizzato metà in questa ricetta e l'altra metà in un altra ricetta che poi posterò)
1 l di besciamella
parmigiano grattugiato q.b.
sale q.b.
noce moscata q.b.
pane grattugiato q.b.

Preparazione Portare ad ebollizione una pentola e far cuocere la pasta, aggiustando di sale.  Tagliare a dadini la provola e il prosciutto cotto (se non lo avete comperato già a cubetti). Scolare la pasta abbastanza al dente, dal momento che la cottura continuerà successivamente in forno. Dividere il pezzo di burro in due parti, con il primo pezzo foderare la pirofila da forno, mentre il secondo verrà utilizzato per condire la pasta scaldata. Aggiungere alla pasta la besciamella (ricetta qui), tranne una parte che metterete sul fondo della pirofila, mescolare ed aggiungere un pizzico di noce moscata, la mozzarella o la provola tagliata a dadini e il prosciutto cotto. Spolverare con il parmigiano grattugiato e mescolare per amalgamare bene tutti gli ingredienti, e poi mettere la pasta condita nella pirofila da forno. Chiudere il timballo con uno strato di pane grattugiato e infornare a 180° per circa 30 minuti. La pasta a grattè sarà pronta quando la superficie inizierà a dorarsi e risulterà una sorta di crosticina saporita sul timballo amato dai reali borbonici.



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