Chiusi cosa visitare e dove mangiare

Vi ho raccontato del mio viaggio di quasi 3 anni fa a Chianciano Terme qui continuo il mio racconto di questo breve ma intenso viaggio che è proseguitocon la visita di alcune città limitrofe, qui vi parlo di Chiusi (Siena) che dista da Chianciano Terme meno di 20 minuti di auto. Qui ho visitato il Museo della Cattedrale e il Labirinto di Porsenna, ed anche la Città Sotterranea. La gentilissima guida, peraltro estremamente preparata, ci ha guidato via via, passo dopo passo, nell'esplorazione di questi luoghi ricchi di arte e storia.
Il Museo Diocesano della Cattedrale di Chiusi, che si trova in Piazza Duomo, è un complesso di siti che comprende oltre alle varie sezioni del Museo stesso anche l’Orto vescovile, il Labirinto di Porsenna e le Catacombe di Santa Mustiola e Santa Caterina.
All'interno del Museo troviamo oggetti dell'epoca etrusca e di origine ecclesiastica, dipinti e quadri, reliquiari in legno e avorio, abiti sacri,  libri antichi e sacri, gioielli, mosaici, statue e al piano superiore vi sono i preziosi manoscritti miniati del '400, ovvero testi con l'aggiunta di decorazioni in oro o argento che, senza dubbio, spiccano per bellezza ed unicità. Sono 21 i codici miniati benedettini conservati qui, contengono simboli di musica sacra e provengono dall'Abbazia di Monteoliveto Maggiore, in passato furono rubati ma poi, per fortuna, ritrovati e messi in sicurezza.


Al primo piano del museo, tramite una porticina, si entra su di un balcone che affaccia sull'interno della Cattedrale proprio nella stanza dell'organo, così è possibile ammirare la Cattedrale internamente anche dall'alto.


Per visitare il Labirinto di Porsenna si entra nella parte destra del Museo della Cattedrale in Piazza Duomo. Si scende così nei sotterranei formati da vari cunicoli di tufo che vengono chiamati il Labirinto di Porsenna, un tempo utilizzati per l'approvvigionamento e la raccolta dell'acqua, qui si trova l'acquedotto di origine etrusca, ma non tutti i cunicoli sono percorribili, quelli che consentono il passaggio alle persone terminano nella grande cisterna etrusco-romana sopra la quale ora c'era la torre poi divenuta il campanile della cattedrale. Sono visitabili solo insieme alle guide del Museo.

Questi luoghi sono avvolti nella leggenda. Si narra che Porsenna era un ricco magistrato supremo etrusco, personaggio leggendario e condottiero che conquistò Roma, le enormi quantità di oro che possedeva raccolte grazie alle sue gesta da condottiero le fece trasformare in carrozza, chioccia e cinquemila pulcini che avrebbero dovuto accompagnarlo nell'aldilà. I pulcini rappresentavano i soldati e le famiglie nobili che lo avevano sempre sostenuto.
La leggenda narra che fu sepolto all'interno del mausoleo, al centro del labirinto, su di un cocchio d'oro trainato da 12 cavalli e vegliato da una chioccia con cinquemila pulcini, tutti d'oro. Un luogo affascinante oltre che ricco di storia, secondo me vale la visita (il biglietto è unico per la visita al Museo ed al Labirinto). Quando uscite non dimenticate di visitare la Cattedrale!


La Città Sotterranea di Chiusi, si trova dietro il centro storico, si scende giù nei sotterranei dove si possono ammirare oltre 300 urne e tegole funerarie etrusche che delineano la tipologia di famiglie che vissero lì, la visita è guidata, qui è particolarmente umido, occorre andare almeno con una felpa, d'inverno con la giacca.

Luoghi indubbiamente ricchi di fascino nei quali mi sono soffermata per questo motivo non ho fatto in tempo a visitare le Catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina perchè si trovano a 2 chilometri dal centro della città, inoltre bisognava prenotare prima la visita guidata e spostarsi quindi con mezzi propri per andare là, così come non ho potuto visitare il Museo Etrusco, in un giorno non c'è tempo di visitare tutto, magari la prossima volta.
A pranzo mi sono fermata qui: LA SOLITA ZUPPA (Via Porsenna, 21, 53043 Chiusi - Siena, telefono 0578 21006, chiuso il martedì) ottimo ristorante con cucina tipica che utilizza soltanto prodotti del territorio e segue la stagionalità in un ambiente rustico e accogliente. Ho mangiato qui degli ottimi Pici all'aglione (l'Aglione della Valdichiana detto anche aglio del bacio, per il suo un gusto più delicato e meno persistente dell'aglio comune dovuto alla carenza di allicina, un principio attivo che da vita a quell'aroma penetrante contenuto invece nell'aglio comune) e del tonno di prosciutto.

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