Bio…Dinamico


Il tour Bio Dinamico è partito da Milano (il 27 febbraio scorso) con la prima di 6 tappe, progetto promosso promosso da AmicoBio, con il patrocinio del Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale,  la Repubblica Italiana, la Regione Campania e la collaborazione di APAB, la seconda tappa si è svolta a Roma presso la sede della Coldiretti a Palazzo Rospigliosi. Questo progetto nasce con l'obiettivo di divulgare,  promuovere e valorizzare i prodotti provenienti da agricoltura Biodinamica, tecnica che si fonda su un insieme di pratiche che valorizzano le coltivazioni secondo l’alternarsi delle stagioni e del trascorre del tempo, con un  profondo legame tra la terra, la natura ed il totale rispetto dei ritmi che la regolano.
Dopo questo evento di Milano ce ne saranno altri 5: Roma, Bari, Napoli, Firenze e Santa Maria Capua Vetere (CE).
Ad ogni singolo appuntamento ci sarà il seminario con l’approfondimento della tematica ambientale. Il seminario che si è tenuto a Roma è stato "agricoltura biodinamica: le origini, i principi, e le certificazioni" sono intervenuti: Dott. Carlo Triarico  (Presidente Associazione Agricoltura Biodinamica) che ha spiegato cosìè veramente l'agricoltura biodinamica; il dott. Enrico Amico (imprenditore e Presidente Consorzio PIF) che ha spiegato l'imprenditoria moderna e le filiere dell'agroalimentare italiano; il prof. Filippo Briguglio (professiore ordinario di diritto romano presso l'Università di Bologna) che ha parlato dei fondamenti del diritto europeo nell'agricoltura biodinamica; il prof. Stefano Massimo responsabili area ambientale e territorio Coldiretti) che ha parlato del ruolo della certificazione nell'agricoltura biodinamica ovvero norme tecniche e principi - guida; ha partecipato l'Onorevole Franco Manzato; ha moderato la giornalista Tonia Cartolano.

Ma cos'è l'agricoltura biodinamica?
L'agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione agricolo che si attua attraverso l'utilizzo dell'Humus per mantenere inalterato la fertilità della terra, per questo al primo posto vi è la qualità, attraverso la produzione piante e animali che possano sviluppare al massimo le loro qualità tipiche. Migliorare le sementi in modo che possano produrre alimenti che rafforzino il metabolismo umano, una visione più ampia della vita del pianeta che lo fa operare con elementi minerali, vegetali ed animali rimanendo sempre rispettosi verso la natura. 
Ai tempi di oggi c'è grande attenzione alla qualità di quello che mangiamo, io stessa ho la fortuna di avere un orto in giardino con colture che variano 2 volte all'anno in base alla stagionalità e sono per questo molto sensibile all'argomento. Da quando ho l'orto in giardino, circa 10 anni, non riesco più a mangiare quelle verdure che coltivo al dei fuori del mio giardino appunto perchè quelle che trovo al supermercato sono senza profumi ma soprattutto senza sapori, praticamente nulli, quindi molto deludenti al palato ed anche dal punto di vista nutrizionale.
L'agricoltura biodinamica è nata nel 1920 grazie al filosofo e scienziato Rudolf Steiner secondo il quale la fattoria è un organismo che si relaziona con gli elementi che la compongono permettendo così una sopravvivenza reciproca quindi tra contadini, animali e piante, tutti questi soggetti devono unirsi per nutrire e mantenere in salute l'ecosistema Terra.
Questo con il preciso scopo di accrescere la fertilità della terra attraverso piante e alimenti sani che rafforzino il metabolismo umano. Principi fondamentaii dell'agricoltura biodinamico sono la biodiversità e la rotazione delle colture da eseguire secondo le fasi lunari nella semina e nelle coltivazioni; l'utilizzo esclusivo di compost biodinamici autoprodotto, infine il divieto assoluto di utilizzo di prodotti chimici. L'agricoltura biodinamica è regolata tramite certificazione di prodotti ottenuti seguendo le linee guida dell'agricoltura biodinamica dall'Associazione Demeter.

Dopo il seminario il cooking show  dello Chef Simone Salvini preparando piatti per un aperitivo con prodotti provenienti da agricoltura biodinamica, reinterpretando i piatti tipici del territorio con prodotti provenienti dalla città che lo ospita, seguendo con la propria cucina i tre piani antropologici: corpo, mente e spirito. Più in basse la ricetta dello chef dei suoi particolari passatelli.
Dopo il seminario il cooking show  dello Chef Simone Salvini preparando piatti per un aperitivo con prodotti provenienti da agricoltura biodinamica, reinterpretando i piatti tipici del territorio con prodotti provenienti dalla città che lo ospita, seguendo con la propria cucina i tre piani antropologici: corpo, mente e spirito. Più in basse la ricetta dello chef dei suoi particolari passatelli.


QUASI DEI PASSATELLI DI FAVE CON VERDURE DI PRIMAVERA:
per la pasta
300 g farina tipo 2
100 g farina di fave
220 g acqua
6 g sale
2 g menta romana

per il condimento
100 g asparagi verdi
100 g cime di rapa
100 g pomodorini
scorze di limone
origano fresco
cristalli di sale

per il burro di mandorle fermentate
fermentini di mandorla e anacardi fatti da noi
pepe
olio piccante
erbe
fiori

1) Mettere le farine in una bacinella di metallo; aggiungere il sale e la menta finemente tritata. Versare sopra l'acqua e lavorare con le mani per 5 minuti in modo da creare un impasto elastico e morbido. Fare una palla e rivestire con un panno di cotone. Far riposare almeno per 1 ora.
2) Sbollentare i pomodorini, dopo averli leggermente incisi con un coltellino, per 30 secondi. Raffreddare in acqua e ghiaccio. Eliminare la buccia esterna e adagiare i pomodorini su una placca di metallo rivestita con la carta da forno. Condire con dei cristalli di sale, delle scorze di limone, delle erbe e delle gocce di olio evo. Far essiccare in forno a 80° per alcune ore. Tenere da parte.
3) Pulire gli asparagi e tagliare la parte verde a losanghe regolari sbollentare per 1 minuti in acqua salata. Raffreddare in acqua fredda, scolare e tenere da parte.
4) Pulire le cime di rapa dalle parti non commestibili; sbollentare le foglie in acqua salata per 1 minuti Scolare e raffreddare in acqua fredda. Togliere dall'acqua e tenere da parte.
5) Allungare il burro di mandorle con delle gocce di acqua, delle gocce di olio evo e di olio piccante, finire con del pepe macinato al momento e tenere da parte. Dobbiamo ottenere una crema liscia e avvolgente. Tenere da parte.
6) Creare i passatelli passando premendo la pasta con il torchio a mano. Cuocere la pasta ottenuta in acqua salata. Scolare e condire con del burro di frutta secca, i pomodorini confit, le cime di rapa, gli asparagi cotti e finire con delle gocce di olio evo. Servire nei piatti di portata e decorare con delle erbe profumate e dei fiori eduli.

1 commento:

  1. post molto interessante, bisognerebbe essere più attenti all'alimentazione ma spesso si acquista ciò che vendono nel posto più vicino per mancanza di tempo, i prodotti biodinamici non sono molto ben distribuiti ...Un abbraccio

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