Pochi giorni fa si è svolto presso il Merriot Grand hotel di Roma l'evento promozionale della città di Sakata (prefettura di Yamagata) per la festa del sake e del riso di Sakata durante il quale è stato possibile incontrare i referenti della città di Sakata, tra i quali il sindaco signor Itaru Maruyama con il quale anche io mi sono scambiata il biglietto da visita, ecco i suoi:
Oltre al menù italiano ideato dallo chef dell'Hotel, è stato possibile possibile assaggiare pietanze preparate dal Grand Chef Ota Masahiro, del ristorante "L'Oasis" di Sakata, peraltro molto emozionato di aver cucinato per tutti noi.
E' stato possibile anche conoscere più da vicino i sake selezionati grazie alla presenza del sake sommelier Luca Rendina.
I piatti giapponesi assaggiati durante la serata sono stati:
Antipasto:
- mousse di carote in gelatina di brodo (purea rappresa di carote ammorbidite a fuoco lento con panna in gelatina di brodo di pesce);
- tempura di pesce del giorno con farina di riso, in stile occidentale accompagnata da una fonduta di pomodoro (tempura di riso con farina di riso e birra, per la salsa di accompagnamento una fonduta di pomodoro con pomodoro fresco, aceto di vino, olio di oliva e timo);
- fasolari arrosto in stile Borgogna (fasolari con burro Bourguignon cioè con burro prezzemolo e aglio, arrostiti.
Piatto di pesce:
- tortino di capesante e muki soba di Sakata con salsa buerre blanc (tortino di pesce avvolto in surimi di gamberi, capesante e pesci del giorno cotti al forno;
Dessert:
- bavarese di riso Tsuahime nello stile dell'imperatrice Eugenio di Francia con fagioli neri cotti nel tè (bavarese di riso cotto nel latte e zucchero, fagioli neri cotti a fuoco lento nel tè, sulla bavarese croccante di cachi ovvero pasta di farina e cachi modellata, con gelato al thè matcha.
La città di Sakata, nella Prefettura di Yamagata, è nota per la
bontà del riso coltivato nella sua natura incontaminata; qui il territorio è ideale per la produzione perchè caratterizzato da terreni fertili, acque cristalline ed aria pulita e grazie anche alla differenza di temperature tra mesi caldi e freddi e ai metodi di produzione artigianali, proprio
da questo riso nasce il suo sake, vero orgoglio della regione!
L'evento si colloca all'interno del calendario delle celebrazioni del 150 anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, sostenute dall'Ambasciata Giapponese in Roma, dal Ministero degli Affari Esteri italiano, dall'Agenzia per gli Affari Culturali giapponese, e comprende:
- Museo dell' Ara Pacis: La mostra fotografica dedicata a Domon Ken illustre fotografo della città di Sakata e rappresentante del realismo giapponese. (http://www.giornalismoestoria.it/domon-ken-il-realismo-sociale-nella-fotografia-giapponese/). Dal 25 Maggio al 18 Settembre.
- la "Sakata week": a partire dal 27 maggio e fino al 3 giugno, in 10 ristoranti romani (di cucina italiana e di cucina giapponese) sarà possibile degustare, gratuitamente, 2 dei prodotti di punta del territorio di Sakata , il riso "Tsuyahime" e circa 18 tipi di sake, ancora non importati in Italia.
Ristoranti giapponesi:I ristoranti partecipanti all'iniziativa sono:
- Ristorante Doozo Art Books & Sushi – Via Palermo, 51 Roma
- Ristorante Hasekura – Via dei Serpenti, 27 Roma
- Ristorante Rokko – Passeggiata di Ripetta, 15
- Ristorante Sushisen – Via G. Giulietti, 21 Roma
- Ristorante Take Sushi – Viale Trastevere, 4 Roma
- Ristorante Taki – Via Marianna Dionigi, 56/60 Roma
Ristoranti italiani:
- Giuda Ballerino (all'interno dell’hotel Bernini Bristol) – Piazza Barberini, 23 Roma
- Ristorante Metamorfosi – Via G. Antonelli ,30 Roma
- Ristorante Mirabelle (all'interno dell’hotel Splendid Royal) Via di Porta Pinciana, 14 Roma
- Nest Osteria in Roma – Via del Leone, 23 Roma
Il riso "tsuyahime" viene prodotto solo da coltivatori certificati ed è utilizzato nell'alta ristorazione infatti è una qualità di riso altamente rappresentativa del Giappone, ha ottenuto infatti la massima valutazione dall'Associazione Giapponese per l'Esaminazione dei Cereali, la "Special A", ogni anno a partire dal 2010.
I sake vengono prodotti con cura e attenzione, ognuno con caratteristiche ben diverse, ne cito alcuni:
- JUNMAI GINJO: prodotto con riso e "koji" di riso, il grado di lucidatura del riso "seimaibuai" è sotto al 60% e la percentuale di "koji" utilizzato è sopra il 15%. Non c'è aggiunta di alcool, la sua caratteristica è la corposità;
- DAIGINJO: viene utilizzata solo la parte migliore della materia prima, il grado di lucidatura è inferiore al 50% e e la percentuale di "koji" utilizzato è inferiore al 15%, qui viene aggiunta una piccolissima parte di alcool;
- KIMOTO: il metodo "kimoto" si avvale dei lattobacilli già esistenti nell'aria. E' un metodo antico per far crescere il contenuto di lievito nel sake, il sapore che ne deriva è pulito e deciso.
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Associavo sempre la cucina giapponese al sushi....che inizialmente non aveva riscontrato un successo in me....
RispondiEliminapoi ho iniziato ad apprezzarlo ed ho scoperto che giapponese non è solo pesce crudo....ora mangiarei ogni sera!
Grazie per il post molto interessante.
Un abbraccio
Interessante post, grazie per le informazioni, complimenti !
RispondiEliminaUn caro saluto
Lina