Io non sono una giornalista, lo sapete tutti e questo mio post non vuole assolutamente puntare il dito su nessuno (ci mancherebbe, non conoscendo a fondo fatti e persone non potrei proprio!!) ma sono Assaggiatore di Formaggi e sono andata anche io alla Conferenza Stampa, quindi questo vuole soltanto essere un post di informazione su quanto è successo la scorsa settimana contro la Mozzarella di Bufala Campana DOP, ognuno è libero qui di esprimere liberamente ciò che sa o ciò che pensa...il mio, quindi, è soltanto riportare i fatti per farli conoscere anche a quelle persone che, food blogger e non, non ne hanno saputo nulla...una cosa mi permetto di riportare (saputa in Conferenza Stampa) quando comperate la mozzarella di bufala leggete l'etichetta, e se c'è scritto "mozzarella di latte di bufala" è una mozzarella generica, mentre, come da disciplinare (qui e qui), deve essere Mozzarella di Bufala Campana DOP: la Mozzarella di Bufala Campana DOP viene prodotta con il latte di due mungiture, una della sera, l'altra della mattina. Dovendo attendere il tempo che trascorre tra la prima e la seconda mungitura, si perdono già 12 delle 60 ore (ma il latte deve essere il più fresco possibile, e i caseifici migliori non ne fanno passare più di 24). Quando poi la mattina le due mungiture (quella notturna e quella diurna) arrivano nello stabilimento per la lavorazione, la produzione è già partita, e quindi il latte viene utilizzato per quella del giorno successivo. Restano così appena 24 ore di tempo per utilizzare tutto il latte, considerando che in quella giornata gli ordini possono non essere sufficienti e che offerta e domanda spesso non s'incontrano, perché le bufale producono più latte d'inverno ma i consumatori vogliono più mozzarelle d'estate. Cosa fare dunque del latte pregiato DOP che avanza, 70.000 litri solo l'anno scorso? I produttori, pur di non gettarlo, lo "sacrificano" per fare mozzarella di latte di bufala (un prodotto non DOP che ha ovviamente un diverso valore sul mercato) e ricotta di bufala. Insomma, si "svaluta" il latte per cercare di utilizzarlo. Infine cito anche l'altra mozzarella, preparata con latte vaccino, che è il fior di latte.
Per fare chiarezza e difendersi
dagli attacchi mediatici, il Consorzio
di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, ha organizzato a Roma il 25
giugno alle 12 presso l'A.I.C.I.G. (che raggruppa gli organismi di tutela
italiani) l'Associazione Italiana
Consorzi Indicazioni Geografiche, in Via
XX Settembre 98 G ,
la conferenza stampa: "Chi ha paura della Mozzarella di Bufala Campana DOP?”
Uno degli attacchi è arrivato
proprio quello della trasmissione di Michele Santoro "Servizio
Pubblico" in onda su La7 dal titolo "La Vera Bufala " andata
in onda giovedì 20 giugno dove, attraverso filmati e interviste, è stato messo
in evidenza che, presumibilmente, un gruppo di spregiudicati produttori hanno
creato una vera e propria associazione a delinquere: per abbattere i costi
avrebbero usato cagliata congelata, latte munto chissà dove e persino latte in
polvere, invece del latte di bufala fresco...quindi un latte non tracciato,
forse proveniente da allevamenti del nord Europa.
Alla conferenza hanno preso parte i vertici
del Consorzio, giornalisti, esperti del settore:
- Domenico Raimondo, Presidente
Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP,
- Antonio Lucisano Direttore
Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP,
- Giuseppe Liberatore Presidente
A.I.C.I.G.,
- Franco Valfrè Amministratore
Organismo Controllo DQA,
- Emilio Gatto Direttore Generale
Prevenzione e Repressione Frodi Ministero Politiche Agricole Alimentari e
Forestali, doveva essere presente ma poi non è venuto.
Il Consorzio della Mozzarella di
Bufala Campana DOP risponde agli attacchi con queste dichiarazioni:
“Stop ai continui attacchi
mediatici alla Mozzarella di Bufala Campana DOP. Non si può strumentalmente
continuare a gettare fango su un settore che dà lavoro a 15.000 addetti e
rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare. Siamo pronti
a tutelare in tutte le sedi, anche giudiziarie, l’immagine di questo comparto,
fatto di persone oneste e laboriose, e del Consorzio di Tutela, che ormai da
tre anni ha completamente rinnovato il management e i suoi vertici”. Lo ha
dichiarato il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala
Campana DOP, Domenico Raimondo, incontrando i giornalisti a Roma nella sede
dell’Aicig che prontamente si è schierata al fianco del Consorzio.
È stato il direttore del
Consorzio di Tutela, Antonio Lucisano, a entrare nel merito delle questioni,
sollevate di recente dalla trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro.
“Siamo stanchi di sentire
ripetere fatti vecchi senza alcuna possibilità di replica – ha commentato
Lucisano – . Trasparenza, legalità, collaborazione piena sono oggi i cardini su
cui è incentrata l’azione del Consorzio. Lo dimostrano i fatti, come ad esempio
l’introduzione di un rigoroso Codice Etico, che impone restrizioni severe a
quanti d’ora in avanti vorranno far parte del nostro Consorzio e che prevede
l’espulsione per chi lede la nostra immagine. Ma il Consorzio può solo togliere
la qualifica di socio a un produttore che si macchia di qualche accusa, spetta
al Ministero delle Politiche Agricole impedire che continui a produrre con il
marchio DOP, noi non abbiamo poteri”.
Il presidente Raimondo ha
aggiunto: “Noi siamo fieri di tanto lavoro e del clima di totale collaborazione
sull'intero territorio nazionale che abbiamo instaurato con le Istituzioni, le
Autorità di Vigilanza, gli altri Consorzi di Tutela, le Associazioni di
Categoria. A contribuire in maniera determinante a questo risultato sono
stati da una parte la ritrovata
efficacia e professionalità con cui il Consorzio ha dimostrato di saper
svolgere il proprio ruolo e, dall'altra, il lungo e produttivo percorso svolto,
in collaborazione con il Ministero, per rinnovare e rendere attuale lo Statuto.
Un lavoro programmatico, svolto anche nell'ottica di obiettivi importanti come
quelli della tracciabilità assoluta”.
Lucisano ha sottolineato i
risultati di questo nuovo corso: “Il frutto più importante dell’applicazione
del nuovo Statuto è stato quello di far nascere il Comitato Paritetico fra
allevatori e trasformatori, il cui paziente lavoro è divenuto in breve tempo un
simbolo del nuovo modo di intendere la vita consortile, facendo lavorare
insieme i diversi attori della filiera. Il Comitato Paritetico è riuscito in
una vera e propria impresa: proporre e condividere all'unanimità una serie di
importanti modifiche al disciplinare di produzione del nostro prodotto, che
oggi attendono ancora, dopo 18 mesi, l’approvazione delle Regioni interessate e
poi del Ministero delle Politiche Agricole. Si tratta di una revisione che non
era più rinviabile. La mancanza di un disciplinare moderno, più stringente del
precedente per quanto relativo agli aspetti della qualità e della tracciabilità di filiera, ma anche più moderno ed attuale rispetto alle nuove esigenze della
distribuzione, finora non ci ha consentito di aggredire i mercati come la
competizione del nostro tempo ormai richiede, né di intercettare ampie fasce di
consumatori, tuttora poco consapevoli dell’esistenza di una mozzarella
certificata come DOP e delle differenze fra questa e le tante altre esistenti
in commercio. Inoltre, proprio nell'ottica di una rottura totale rispetto al
passato, abbiamo scelto di cambiare l’ente di certificazione del nostro
prodotto, scegliendo un’altra società tra quelle accreditate dal ministero
delle Politiche agricole”.
E in tal senso va sottolineata la
presenza del Professor Franco Valfrè, Amministratore del DQA, l’organismo di
controllo che segue il Consorzio della Mozzarella di Bufala campana DOP.
“Rispetto alle tante inesattezze
riportate in alcuni servizi – ha concluso Lucisano – va anche ricordato che
nuove regole sono state introdotte anche nelle modalità di voto per gli
organismi consortili, rendendo più democratica anche la partecipazione alla
vita associativa. Ecco perché di fronte agli attacchi che stiamo subendo
reagiamo con la forza dell’onestà e la passione che caratterizza il lavoro di
tutti i nostri soci”.
A seguire degustazione di
Mozzarella di Bufala Campana DOP, Prosciutto di Parma DOP, olio extravergine
d'oliva Chianti Classico DOP, oliva La
Bella della Daunia DOP, pane di Altamura DOP, Franciacorta
DOCG, Chianti Classico DOCG.
Si ricordano i numeri relativi al
comparto della mozzarella DOP: 170 caseifici, 1500 allevatori con una forza
lavoro - tra comparto diretto e indotto - di 15.000 addetti e un giro di affari
di circa 500 milioni di euro. «Viviamo e operiamo in un territorio in guerra
civile, il nostro impegno ora è quello di ricostruire e tutelare un’eccellenza
universalmente riconosciuta. E proprio per questo riteniamo necessario un atto
di responsabilità da parte di tutte le forze in campo – conclude il presidente
provinciale di Confartigianato Imprese Caserta – per evitare di sparare nel
mucchio e penalizzare un’intera categoria per colpa di pochissimi produttori».
Qualche notizia sulla mozzarella
di bufala:
Il
latte di bufala, ha una composizione diversa da quello di vacca e pecora perchè è più ricco di proteine, grassi e soprattutto calcio totale; queste
caratteristiche permettono di ottenere delle rese di caseificazione pari al
doppio di quelle che in genere si ottengono con il latte di mucca. Un’altra
caratteristica singolare è l’assenza di carotenoidi nella sua composizione, questo
fa sì che la mozzarella di bufala campana DOP ha il tipico colore bianco
porcellanato. Il latte prodotto nelle aziende agricole viene trasportato in
tempi brevissimi negli stabilimenti di produzione dove viene sottoposto a tutti
i controlli igienico-sanitari e a quelli ulteriori del Disciplinare prima di
dare inizio alla vera e propria lavorazione.
Preparazione
della mozzarella di bufala campana DOP:
Prima
della coagulazione si porta il latte ad una temperatura tra i 33 e 39°C e si aggiunge il siero
innesto naturale proveniente dalla lavorazione del giorno precedente, questo
rende il latteattivo e
pronto per la immediata coagulazione che viene effettuata in caldaie o
polivalenti in acciaio, mediante esclusivo utilizzo di caglio naturale di
vitello.
Dopo
alcuni minuti che il latte è rappreso grazie all'intervento del caglio, si
procede alla rottura dei grumi caseosi fino a ridurli ad una grandezza di poco
più di una noce, in questo modo si ottiene la separazione tra la fase solida e
la fase liquida del latte (sineresi). La fase liquida, allontanata mediante
prelievo, è detta “siero dolce” ed è la materia prima dalla quale si ricaverà la Ricotta di Bufala Campana,
mentre la fase solida è la cagliata che viene lasciata acidificare sotto siero
fino a quando sarà pronta per la filatura dal casaro, mediante l’operazione di
filatura che esegue personalmente.
Solo le
mani esperte di una mastro casaro possono fare la filatura: si inizia la
procedura aggiungendo acqua bollente a circa mezzo chilogrammo di cagliata
sminuzzata e si amalgama fino a farla fondere, viene tesa con le mani ed un
bastoncino di legno: se si allunga uniformemente senza spezzarsi è pronta per
la fase successiva di filatura, quindi avviene lo spurgo di tutto il siero
residuo, poi viene tagliata a listarelle e messa in particolari contenitori in
legno chiamati “mastelli”, dove viene aggiunta acqua bollente. Il contatto tra
acqua bollente e cagliata provoca la fusione della massa che viene di continuo
sollevata e tirata fino ad ottenere un unico corpo omogeneo.
Nella
maggior parte dei caseifici gran una parte della fase di formatura è effettuata
dal casaro e dai suoi collaboratori manualmente, la restante parte viene fatta
con l’aiuto di macchine dette formatrici che producono pezzature a peso
predeterminato. La
Mozzarella di Bufala Campana prodotta viene lasciata in
vasche contenenti acqua fredda per garantire un primo rassodamento, che si
completa in altre vasche contenenti anche soluzione saline che conferiscono al
prodotto il giusto grado di sapidità. Oltre alla forma tondeggiante che parte
dai 20 grammi
(perlina, ciliegina, bocconcino), il disciplinare di produzione prevede diverse
altre tipologie, quali, nodini e trecce fino a tre chilogrammi.
Per gustare appieno tutte le sue caratteristiche,
andrebbe consumarla il giorno stesso dell’acquisto. Se non consumata subito,
conviene conservarla in un ambiente fresco, sempre immersa nel suo liquido di
governo. Se viene messa in frigorifero, per degustarla
bisogna toglierla con un certo anticipo, per servirla a temperatura ambiente e
gustarne tutto il sapore.
Per
tutti quelli che sono attenti alla dieta possiamo tranquillizzarli affermando
che con circa 250 Kcal per ogni 100g di prodotto mangiato, la Mozzarella di Bufala
Campana è molto più dietetica di molti altri derivati lattiero caseari. (informazioni adattate dal web)
Il nostro paese è, nel mondo, il più ricco di storia, cultura ed enogastronomia di eccellenza. La storia del mondo, dopo la grecia, nasce qui. L'economia, la musica, le scienze agrarie, la teologia.. sono nate qui. La grande cucina, i prodotti della terra, il vino.. abbiamo di che fare invidia al mondo intero. Eppure non perdiamo occasione, noi stessi, di distruggere quanto di bello abbiamo. Santoro è meglio che continui a fare altro e non interessarsi di cose che sono al di la della sua comprensione. E' vero che, come succede in ogni ambito, siamo pieni di truffatori e di gente che mette i trucioli di legno negli impasti del pane, però è anche vero che ci sono le eccellenze e che vanno tutelate e valorizzate invece che fare di tutta un erba un fascio.
RispondiEliminaciao, non sapevo di quanto accaduto... da consumatore mi sento di dire che spesso c'è differenza di sapore tra una mozzarella e l'altra.. considerando poi che io le consumo dopo un viaggio fino a Milano.. altro tempo che ne fa spesso, a volte troppo, perdere il gusto..
RispondiEliminabaci
Amo moltissimo la mozzarella di bufala perché è buona, sana ed è uno di quegli alimenti che rappresentano l'Italia nel mondo (e che il mondo ci invidia). Leggevo delle contraffazioni.... mi mette i brividi il solo fatto di pensare che qualcuno abbia avuto il coraggio di fare la mozzarella di bufala con il latte in polvere!
RispondiEliminaNon sapevo,nella mia zona ci sono caseifici importanti e la mozzarella qui è DOP sicuro!
RispondiEliminaCaspita non conoscevo tutte queste informazioni relative al mondo di questa mozzarella e sulla mozzarella di Bufala stessa, grazie per questo post!! :)♥
RispondiEliminaDavvero interessante questo post anzi importante direi. Sinceramente sono un pò ignorante in materia e non avevo tutte queste informazioni. È vero questo prodotto è una nostra ricchezza è dobbiamo tutelarla e soprattutto imparare a conoscerla. Ora starò più attenta! Grazie
RispondiEliminaIo sono di Caserta e non mangio più mozzarella da parecchio ormai, solo sulla pizza, è raro trovare qualcosa di ancora incontaminato dalle nostre parti e la fobia su questo tipo di alimenti è radicatissima, oltre che i sapori di una volta non si incontrano più quasi. Non so se tornerò a mangiarla
RispondiEliminaCoco e l'Istrione FashionBlog
Coco du Trocadéro on Facebook
Ero anche perplessa difronte alla trasmissione di servizio publico ....bel post grazie per i chiarimenti!
RispondiEliminafrancesca
Ho letto l'articolo e ti dico che ero a conoscenza di tutto.
RispondiEliminaHo la fortuna di essere sposata con una persona che tra i tanti compiti ha anche quello di controllare i caseifici.
Dalle mie parti la situazione è buona e la mozzarella è buonissima.
Finalmente un post che mette in chiaro tutte le informazioni! Io abito nella zona in cui si realizzano le migliori mozzarelle di Bufala (avete visto "Benvenuti al Sud!? Si parla di Battipaglia (SA)!) e ogni volta che sento notizie al tg di persone che si trovano altrove e gettano fango su chi lavora onestamente, mi innervosisco! Soprattutto perché i giornalisti marciano su articoli di questo tipo, facendo ovviamente di tutta l'erba un fascio (purtroppo questa cosa la fanno con qualsiasi argomento..).
RispondiEliminaQuoto a pieno con Valevil, è vero spesso lo fanno con qualsiasi argomento ma quando si parla di alimentazione e salute fa male vedere che si generalizza. In ogni caso ottimo post :) bisogna far conoscere e mettere in chiaro queste cose!
EliminaBuona giornata
Nicky
Ottimo post :)
RispondiEliminaIo controllo sempre se è latte di bufala oppure proprio mozzarella di bufala dop!
WWW.ARMOIREDESMODES.COM
Un post molto utile e ben fatto grazie per queste informazioni!
RispondiEliminaAvevo sentito queste notizie di produttori senza scrupoli anche in altre trasmissioni e sinceramente avevo iniziato a non acquistare piu' la mozzarella di bufala. Grazie cara per averci raccontato la conferenza stampa, per averci fatto conoscere la differenza tra mozzarella di bufala campana dop e le altre e tanto di cappello al consorzio che si sta impegnando a combattere i pochi produttori che ledono l' immagine di un prodotto cosi' buono.
RispondiEliminaCiao silvia! post interessante e pieno di notizie e info a me sconosciute...grazie!!
RispondiEliminaIl tuo post è ricco di informazioni utili....che tristezza però! Per sapere cosa mangiamo esattamente dovremmo produrci tutto da soli!
RispondiEliminaGrazie per il tuo post.. mi ha fatto conoscere cose di cui non ero assolutamente a conoscenza.. e soprattutto ora quando andrò a comprare una mozzarella di bufala controllerò che ci sia riportato "Mozzarella di bufala DOP"!
RispondiEliminaGrazie per le informazioni! Non sono amante della mozzarella di bufala ma lo dirò al mio ragazzo che ne va matto :)
RispondiEliminaSei la NOSTRA informatrice nr 1..............un abbraccio
RispondiEliminaCredo di essere una delle poche a cui non piace! :(
RispondiEliminaGrazie, quando la compro cerco sempre di controllare tutto,ma le tue informazioni sono molto utili.Un forte abbraccio e buon weekend:))
RispondiEliminaIo controllo sempre la provenienza. Grazie per le ottime informazioni!
RispondiEliminaAlessia
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molto utile!
RispondiEliminaOttimo post. Io sono ghiotta di mozzarella di bufala ma, purtroppo, mi accorgo che c'è troppa differenza fra le varie marche.
RispondiEliminaarticolo molto interessante. Laura Attacchidiclasse
RispondiEliminagrazie mille per questo interessantissimo post!!!!un abbraccio e buon we...
RispondiEliminaBisogna sempre verificare la provenienza di quello che si compra! compliemnti ottimo post! non sapevo di tutto ciò
RispondiEliminaCiao, Silvia, certo che se tutti pensassimo a il processo di lavorazione oltre che alla bontà; invece abbiamo perso il senso del degustare il cibo lentamente, e assaporare pensando a quanto lavoro, fino ad arrivare nelle nostre tavole.
RispondiEliminaQuesto articolo e interessantissimo, soprattutto per chi non e a conoscenza di questi dettagli!!!
RispondiEliminaCiao ti ringrazio per il tuo post, sai che non riuscivo a capire bene la differenza tra mozzarella normale e di bufala dop...molto interessante questo post...
RispondiEliminainteressante, mi sa che non l'ho mai mangiata la vera mozzarella di bufala
RispondiEliminamamammia quante cose che non sapevo ,io forse ho sbagliato molte volte ad acquistarla.La consumano molto mai figlia e mio marito(io non mangio mozzarelle perchè sono allaergica al lattosio)da oggi in poi presterò più attenzione:graze
RispondiEliminaOttima :P
RispondiEliminaOddio... anche io vorrei fare l'assaggiatrice di formaggi, sarebbe il mio lavoro perfetto :D
RispondiEliminaCiao Silvia, grande post... grazie. Qui in Campania siamo al sicuro ma è sempre bene tenere gli occhi aperti ;) Un abbraccio, buon weekend :**
RispondiEliminaottimo questo post pur essendo campana molte di queste cose non le sapevo affatto...ps adoro la mozzarella di bufala campana e so riconoscere solo guardandola se è buona o meno XD ne ho assaggiate di molti caseifici la potrei fare anche io l'assaggiatrice xD
RispondiEliminaOttimo post! Ti ringrazio per le varie precisazioni che hai dato,perchè ho notato che molti non la dicono tutta su come stanno le cose...
RispondiElimina..un post davvero molto interessante...a me piace moltissimo la mozzarella di bufala, ma tante cose non le sapevo assulutamente ...comunque la prossima volta che l'acquisterò cercherò di fare molta attenzione!!!
RispondiEliminaDavvero interessante questo post...grazie per le informazioni che hai scritto dettagliate e complete :)
RispondiEliminaInformazioni moto utili che non conoscevo, grazie!
RispondiEliminaanche se non diro' nulla di nuovo,questo è un post davvero interessante ,non sapevo tutte queste cose riguardo alla mozzarella ...mio marito lavora a Battipaglia e spesso porta casa la mozzarella di bufala e a volta anche la Zizza...devo dire che è veramente buona...comunque faro' piu' attenzione al prodotto ;)
RispondiEliminaTrovo giustissimo tutelare i prodotti che hanno fatto del nostro paese la patria della buona cucina nel mondo. E' giusto comunque tutelare anche i consumatori.
RispondiEliminaLa mozzarella di bufala è un gioiello del nostro Paese.
RispondiEliminaOgni volta che i miei amici campani tornano a casa me ne faccio portare su un po (caldo estivo a parte).
Adoro la mozzarella di bufala..ogni anno dei nostri amici napoletanti ce la portano giù a me e al mio ragazzo! buonissime!
RispondiEliminaanche io non avevo sentito nulla in merito quindi grazie per le preziose informazioni
RispondiEliminaQuando ho letto il titolo e ammirato la foto sono corsa qui... da napoletana non posso che condividere ogni singola parola... grazie per questo post:*
RispondiEliminaMolto utile informazione no sapevo niente, grazie
RispondiEliminaio amo la mozzarella grazie delle info tesor!!
RispondiEliminaAvevo visto il servizio e penso che alla fine spetterà a chi competente valutare i fatti. Personalmente, essendo intollerante al lattosio, non posso mangiare nessun tipo di mozzarella (purtroppo!) ma, in generale, sto sempre molto attenta alla provenienza di quello che compro.
RispondiEliminaLa mozzarella di bufala non è proprio la mia passione, ha un gusto che non mi piace tanto. Ma ho notato che il gusto cambia in base al caseificio. Ce ne sono alcuni che la fanno proprio buona.
RispondiEliminaQueste sono delle informazioni utilissime per tenere sempre ben gli occhi aperti su cosa compriamo e cosa mangiamo. Davvero questa della contraffazione è diventata una moda.. che tristezza! E noi non sappiamo neanche cosa mangiamo... dovrebbero esserci più controlli su tutto.
RispondiEliminaottime indicazioni!!! molto spesso, a mio avviso, i giornali e le trasmissioni televisive rifilano bufale (a proposito di mozzarella) che diventano vere e proprie bombe mediatiche, offendendo e svalutando il serio e appassionato lavoro delle realtà produttive italiane.
RispondiEliminaUn post di grande utilità informativa. Io, quando cerco un prodotto tipico regionale DOP o DOCG, controllo sempre bene l'etichetta, mi sembra il minimo pretendere l'assoluta qualità e il rispetto delle ricette come da tradizione visto anche e soprattutto i costi che hanno. La contraffazione è un reato davvero odioso!
RispondiEliminail tuo post è molto utile e devo dire che sarebbe bene sapere queste cose! Non sapevo che cosa fosse successo e sinceramnete mi vengono i brividi! amo la mozzarella di bufala, quella vera e fatta come si deve, è un orgoglio del made in italy da non sciupare! laura
RispondiEliminafavolosa la mozzarella di bufala campana!
RispondiEliminanoi abbiamo un amico, campano of course, che ha un punto vendita qui a Grosseto, ha delle squisitezze uniche!
Utilissimo post, molto interessante.
RispondiEliminaSono molto attenta nei miei acquisti, cerco sempre di verificare la provenienza degli alimenti e la qualità certificata!
Baci
TheFabulosity.com
Informazioni utili e importanti Bisogna tutelare i prodotti preziosi della nostra terra come la mozzarella di bufala!!
RispondiEliminaAbbiamo tanti di quei prodotti sani e genuini qui in Italia!!! Peccato che poi ci immischiamo sempre in qualche losco " affare " che ci fa una pessima pubblicità nel resto del mondo. La mozzarella di Bufala a noi piace moltissimo e la compro sempre dallo stesso rivenditore di cui mi fido
RispondiEliminabella segnalazione e ottima iniziativa, dobbiamo sapere cosa mangiamo e quindi è giusto essere sempre informati! grazie!
RispondiEliminaGrazie della chiarezza, adoro la mozzarella di bufala ( mangio praticamente solo quella) adesso starò più attenta alla scelta. Anna
RispondiEliminaUn post veramente interessante, non sapevo niente, da oggi quando la comprò farò molta attenzione
RispondiEliminaHai fatto un quadro completo del mondo delle mozzarelle...penso che spesso gli attacchi mediatici siano spinti da audience e chissà che altro motivo..! Nonostante questo io faccio sempre molto attenzione alla provenienza delle mozzarelle e mi affido solo a venditori che suppongo affidabili!
RispondiEliminaimportante poter stabilire la tracciabilità di tutto il processo produttivo, in modo da riuscire ad identificare o meno la qualità di un prodotto
RispondiEliminaottima la tua esposizione!
Grazie per le info, dalla prossima volta guarderò l'etichetta!
RispondiEliminaHo avuto modo di provare sia la "mozzarella di latte di bufala" che la VERA mozzarella di bufala campana, un sapore e una consistenza talmente differenti che anche un bambino di 6 anni sarebbe capace di distinguerle!! Per quanto riguarda la trasmissione e il "giornalista" da te citati, è copione standard che da quel pulpito escano solo sciocchezze infondate... (e c'è chi lo consedera un grande...)
RispondiEliminaBuonissima la mozzarella di bufala!
RispondiEliminaAmo la mozzarella di bufala e apprezzo tantissimo questo tuo post. Hai scritto che non sei una giornalista ma hai preparato un post molto dettagliato e interessante ! Bravissima!
RispondiEliminaL'ho mangiata giusto ieri sera!
RispondiEliminaXoxo
G.
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non si finisce mai d'imparare anche rispetto alle cose semplici
RispondiElimina♡ B.
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Di persone disonesre ne è pieno il mondo (vedi scandalo GOSPALAT UDINE) STRANO che il santoro non faccia anche su questo una bella ( o brutta ) trasmissione
RispondiEliminaDi persone disonesre ne è pieno il mondo (vedi scandalo GOSPALAT UDINE) STRANO che il santoro non faccia anche su questo una bella ( o brutta ) trasmissione
RispondiEliminaproprio la lettura del tuo post mi ha spinto a parlarne!
RispondiEliminaa presto Sissi :)
grazie, mi fa piacere essere stata utile ;) :)
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