le luminarie di Salerno - Luci d'Artista

✨ Salerno si veste di magia: l'incanto delle "Luci d'Artista"

C'è un periodo dell'anno in cui il Sud Italia accende una vera e propria favola urbana, trasformando le vie di una città in una galleria d'arte a cielo aperto. Stiamo parlando delle famosissime "Luci d'Artista" di Salerno, l'evento che ogni anno, tra la fine di novembre e gennaio, rende la città campana una meta imperdibile per migliaia di visitatori.

Non si tratta di semplici luminarie natalizie. Le "Luci d'Artista" sono vere e proprie opere d'arte luminose che reinterpretano piazze, vicoli e lungomare con installazioni tematiche uniche e spettacolari.

Turismo e Cultura nell'Alto Lazio - pizza rentorta del cicolano


La pizza rentorta del Cicolano: un tesoro rustico da scoprire

Se pensate alla pizza solo in versione tonda e piatta, preparatevi a cambiare idea. Nel cuore del Cicolano, una subregione della provincia di Rieti incastonata tra i monti della Valle del Salto, si nasconde un'autentica meraviglia della cucina contadina: la Pizza Rentorta.

Non è una semplice pizza, è un pezzo di storia, un piatto povero nato per non sprecare nulla, ma ricco di sapore e tradizione. Recentemente, la variante Pizza Rentorta Fiamignanese ha meritato il prestigioso riconoscimento di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Lazio), un sigillo che ne celebra l'importanza storico-culturale.

📜 Dalle origini povere al ricco ripieno

Il nome "Rentorta" deriva dalla sua particolare forma: una sfoglia arrotolata su sé stessa e poi avvolta "a chiocciola" o "a guscio di lumaca" (chiamata anche "a còcchiu de ciammòtta" in dialetto), prima di essere cotta al forno.

In origine, gli ingredienti erano semplicissimi, riflettendo l'ingegno della cucina povera:

  • La sfoglia: Fatta con farina, uova e un pizzico di sale.

  • Il ripieno originale: Spesso solo cacio (formaggio) e pepe.

Oggi, la tradizione si è arricchita, e le farciture variano di paese in paese, offrendo un'esplosione di gusto:

  • La Classica: Salsiccia sbriciolata, mozzarella (o provola) e parmigiano o pecorino grattugiato.

  • Versioni da Festa: Possono includere anche mortadella o altri salumi locali.

  • La Variante Dolce: Esiste persino una versione natalizia o della memoria con frutta secca (noci, mandorle, fichi secchi, uvetta) e talvolta cacao o cioccolato fondente nell'impasto!

area sacra di Largo Argentina a Roma

🏛️ L'area sacra di Largo Argentina: dove storia e gatti si incontrano

Roma è un mosaico infinito di storia, e a volte i suoi tesori più significativi si nascondono in piena vista. Uno di questi luoghi affascinanti è l'area sacra di Largo Argentina, un complesso archeologico che non è solo un tuffo nell'antichità, ma anche un santuario unico per una colonia felina molto amata.


Un palcoscenico di quattro templi millenari

Situata nel cuore pulsante della città, Largo Argentina ospita i resti di quattro templi di epoca repubblicana (IV-II secolo a.C.), convenzionalmente identificati con le lettere A, B, C e D. Ognuno di essi racconta una storia di devozione e vita quotidiana nell'antica Roma:

  • Tempio C: Il più antico, forse dedicato a Feronia, dea della fertilità.

  • Tempio A: Probabilmente dedicato a Giuturna, una ninfa delle fonti, ricostruito dopo un incendio.

  • Tempio D: Il più grande, dedicato ai Lari Permarini (divinità del mare), l'unico di cui si vede solo una parte dell'alto podio.

  • Tempio B: Il più riconoscibile grazie alle sue sei colonne superstiti e al podio. Si ritiene fosse dedicato alla Fortuna Huiusce Diei (la Fortuna di questo giorno), edificato dopo la vittoria di Vercelli nel 101 a.C.

Questi templi, un tempo pienamente operativi, furono scoperti solo negli anni '20 del Novecento, durante i lavori di riqualificazione urbana per la costruzione dei palazzi moderni circostanti.