Turismo e Cultura nell'Alto Lazio - Essenza di Rascino

Terza di quattro ricette preparate grazie all'Azienda speciale Centro Italia che, nell'ambito del progetto della Camera di Commercio di Rieti Viterbo, lancia una nuova serie di showcooking virtuali dedicati alla promozione delle eccellenze enogastronomiche per celebrare i sapori e i territori del Reatino.

Durante il secondo showcooking guidati dallo chef Marco Matterri abbiamo preparato "essenza di Rascino" del ristorante RADICI -  Via Giuseppe Garibaldi, 6, 02010 Labro, Rieti.

⛰️ Le Lenticchie di Rascino: un tesoro del Lazio al profumo d'altura!

Se siete alla ricerca di un legume unico, saporito e con una storia affascinante, preparatevi a scoprire le Lenticchie di Rascino. Queste piccole meraviglie non sono solo un ingrediente eccellente per le vostre ricette, ma rappresentano anche un pezzo di storia agricola del Lazio, precisamente della Piana di Rascino, tra i monti Cicolano (in provincia di Rieti).


Un territorio inimitabile

Cosa rende queste lenticchie così speciali? Il segreto risiede nel loro ambiente di crescita. La Piana di Rascino è un altopiano carsico situato a circa 1.200 metri sul livello del mare. L'altitudine, il clima rigido e la particolare composizione del terreno contribuiscono a conferire a questo legume proprietà organolettiche eccezionali:

  • Pelle sottile: Non richiedono ammollo e cuociono rapidamente.

  • Sapore intenso: Un gusto caratteristico, terroso e persistente, un vero concentrato di montagna.

  • Alto valore nutritivo: Sono ricche di proteine, ferro e fibre.


Una storia di tenacia e tradizione

La coltivazione a Rascino ha radici molto antiche, ma a causa dell'abbandono delle aree montane nel corso del '900, questo prezioso legume ha rischiato di scomparire. Fortunatamente, grazie all'impegno di piccoli agricoltori locali, la tradizione è stata recuperata e oggi le Lenticchie di Rascino sono un prodotto Presidio Slow Food.

Questo riconoscimento ne tutela la coltivazione, che avviene ancora oggi con metodi tradizionali e senza l'uso di sostanze chimiche. Seminate in primavera e raccolte in estate, spesso vengono ancora essiccate al sole e battute a mano. È un'agricoltura eroica, che preserva la biodiversità e garantisce una qualità insuperabile.


🍽️ Come gustarle al meglio

La loro consistenza e il loro sapore deciso le rendono perfette per moltissime preparazioni.

  • Classica: Semplicemente bollite e condite con un filo d'olio extra vergine d'oliva locale, un pizzico di sale e pepe.

  • Zuppe e minestre: Sono l'ingrediente ideale per arricchire zuppe con cereali, orzo o verdure invernali. Non si sfaldano e mantengono benissimo la loro forma.

  • Insalate: Dopo la cottura, lasciatele raffreddare e unitele a pomodorini, cipolla rossa e prezzemolo per una fresca insalata estiva.

  • Con la salsiccia: Per il piatto della tradizione più robusto e tipico, specialmente in inverno!

Se non le avete mai provate, cercate le Lenticchie di Rascino certificate e portate sulla vostra tavola un sapore autentico che racchiude l'essenza delle montagne del Lazio.

Kamakura (Giappone)

🏯 Kamakura: un viaggio nella storia e nella serenità del Giappone

Se siete alla ricerca di una meta che combini storia millenaria, spiritualità profonda e la bellezza della natura costiera, allora Kamakura, in Giappone, è la destinazione perfetta. Situata a breve distanza da Tokyo, questa ex capitale offre un rifugio sereno dal frenetico ritmo della metropoli, trasportandovi in un'epoca di samurai e templi maestosi.

Turismo e Cultura nell'Alto Lazio - crème caramel di marroni antrodocani con fonduta di pecorino e crumble di guanciale

 
Seconda di quattro ricette preparate grazie all'Azienda speciale Centro Italia che, nell'ambito del progetto della Camera di Commercio di Rieti Viterbo, lancia una nuova serie di showcooking virtuali dedicati alla promozione delle eccellenze enogastronomiche per celebrare i sapori e i territori del Reatino.

Durante il secondo showcooking guidati dallo chef Marco Bartolomei abbiamo preparato "crème caramel di marroni antrodocani con fonduta di pecorino e crumble di guanciale". 

🌰 Il tesoro d'autunno del Lazio: scopri il Marrone di Antrodoco (IGP)

L'autunno porta con sé profumi inconfondibili, e tra questi, quello delle caldarroste è senza dubbio il più evocativo. Ma non tutte le castagne sono uguali! Oggi ti portiamo nel cuore del Lazio, in provincia di Rieti, per farti conoscere una vera eccellenza: il Marrone Antrodocano, un frutto che vanta il prestigioso riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

👑 Perché è il "Re" della tavola autunnale?

Il Marrone di Antrodoco non è una semplice castagna; è un frutto di qualità superiore che si distingue per caratteristiche uniche:

  • Pezzatura e aspetto: È generalmente più grande della castagna comune. La sua buccia (pericarpo) è di un bel marrone chiaro con striature scure evidenti.

  • Facilità di sbucciatura: La pellicina interna (episperma) è sottile e non penetra nel frutto, rendendo il marrone incredibilmente facile da sbucciare una volta cotto. Dite addio alla frustrazione delle castagne che si scompongono!

  • Sapore e consistenza: Ha un sapore naturalmente dolce e intenso, con una polpa bianca e croccante. La sua dolcezza e la sua consistenza lo rendono quasi un "marron glacé naturale".

🏔️ Un Territorio, un sapore unico

Questo gioiello nasce nei boschi che circondano il borgo di Antrodoco e i comuni limitrofi, ad altitudini comprese tra i 700 e i 1000 metri sul livello del mare. Il particolare terreno, unito al clima della zona, conferisce al Marrone Antrodocano le sue inimitabili proprietà organolettiche. È un prodotto che affonda le radici nella storia locale: per i montanari, fino a qualche decennio fa, rappresentava il "pane di tutti i giorni".

💡 Non solo caldarroste: come gustarlo al meglio

Se le caldarroste (arrostite sulla brace o nel forno) sono l'uso più tradizionale e amato, il Marrone Antrodocano è estremamente versatile in cucina:

  • Lessato: Perfetto per essere gustato al naturale o come ingrediente per raffinate zuppe e vellutate autunnali.

  • Dolci: È l'ingrediente ideale per preparare marmellate, creme spalmabili, o per farcire torte e ciambelle.

  • Farina di Marroni: Dalla macinazione si ottiene una preziosa farina, senza glutine e povera di grassi, ottima per polente o per arricchire impasti dolci.

  • Curiosità: Ad Antrodoco e dintorni puoi trovare anche specialità come il delizioso gelato ai marroni!

🎉 La Tradizione: la festa d'autunno

Per celebrare la raccolta di questo pregiato frutto, ogni anno nel mese di ottobre ad Antrodoco si tiene la tradizionale Festa d'Autunno (a volte nota anche come Sagra del Marrone Antrodocano), un'occasione imperdibile per assaggiarli in tutte le loro forme, scoprire le tradizioni locali e sostenere i produttori.


Conclusione e Call to Action

Il Marrone di Antrodoco è più di un semplice frutto: è un patrimonio storico e culinario che merita di essere riscoperto e valorizzato. Se ti trovi nel Lazio in autunno, cercane l'originale IGP e lasciati conquistare dal suo sapore inconfondibile!