Parco Archeologico di Ostia Antica: un tuffo nella vita romana

Immagina di svegliarti una mattina nel II secolo d.C., a pochi passi dal Tevere e dal mare. L’aria profuma di pane caldo, le strade sono ancora fresche di rugiada, e le voci dei mercanti iniziano a riempire i vicoli di Ostia Antica.

Nella vivace Via dei Corporazioni, i negozianti aprono le loro botteghe: chi vende olio, chi vino, chi tessuti colorati provenienti dall’Africa o dall’Oriente. Le donne si fermano a comprare il pane nelle pistrina, e spesso si racconta che il fornaio Gaius, famoso per il suo pane al miele, offrisse ai bambini delle piccole focacce quando si radunavano davanti al forno.

Dopo il mercato, molti cittadini si dirigono alle Terme di Nettuno: qui tra mosaici scintillanti e sale profumate di oli, ci si rilassa, si fa sport e si chiacchiera delle ultime novità. Si dice che Lucio, un vecchio mercante di grano, abbia concluso più affari nelle piscine che al foro!

Le domus degli ostiensi erano spesso semplici ma accoglienti. Le famiglie cenavano insieme, gustando piatti di legumi, pesce fresco dal porto e frutta di stagione. Un aneddoto curioso? Pare che i bambini si divertissero con una sorta di “gioco delle noci”, lanciando gusci vuoti come biglie, mentre gli adulti si intrattenevano con dadi e giochi d’azzardo.

torta di Santiago

La torta di Santiago, o tarta de Santiago, è un dolce tradizionale spagnolo originario della Galizia. È una torta semplice, senza glutine, a base di mandorle, uova, zucchero e a volte cannella o scorza di limone. La sua particolarità è la decorazione finale: lo stampo con la croce di San Giacomo (Santiago in spagnolo), che viene spolverato con zucchero a velo dopo la cottura.

La torta di Santiago ha origini antiche, risalenti almeno al Medioevo. Si ritiene che fosse un dolce molto apprezzato dai pellegrini che percorrevano il Cammino di Santiago di Compostela. La croce di San Giacomo, che decora la torta, è un simbolo della città e del santo patrono della Galizia, e rappresenta il punto di arrivo di tutti i pellegrini per questo viene chiamata anche torta del pellegrino. Nel 1996 la Torta di Santiago è stata inserita tra i prodotti di pasticceria dell'Inventario spagnolo dei prodotti tradizionali, pubblicato dal Ministero dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione. Il 22 marzo del 2006, invece, alla Tarta de Santiago è stato conferito il riconoscimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Per rendere la torta unica e riconoscibile si deve disegnare su un foglio di carta forno la croce di Santiago e decorare la torta intorno alla sagoma della croce con zucchero a velo, in modo che la croce si veda bene.

Consigli e Varianti
  • Per una torta ancora più ricca, si possono utilizzare mandorle con la buccia o aggiungere granella di mandorle .

  • È possibile aggiungere un po' di liquore, come il brandy o il rum, all'impasto per un tocco in più.

  • La torta di Santiago si conserva bene per diversi giorni a temperatura ambiente, coperta con un panno.

La torta di Santiago è un dolce delizioso e simbolico, che racchiude in sé la storia e la tradizione della Galizia. È perfetta per un tè o per una merenda, ma anche come dolce dopo pasto.

Bergen (Norvegia) la porta dei fiordi

Bergen, una città incantevole incastonata tra sette montagne e l'azzurro del mare del nord, è una delle gemme della Norvegia.  Conosciuta come "la porta dei fiordi", offre un mix unico di storia, cultura, e paesaggi mozzafiato, rendendola una destinazione perfetta per chi cerca un'esperienza di viaggio autentica. Non è solo un'altra città norvegese; Bergen è un'anima ribelle e affascinante, un concentrato di storia, natura e cultura che si nasconde tra sette montagne e un cielo quasi sempre nuvoloso. Ma non lasciatevi ingannare dalla sua fama di "città della pioggia": è proprio sotto quel velo d'acqua che si rivelano le sue storie più interessanti e le sue curiosità più inaspettate.

rigatoni gratinati con pomodoro pera d'Abruzzo

Tornata da circa 10 giorni da un meraviglioso viaggio in Norvegia non ho molta voglia di cucinare, questa è una delle ultime ricette che ho preparato prima di partire, ricetta trovata sulla rivista Sale & Pepe che ho preparato con i pomodori pera d'Abruzzo del mio orto di quest'anno. La resa dei pomodori quest'anno non è stata alta e quella dei pomodori pera d'Abruzzo è stata bassa per questo il prossimo anno non pensiamo di piantarli nell'orto, resa alta per i pomodori ciliegino e resa media per i pomodori Piccadilly. Qui sotto la foto dei pomodori pera d'Abruzzo del mio orto.

curiosità sulla Norvegia e sui norvegesi

 

Sono tornata da pochi giorni da uno strepitoso viaggio in Norvegia: la Norvegia è strepitosa, maestosa ha superato le mie aspettative!! Quando la realtà supera la fantasia, ho raccolto una serie di curiosità sulla Norvegia e sui norvegesi, inoltre ho trovato che hanno parecchie affinità con un altra popolazione di un altro paese che ho visitato, ve ne parlerò in un altro post più avanti. Per il momento godiamoci questo primo post sulla Norvegia e queste curiosità: