Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia: dove la storia romana incontra le acque miracolose del golfo

Benvenuti in un angolo di Campania dove il Vesuvio osserva la penisola sorrentina e il golfo di Napoli si apre in tutto il suo splendore: parliamo di Castellammare di Stabia, un gioiello troppo spesso in ombra rispetto alle vicine mete più blasonate, ma che vanta un patrimonio storico, naturalistico e termale di inestimabile valore.

Stabiae: le radici romane di una città

Prima di essere Castellammare, c'era stabiae, l'antica città romana che, come Pompei ed Ercolano, fu tragicamente sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.c.

  • gli scavi archeologici: l'area archeologica di stabiae, sulla collina di varano, è un sito da non perdere. qui è possibile visitare lussuose ville d’otium (ville di ozio) patrizie con affreschi magnificamente conservati, come villa San Marco e villa Arianna. sono una testimonianza meno nota, ma altrettanto affascinante, della vita che fu. dal 2020, inoltre, la splendida reggia di quisisana ospita il museo archeologico di Stabia "libero d'orsi", dove sono esposti molti dei reperti rinvenuti.

occhi di Santa Lucia

 

Occhi di Santa Lucia: la magia della puglia in un biscotto 

Mentre le luci di natale iniziano ad accendersi in ogni casa, in Puglia si celebra una festa che precede il grande giorno: Santa Lucia. il 13 dicembre, giorno dedicato alla santa protettrice della vista, la tradizione culinaria pugliese porta in tavola un dolce semplice ma carico di significato: gli occhi di Santa Lucia.


 un biscotto che racconta una storia

Questi biscotti non sono solo una delizia per il palato, ma veri e propri custodi di un antico rito.

  • Il nome: il nome, "occhi di Santa Lucia," è un omaggio diretto alla santa. la loro forma, infatti, è quella di piccole ciambelline o anelli, che simboleggiano gli occhi. si crede che mangiarli in questo giorno possa invocare la protezione della santa sulla vista.

  • La tradizione: in molte famiglie pugliesi, la preparazione di questi dolcetti è un momento di condivisione che coinvolge nonne e nipoti. la farina e l'uovo si mescolano non solo per creare un impasto, ma per tenere vivo un legame con il passato.

  • L'ingrediente segreto: la ricetta è rustica e genuina, tipica della cucina povera del sud italia, ma l'ingrediente che non può mai mancare, e che conferisce loro un profumo inconfondibile, è l'anice (o, in alternativa, il limone).

Vico Equense (Napoli)


Vico Equense: la perla nascosta tra Napoli e Sorrento: cosa vedere e assolutamente gustare!

se state cercando un luogo che combini panorami mozzafiato, storia affascinante e una gastronomia d'eccellenza, lontano dal caos della costiera, Vico Equense è la vostra prossima meta. questa cittadina, porta d'ingresso della Penisola Sorrentina, vi aspetta con il suo fascino discreto e le sue incredibili tradizioni.


Cosa vedere a Vico Equense: tra cielo, mare e storia

Vico Equense regala scorci unici, con le sue architetture che si fondono magistralmente con la natura a strapiombo sul Golfo di Napoli.