oltre le monete: i segreti nascosti della Fontana di Trevi a Roma

La Fontana di Trevi non è solo la fontana più scenografica di Roma; è un teatro di marmo e acqua, custode di leggende e storie secolari. Tutti conoscono il rituale della monetina lanciata di spalle per assicurarsi il ritorno nella Città Eterna, ma cosa si nasconde davvero dietro la facciata barocca e le figure imponenti?

Questo è un viaggio che va oltre la superficie, a scoprire i segreti della "Mostra dell'Acqua Vergine".

1. Il Cuore Acquatico: L'Acquedotto Vergine

Il vero segreto di Trevi non è la fontana, ma l'acqua che la alimenta. La fontana è, infatti, la "mostra" (il terminale) dell'Acquedotto Vergine (Aqua Virgo), uno degli acquedotti romani più antichi, inaugurato da Agrippa nel 19 a.C.

La cosa più sorprendente? È l'unico acquedotto antico di Roma rimasto ininterrottamente funzionante fino ai giorni nostri! La sua acqua, ritenuta anticamente tra le migliori di Roma, è incredibilmente limpida.

2. La "Città dell'Acqua" Sottoterra

Se pensate che la magia finisca in superficie, vi sbagliate. A pochi passi dalla fontana, potete letteralmente scendere sotto la superficie di Roma.

Parliamo del Vicus Caprarius, noto come la "Città dell'Acqua": un'area archeologica sotterranea che mostra i resti di un'antica insula (un condominio romano) e, soprattutto, il castellum aquae, ovvero la struttura di distribuzione dell'acqua dell'Acquedotto Vergine. Qui, potete vedere l'acqua limpida scorrere ancora oggi, sentendo il gorgoglio dell'acquedotto bimillenario.


3. La Leggenda del "Bicchiere Rotto" e la Fonte degli Innamorati

Oltre al lancio della moneta (una, due o tre per scopi diversi: tornare, trovare l'amore, o sposarsi), esistono tradizioni meno note ma più romantiche:

  • La Fonte degli Innamorati: Sul lato destro della fontana principale si trova una piccola fontanella con due bocche d'acqua incrociate. Anticamente, le ragazze facevano bere qui il fidanzato che partiva. Bere insieme da questa fonte assicurava che gli innamorati sarebbero rimasti fedeli l'uno all'altra, non dimenticando mai Roma e la persona amata.

  • Il Bicchiere e la Fedeltà: Se il fidanzato doveva partire per molto tempo, la ragazza gli faceva bere l'acqua dal bicchiere, che poi veniva rotto. Questo gesto simbolico serviva ad allontanare ogni altra tentazione, vincolando l'amato a lei e alla città.

4. L'Asso di Coppe: La Vendetta del Salvi

Osservate attentamente la fontana. Sulla balaustra di sinistra si erge un grande vaso di travertino, che i romani chiamano l'"Asso di Coppe" per la sua forma. La leggenda narra che l'architetto Nicola Salvi lo fece posizionare lì apposta per un fastidioso barbiere la cui bottega si trovava proprio dietro quel punto.

Il barbiere criticava continuamente il progetto della fontana. Salvi, stanco delle chiacchiere, lo zittì in modo definitivo: il vaso fu messo in modo da ostruire completamente la vista della fontana dalla bottega del chiacchierone! Una rivalità molto romana.

5. I Soldi Vanno in Beneficenza

Ogni anno, milioni di persone lanciano la loro monetina. Vi siete mai chiesti che fine fa questo tesoro sommerso?

Ogni mattina, un team specializzato raccoglie le monete. La cifra, che supera abbondantemente il milione di euro all'anno, viene interamente devoluta alla Caritas, un'organizzazione di beneficenza che aiuta i poveri e i bisognosi della città. Quindi, la prossima volta che lanciate una moneta, sapete che, oltre al desiderio, state compiendo una buona azione.


Grazie agli appuntamenti promossi dal FAI - Fondo Ambiente Italiano e ad ACEA ho potuto partecipare ad una visita guidata eccezionale: Il "Dietro le Quinte" di Trevi: Tra Tecnica e Storia

Abbiamo varcato le soglie delle Camere di Manovra della Fontana di Trevi, il suo vero cuore pulsante, luoghi solitamente inaccessibili al pubblico.

Il nostro viaggio inizia nella Camera di Manovra Attuale, il cervello tecnologico della fontana. Qui, una sofisticata strumentazione moderna (pompe, addolcitori, sistemi di controllo) gestisce l'acqua proveniente dall'Acquedotto Vergine, l'opera ingegneristica che scorre da quasi 2000 anni! Non solo scopriremo come Trevi funzioni oggi, ma assisteremo anche a un momento unico: vedremo da vicino la speciale macchina aspiratutto utilizzata per la raccolta delle monete lanciate dai turisti. (qui è stato vietato fotografare).

Ci siamo spostati nella Camera di Manovra Storica, posizionata proprio alle spalle del monumento. Questo luogo, con le sue finestre che si aprono direttamente tra le maestose sculture, non solo offre un accesso privilegiato alla vasca per la manutenzione, ma è una capsula del tempo. Sotto il pavimento, potremo ammirare l'acqua che scorre e scopriremo reperti storici cruciali legati all'acquedotto (come tubazioni, calici, tappi e tabelle di distribuzione), che ci sveleranno in modo tangibile l'evoluzione e la longevità di questo straordinario sistema idrico nei secoli.


In conclusione la Fontana di Trevi è molto più di una meta turistica. È un intreccio di ingegneria idraulica romana, vendette barocche, leggende d'amore e un cuore pulsante di solidarietà.

La prossima volta che visiterete questo capolavoro, non limitatevi a lanciare la vostra moneta. Cercate la Fonte degli Innamorati, ammirate il vaso vendicativo e, se potete, scendete nei sotterranei per toccare con mano l'acqua che da duemila anni non smette di scorrere.


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