Scommetto che, se pensi a Gaeta, la prima cosa che ti viene in mente è il mare cristallino e le sue spiagge incantevoli. Ma c'è un tesoro gastronomico che aspetta solo di essere scoperto (o riscoperto!) e che è parte integrante dell'anima di questa città: la Tiella di Gaeta. L'ho mangiata anni fa durante una gita a Gaeta, era inverno e c'erano le Luminarie di Gaeta ed i relativi festeggiamenti e me ne sono innamorata! La Tiella non è un semplice piatto, è un simbolo della cucina gaetana, un'eredità che si tramanda di generazione in generazione. Nasce come piatto povero, pensato per i pescatori che avevano bisogno di un pasto sostanzioso e facile da trasportare. La sua forma rotonda e chiusa, simile a una torta salata, la rendeva perfetta per essere portata in barca e gustata anche fredda.
Ma attenzione: la Tiella non è solo "una torta salata". È un universo di sapori racchiuso in due strati di pasta sottile e soffice. La sua unicità sta proprio in questo: la pasta viene impastata con cura, spesso con l'aggiunta di olio d'oliva locale, per ottenere una consistenza che è allo stesso tempo croccante all'esterno e morbida all'interno. Ed è qui che la magia si compie. Il ripieno della Tiella è il cuore pulsante di questo piatto. Le varianti sono tante, ma le più tradizionali e amate sono principalmente due:
- Tiella di Polpo: Un classico intramontabile. Il polpo, tenero e saporito, viene abbinato a pomodorini freschi, olive di Gaeta (le itrane, ovviamente!), aglio, prezzemolo e peperoncino. Il tutto si amalgama creando un ripieno umido e gustoso, che sa di mare e di sole.
- Tiella di Scarola: Un'esplosione di sapori campani. La scarola (indivia) viene stufata con capperi, olive di Gaeta, aglio, acciughe e a volte un tocco di peperoncino. Il suo gusto leggermente amarognolo si sposa alla perfezione con la sapidità degli altri ingredienti, regalando un equilibrio sorprendente.
Esistono anche altre varianti, come quella con le alici e le verdure, o con i calamari, ma le prime due sono indubbiamente le regine incontrastate.
INGREDIENTI (ricetta adattata da qui):
- 250 grammi di farina 0
- 100 ml di acqua tiepida
- 5 grammi di lievito di birra
- 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
- 5 grammi di sale
per il ripieno:
- 500 grammi di polpo già lessato
- pomodori ciliegino (del mio orto dell'anno scorso!!)
- olive di Gaeta snocciolate
- olio extravergine di oliva
- prezzemolo, peperoncino, sale
PREPARAZIONE: preparare la pasta, sciogliere il lievito di birra nell'acqua tiepida, aggiungere la farina, impastare, aggiungere l'olio extravergine di oliva, continuare ad impastare, per ultimo aggiungere il sale finire di impastare, formare una palla, coprire con pellicola, far riposare per 30 minuti, quindi dividere l'impasto in 2 parti, una che sarà la parte di sotto più grande, la parte del coperchio sopra più piccola, far lievitare. Tagliare a pezzettini il polpo condire con olio extravergine di oliva, prezzemolo, peperoncini, i pomodorini tagliati in due, le olive di Gaeta snocciolate. Stendere con il mattarello la prima parte dell'impasto, quella più grande, adagiarla nella teglia foderata di carta forno rivestendo la teglia anche nei lati, aggiungere la farcitura al polpo e pomodorini, ricoprire con la seconda parte della pasta stesa al mattarello, sigillando bene i bordi. Cuocere in forno a 180° per 30 minuti, servire tiepida o fredda.
Nessun commento:
Posta un commento