maritozzi


Na magnata in compagnia
***
Nun c’è ’na cosa più subblime ar monno
de fasse ’na magnata in compagnia,
raddoppia er gusto e aumenta l’alegria,
affossa li penzieri in fonno, in fonno..
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A casa, ar ristorante o a l’osteria,
nun conta tanto er posto a fà da sfonno,
quello che serve è che tutti vonno
aritrovasse uniti in armonia.
***
A tavola, c’è er detto, nun se ’nvecchia,
e a fallo inzieme s’aringiovanisce
quest’è un’aggiunta mia, apri le recchia:
***
 ”Mettese a tavolino inorgojisce
guardannose l’un l’artro ce se specchia,
cin-cin … bon appetito … che gradisce?”
***
Stefano Agostino


...oggi ve parlo dè na vera leccornia, una delle tante prodotte dalla pasticceria romana...quei dorci fatti in casa, seconno li contenuti de tante ricette tramannate di madre in fija...uno dei dorci che allietaveno li banchetti  de li nostri nonni...
ner medioevo veniva preparato soprattutto durante la Quaresima "er Santo maritozzo era l'unica trasgressione al digiuno". Tanti gli aneddoti iriguardanti il nome "maritozzo", uno che riguardava la vecchia usanza secondo cui l'uomo, ogni primo venerdì di marzo, regalava un dolce (a forma di cuore) alla sua promessa sposa; l'altra, invece, legata alla tradizione che portava le ragazze in età da marito a cucinare le pagnotte (anticamente i maritozzi erano preparati di dimensioni grandi simili ad una pagnotta di pane) e portali in piazza: chi avesse preparato quelli più buoni, avrebbe avuto le attenzioni dei più bei giovani...
dolcissimo e soleggiato fine settimana a tutti,
 un abbraccio SILVIA

ingredienti per 12 maritozzi (ricetta adattata dal libro "la cucina romana e del Lazio" di Livio Jannattoni):
300 gr di farina W350
1 pizzico di sale
75 gr di zucchero semolato
3 cucchiai olio extravergine di oliva
30 gr di lievito di birra
75 gr uva passa
20 gr pinoli
50 gr scorzette d'arancia (o cedro, io ho messo il cedro) candite


Versate 50 gr di farina in un contenitore, fate la fontana e sbriciolate in mezzo il lievito e scioglietelo con poca acqua tiepida, poi impastatelo alla farina unendo altra acqua tiepida solo quanto basta per avere una pasta piuttosto morbida. Copritela con un telo e mettetela in un luogo caldo a lievitare. Quando dopo circa 20 minuti sarà lievitato del doppio del suo volume versate sulla spianatoia 200 gr di farina(la restante servirà per spolverizzare la spianatoia), fate la fontana, mettete in mezzo un pizzico di sale, olio, il panetto lievitato ed impastato unendo acqua tiepida (poco alla volta) quanto basta per avere una pasta nè troppo soda nè troppo molle, lavoratela per 10 minuti circa, quando la pasta non si attaccherà più alle mani e alla spianatoia, amalgamatevi 50 gr di zucchero, poi fate con la pasta una palla, mettetela in una terrina infarinata, copritela con un telo e ponetela in un luogo tiepido a lievitare. Lavate l'uvetta, mettetela in una tazza coperta di acqua tiepida lasciandola per circa 20 minuti affinchè si ammorbidisca. Dopo circa 1 ora e mezza la pasta avrà iniziato a gonfiarsi, versatela sulla spianatoia leggermente infarinata, lavoratela poco e unite la scorza d'arancia candita, i pinoli e l'uvetta.Lavorate ancora la pasta per qualche minuto poi arrotolatela, spolverizzando di farina se necessario, facendo un lungo bastone che taglierete in 12 pezzi della stessa misura. Arrotolateli uno alla volta dando ad ognuno una forma ovale, sistemateli sulla placca da forno, lasciando un pò di spazio fra l'uno e l'altro affinchè cuocendosi non possono attaccarsi, copriteli con un telo e rimetteteli in un luogo tiepido a lievitare per la terza ed ultima volta. Sciogliete con 2-3 cucchiai di acqua bollente il restante zucchero.
Quando i maritozzi saranno lievitati divenendo ben gonfi, cuocete nel forno caldissimo a 200° per circa 10 minuti, poi toglieteli e con un pennello lucidateli con lo zucchero sciolto, quindi rimetteteli nel forno per 1 minuti affinchè lo zucchero si asciughi, quindi estraeteli, lasciateli raffreddare e serviteli tagliati a metà con panna fresca montata.

A Roma è la cucina a falla da padrona
Quella culinaria è un'arte bella e bòna
Però pe' magna' bene ce vòle 'a compagnia
Noi, tra 'n piatto e 'n artro, ve dimo 'sta poesia

A tavola se parla e se magna piano piano
Er vino, quello bòno, ce piace se è paesano
Sopra 'r sugo ar tonno nun mette 'r parmigiano
Ricordate che 'r pollo va magnato co' le mano

La pasta amatriciana è 'n piatto rinomato
Soffritto cor guanciale cor vino mantecato
Si te piace ce pòi mette pure la cipolla
Poi ce butti er sugo, vedrai che je l'ammolla

Appena che hai finito 'na regola romana:
Cor sugo de la pasta o della parmiggiana
Der pane che hai tajato ne pii 'na bella fetta
La intigni dentro ar piatto e hai fatto la scarpetta

Bombolo faceva 'o spezzatino alla gattara
Ma a noi ce piace più cacio e pepe o carbonara
I supplì, che so' romani, non so' quelli rotondi
Finito co' li primi passamo a li secondi

Se sa che er saltimboca sarta perché scotta
La regina dei formaggi a Roma è la ricotta
Rigatone co' 'a pajata er piatto più divino
E nun ce famo caso se è fatto co' 'intestino

"Ce piaceno li polli, l'abbacchi e le galline"
Je canta er ritornello da dentro le cucine
Ce piace pure il fritto che c'ha 'na cosa bella
Un po' de mozzarella, la crosta de pastella

Ricordete "Carciofo" nun è solo 'no sfreggio
Che usano i romani pe' nun ditte de peggio
È pure 'n antipasto che è 'na sciccheria
Si è lesso alla romana, si è fritto alla giudia

L'alici so' più bòne se messe dentr' i fiori
De 'a tavola romana ce piaceno l'odori
Frappe e castagnole se fanno a Carnevale
Er brodo e 'r baccalà so' tipici a Natale

Magno e bevo ma nun me strozzo
Vado a Testaccio e pio 'n maritozzo
Se è "Alla romana" er conto se stecca
Se n' è maritozzo sarà grattachecca
(poeti der Trullo)


41 commenti:

  1. ciao Silvia, ho ancora il sapore di caffè in bocca e un bel maritozzo con la panna ci starebbe proprio bene, grazie per aver partecipato, un bacione

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  2. Io i maritozzi li mangnoooooooo e quindi mi autoinvito e in mancanza di materia vera mangio dall'immagine presto sparirà. Ciaooo oggi tempo misto.

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  3. Umammaaaaa ma sono buonissimi i maritozzi con la pannaaa, mi hai fatto venire voglia di mangiarne unooo!!:) baciii

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  4. Mmm sembrano buonissimi! Ma mai assaggiati ahimé!
    Le poesie sono carinissime!

    Maira

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  5. Vabbè questa è una tentazione, li adoro!
    Ho letto che hai messo anche i pinoli. Buoni!


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  6. sei fantastica, che bel post in dialetto!!!Io so parlare il piemontese, ma non lo so scrivere!!Che bonta' questi maritozzi, mi piacerebbe averne qua uno per tapparmi il buco allo stomaco che mi e' venuto!!Buon weekend baci Sabry

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  7. Che forte!!! Bella ricetta e ti confesso che il primo maritozzo l'ho gustato solo pochi anni fa e ... mamma mia che cosa goduriosa che è!!!!

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  8. Confesso che non li ho mai mangiati, che vergogna, non so che sapore abbiano ma a vederli li divorerei tutti!!
    Un bacione!!

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  9. Posso averne uno?
    Ma che due va... anzi facciamo tre :)
    Che meraviglia!!!

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  10. Caspiterina....caspiterina...caspiterina :))
    Sto sbavando: il maritozzo con la panna è divino!
    Bellissima la poesia in dialetto.
    Buon fine settimana anche a te.

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  11. Silvia, che carino che è questo post!! Le poesie in romanesco sono divertentissime!! I maritozzi rappresentano la mia idea di golosità...tutta quella panna...Quando ero una ragazzina e studiavo ancora, andavamo spesso con le mie compagne di studio a comprare i deliziosi maritozzi!! I tuoi cara, sono fantastici!! Baci e buon weekend, Mary

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  12. Ciao Sivia
    Che delizia, Mi é venuta voglia di maritozzi con la panna..... buonissimi,
    un abbraccio.
    thais

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  13. questi mi mancano, non li ho mangiati a Roma, ma quando torno non me li farò scappare!Un bacione

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  14. Belli questi maritozzi...mai mangiati ma devono essere davvero golosi!!!! ottima preparazione buon venerdì...

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  15. so che sono buonissimi, ma ancora non li ho mai provati. Devo rimediare, complimenti e in bocca al lupo per il contest!!!

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  16. a nove recette per me I love these looking amazing and delicious an love your pics)
    beautiful!!

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  17. Beautiful and delicious!! Blessings, Catherine

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  18. belle le poesie ed ottima la ricetta! in bocca al lupo per il contest!!!

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  19. ma sai che li ho visti moltissime volte sui libri, sui blog, sui giornali ecc ma qui in piemonte io non li trovo nelle pasticcerie, nè in altri negozi... mi sa che devo farmeli per assaggiarli però mi piacerebbe mangiarne uno fatto da una romana doc... mannaggia.. brava Silvia cara! come sempre

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    1. forse non li trovi perchè sono dolci tipici laziali :)

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  20. bravissima prima o poi me lo aspettavo... che arrivano i maritozzi,, bravissima

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  21. ho appena mangiato un cornetto alla nutella, ma a un maritozzo alla panna non si dice no!

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  22. Non posso vedere querte meraviglie di prima mattina!! Mamma mia che buoni i maritozzi!!slurp...

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  23. Eccomi!!! Li avete finiti tutti? ^_-
    Così si che si comincia bene la giornata! baci e buonw e

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  24. che golosiiiiii!!!! buon weekend ed un bacio ^__^

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  25. che bontà e che nostalgia...mi ricordo che da bambina (sono nata e rimasta a roma sino ai 5 anni) mio zio fulvio assieme al mio papà mi portavano a mangiare i maritozzi con la panna....e ti assicuro che quel sapore non lo posso dimenticare !!!!! come sempre sei super...un abbraccio...

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    1. si anche io ho ancora quel sapore in bocca che avevo da bambina ;)

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  26. Io non ho mai mangiato i maritozzi ma questi mi incuriosiscono parecchio...Brava Silvia e in bocca al lupo per il contest...Un abbraccio e buon week end

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  27. Sai che non li ho ancora mai fatti? Sono davvero golosi! Un bacione

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  28. Mi piacerebbe provarli!!! Dicono che sono goduriosi!!! I tuoi lo sono di sicuro!!
    Bacioni Silvia! <3

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  29. io i maritozzi con la panna me li sogno pure di notte!!! bacioni

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  30. Ma che bontà, mi hai proprio ingolosita! Un bacio

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  31. Mamma mia che cosa sono i maritozzi con la panna!!!! Qui nelle terre nordiche d'Italia non si trovano e così, per riappropriarmi di questo sapore favoloso non mi resterà che seguire la tua ricetta e farmeli!!! Colazione con il maritozzo: impagabile!!! ^_^

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  32. E già, purtroppo qui da noi non sappiamo nemmeno cosa siano! posso solo provare ad immaginarli, cosa deve essere addentarli con quella nuvola di panna...

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