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Gustare la Tuscia: i ceciliani canepinesi

Turismo e Cultura nell'Alto Lazio edizione 2025, tornano gli show cooking con giornalisti e blogger organizzati dalla Camera di Commercio Rieti Viterbo in collaborazione con la sua Azienda speciale Centro Italia che hanno come obiettivo la promozione delle eccellenze enogastronomiche e turistiche del territorio. Quattro sono appuntamenti in diretta che si terranno in queste date: 1-8-15 aprile e 6 maggio 2025. Questa ricetta è stata preparata il 1° aprile insieme allo chef Felice Arletti del ristorante "Il calice e la stella" Piazza Garibaldi n.9 Canepina (Viterbo).


"Ceciliani canepinesi": quando la devozione si scioglie in bocca
A Canepina, la devozione per Santa Cecilia non si manifesta solo attraverso antiche tradizioni e sentite celebrazioni. Essa si insinua anche nella gastronomia locale, dando vita a un formato di pasta unico e dal nome evocativo: i "ceciliani canepinesi".

Se avete avuto la fortuna di visitare questo incantevole borgo della Tuscia viterbese, o se siete appassionati di pasta artigianale, potreste esservi imbattuti in questa specialità. Ma cosa rende così speciali questi "ceciliani"?

Il nome stesso è un chiaro omaggio ai "ceciliani canepinesi", l'antica associazione di devoti che da secoli onora Santa Cecilia. Questa pasta, solitamente di grano duro e di forma corta e irregolare, quasi a ricordare dei piccoli sassi o delle conchiglie rustiche, rappresenta un legame tangibile tra la tradizione religiosa e la sapienza culinaria locale.

Non esiste una storia ufficiale e univoca sull'origine di questo formato di pasta. Tuttavia, è facile immaginare come le massaie canepinesi, ispirate dalla fervente devozione per la santa e magari in occasione delle festività patronali, abbiano creato questa pasta semplice ma gustosa, battezzandola con il nome dei custodi di quella devozione.

I "ceciliani canepinesi" si distinguono per la loro consistenza porosa, ideale per trattenere sughi ricchi e saporiti. La loro forma irregolare aggiunge un tocco rustico e autentico al piatto.

In cucina, questa pasta si presta a diverse interpretazioni. Tradizionalmente viene condita con sughi di carne robusti, come il ragù di cinghiale o di lepre, tipici della cucina della Tuscia. Ma la sua versatilità la rende perfetta anche con sughi a base di verdure di stagione, funghi porcini (altra eccellenza del territorio) o un semplice ma saporito aglio, olio e peperoncino.
Per assaporare gli autentici "ceciliani canepinesi", il consiglio è ovviamente quello di recarsi direttamente a Canepina. Molti ristoranti e trattorie locali li propongono nel loro menu, spesso preparati secondo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione.

Se non avete la possibilità di visitare Canepina, potreste trovare questa pasta in alcuni pastifici artigianali della zona o in negozi specializzati in prodotti tipici della Tuscia. Cercate la denominazione "ceciliani canepinesi" e preparatevi a un'esperienza di gusto autentica e legata alla storia del territorio.

 Assaggiare un piatto di "ceciliani canepinesi" non è solo un piacere per il palato, ma anche un modo per entrare in contatto con la storia e le tradizioni di questa affascinante comunità. È un piccolo pezzo di Canepina che si scioglie in bocca, un connubio perfetto tra la semplicità degli ingredienti e la ricchezza della sua storia.

INGREDIENTI per 2 persone per la pasta:
400 grammi di farina 00 MOLINO PROFILI GIUSEPPE (Viterbo)
200 ml di acqua

per il condimento:
2 salsicce
50 grammi di granella di nocciole biologiche Azienda Agricola Giovanni Piergentili (Corchiano- VT)
5 grammi di finocchietto azienda IL CERQUETO Srl di Acquapendente (VT)
olio extravergine di oliva DOP CANINO

PREPARAZIONE: impastare la farina con l'acqua, avvolgere il panetto con pellicola e far riposare mezz'ora. Ricavare dei serpentelli che si avvolgono intorno ad un ferro in modo da ottenere dei maccheroncini cavi. In una padella mettere dell'olio extravergine di oliva far rosolare la salsiccia sminuzzata e privata della pelle. Lessare la pasta in acqua salata per 6/8 minuti, il tempo di cottura dipende da quando sono spessi i canepinesi. Versare la pasta nella padella e continuare la cottura per qualche altro minuto, aggiungere la granella di nocciole e il finocchietto, servire nei piatti.


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