La birra Ichnusa - Anima Sarda - è stata la protagonista assoluta del press tour "fuori dalle rotte", che si è tenuto il 24 e 25 ottobre a Subiaco, durante il quale è stata presentata la birra non filtrata. Ma come mai la scelta di Subiaco? E' presto detto: rappresentata proprio un itinerario "fuori dalle rotte" e fuori dal solito turismo di massa.
Il tour è iniziato con la conferenza stampa di presentazione della birra, alla quale hanno partecipato Patrick Simoni, Group Brand Manager Ichnusa, e Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali HEINEKEN Italia, e della ricerca Doxa/Ichnusa “Fuori dalle rotte: gli italiani che odiano la routine".
Complice il compleanno del più antico birrificio di Assemini (in Sardegna) che ha compiuto 50 anni, è stata così lanciata la birra Ichnusa non filtrata, una birra bevibile a tutto pasto con profumi e aromi che caratterizzano il territorio dal quale proviene.
L’ultima nata di casa Ichnusa è una birra a bassa fermentazione, 100% puro malto d’orzo. La ricetta utilizza malto d’orzo chiaro e malto d’orzo caramello, una miscela che conferisce a Ichnusa Non Filtrata un gusto rotondo, regala delicate sensazioni erbacee e note di frutta gialla e albicocca, che accompagnano un piacevole, fragrante ricordo di crosta di pane. A renderla unica l’assenza del trattamento di filtrazione: a fine processo, invece di essere filtrata, viene lasciata decantare naturalmente nei tini di fermentazione. Corposa, equilibrata in bocca ha una buona bevibilità, la nota amara, in chiusura, è lieve e senza ombra di dubbio piacevole.
L’esclusività di questa birra è sottolineata anche dalla sua bottiglia dalla forma rotonda, che esprime la storia del marchio, lo spirito selvaggio e puro della sua terra di origine. Ed infine l'etichetta sul retro che riporta la fotografia di coloro che ogni giorno lavorano con passione e dedizione alla produzione di una birra fatta a regola d’arte. Con questa nuova birra Ichnusa vuole promuovere le eccellenze della terra da cui orgogliosamente proviene.
Ma perchè "fuori dalle rotte"? Fuori dalle rotte per ritrovare se stessi, perchè tutti abbiamo un grande bisogno di uscire fuori dalla routine e dal tram- tram quotidiano che ci fa sentire insoddisfatti, dallo stress che la vita stessa, ai tempi di oggi, ci impone, tanto che il 46% ritiene che cambiare vita e lasciare un lavoro insoddisfacente è rischioso, ma necessario per essere felici; inoltre è importante cercare di essere se stessi (94%), dando valore al contatto con la natura (92%). Chi pensa che cambiare tutto non sia una pazzia raggiunge il 77% tra cui il 44% lo ritiene ancora un rischio ma che va affrontato, il 24 non vede il rischio, il 30% lo ritiene una follia. Infine trovano strategie per sopravvivere alla routine, vogliono stare con persone a cui vogliono bene, progettando viaggi, anche solo un weekend, per spezzare le abitudini, la ripetitività, ritagliandosi tempo per sé stessi.
Quando pensiamo ad una vacanza o ad un viaggio ci informiamo e cerchiamo con maggior frequenza destinazioni sempre meno turistiche e, proprio per questo, molto più affascinanti perchè tutte da scoprire. Il Sondaggio della Doxa spiega come spesso gli italiani hanno molta voglia di organizzare viaggi in autonomia (58%), di tornare alla genuinità della tavola (84%) e una riscoperta di sapori antichi e non per forza gourmet (83%).
Quasi tutti gli intervistati individuano in Ichnusa la bevanda-simbolo della Sardegna. La vera Sardegna che piace di più? Mangiare in un agriturismo nell’entroterra secondo il 70% degli italiani. Poi vengono i Nuraghi e la cultura. La terza esperienza preferita è gustarsi un’Ichnusa sotto un albero davanti al mare. Sardegna luogo fuori dalle rotte. Oggi hanno meno presa le spiagge affollate di vip e sono in crescita i valori più antichi, le origini, la cultura di una volta, solida e sincera.
A tavola gli italiani amano tutto ciò che è tipico, genuino, autentico, è diminuito l’interesse per la cucina fusion e innovativa degli chef stellati. Vincono i piatti anche imperfetti ma genuini meglio se mangiati in ristoranti o trattorie fuori dalle rotte per un’esperienza diversa dal solito e ancora meglio se prodotti con ingredienti di stagione del territorio. La Birra, infine, è la bevanda che spezza la routine rispetto al vino.
Il tour è iniziato con la conferenza stampa di presentazione della birra, alla quale hanno partecipato Patrick Simoni, Group Brand Manager Ichnusa, e Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali HEINEKEN Italia, e della ricerca Doxa/Ichnusa “Fuori dalle rotte: gli italiani che odiano la routine".
Complice il compleanno del più antico birrificio di Assemini (in Sardegna) che ha compiuto 50 anni, è stata così lanciata la birra Ichnusa non filtrata, una birra bevibile a tutto pasto con profumi e aromi che caratterizzano il territorio dal quale proviene.
L’ultima nata di casa Ichnusa è una birra a bassa fermentazione, 100% puro malto d’orzo. La ricetta utilizza malto d’orzo chiaro e malto d’orzo caramello, una miscela che conferisce a Ichnusa Non Filtrata un gusto rotondo, regala delicate sensazioni erbacee e note di frutta gialla e albicocca, che accompagnano un piacevole, fragrante ricordo di crosta di pane. A renderla unica l’assenza del trattamento di filtrazione: a fine processo, invece di essere filtrata, viene lasciata decantare naturalmente nei tini di fermentazione. Corposa, equilibrata in bocca ha una buona bevibilità, la nota amara, in chiusura, è lieve e senza ombra di dubbio piacevole.
L’esclusività di questa birra è sottolineata anche dalla sua bottiglia dalla forma rotonda, che esprime la storia del marchio, lo spirito selvaggio e puro della sua terra di origine. Ed infine l'etichetta sul retro che riporta la fotografia di coloro che ogni giorno lavorano con passione e dedizione alla produzione di una birra fatta a regola d’arte. Con questa nuova birra Ichnusa vuole promuovere le eccellenze della terra da cui orgogliosamente proviene.
Ma perchè "fuori dalle rotte"? Fuori dalle rotte per ritrovare se stessi, perchè tutti abbiamo un grande bisogno di uscire fuori dalla routine e dal tram- tram quotidiano che ci fa sentire insoddisfatti, dallo stress che la vita stessa, ai tempi di oggi, ci impone, tanto che il 46% ritiene che cambiare vita e lasciare un lavoro insoddisfacente è rischioso, ma necessario per essere felici; inoltre è importante cercare di essere se stessi (94%), dando valore al contatto con la natura (92%). Chi pensa che cambiare tutto non sia una pazzia raggiunge il 77% tra cui il 44% lo ritiene ancora un rischio ma che va affrontato, il 24 non vede il rischio, il 30% lo ritiene una follia. Infine trovano strategie per sopravvivere alla routine, vogliono stare con persone a cui vogliono bene, progettando viaggi, anche solo un weekend, per spezzare le abitudini, la ripetitività, ritagliandosi tempo per sé stessi.
Quando pensiamo ad una vacanza o ad un viaggio ci informiamo e cerchiamo con maggior frequenza destinazioni sempre meno turistiche e, proprio per questo, molto più affascinanti perchè tutte da scoprire. Il Sondaggio della Doxa spiega come spesso gli italiani hanno molta voglia di organizzare viaggi in autonomia (58%), di tornare alla genuinità della tavola (84%) e una riscoperta di sapori antichi e non per forza gourmet (83%).
Quasi tutti gli intervistati individuano in Ichnusa la bevanda-simbolo della Sardegna. La vera Sardegna che piace di più? Mangiare in un agriturismo nell’entroterra secondo il 70% degli italiani. Poi vengono i Nuraghi e la cultura. La terza esperienza preferita è gustarsi un’Ichnusa sotto un albero davanti al mare. Sardegna luogo fuori dalle rotte. Oggi hanno meno presa le spiagge affollate di vip e sono in crescita i valori più antichi, le origini, la cultura di una volta, solida e sincera.
A tavola gli italiani amano tutto ciò che è tipico, genuino, autentico, è diminuito l’interesse per la cucina fusion e innovativa degli chef stellati. Vincono i piatti anche imperfetti ma genuini meglio se mangiati in ristoranti o trattorie fuori dalle rotte per un’esperienza diversa dal solito e ancora meglio se prodotti con ingredienti di stagione del territorio. La Birra, infine, è la bevanda che spezza la routine rispetto al vino.
La cena è proseguita presso il Ristorante La Panarda di Subiaco, ma prima c'è stata un'ottima degustazione della Ichnusa Non Filtrata abbinata alle ostriche del Lazio (ostriche d'allevamento), guidati da Francesca Rocchi, Vice Presidente Slow Food Italia, poi la cena gustosa con prodotti e ricette tipiche del territorio.
La serata si è conclusa con l'osservazione delle stelle in compagnia dell’astrofisico Paolo Colona, ed infine abbiamo dormito presso la Foresteria del Monastero di Santa Scolastica lì a Subiaco.
Il giorno dopo c'è stata la visita del Monastero di Santa Scolastica, il più antico monastero benedettino nel mondo, composto da tre chiostri e una chiesa, con quattro strutture architettoniche diverse perchè realizzati in epoche diverse; all'interno si trova anche un negozio dove i monaci vendono i loro prodotti: alimentari, erboristici e cosmetici.
Inoltre visita al Museo delle Attività Cartarie e della Stampa (chiamato MACS), dove abbiamo ammirato la prima stamperia in Italia. E' diviso in due sezioni, una è dedicata allo sviluppo della carta ed alle tecniche di impiego nel corso dei secoli; nell'altra sezione si osserva l'utilizzo della stampa.
Poi visita al Monastero del Sacro Speco di Subiaco, più conosciuto con il nome di Monastero di San Benedetto, molto suggestivo perchè sorge a 650 metri di altezza sul monte Taleo e si trova a ridosso della parete rocciosa. Qui ci sono due chiese sovrapposte e diverse cappelle, con una bellissima pavimentazione multicolore in mosaico, opera dei Cosmati (marmorari conosciuti per la loro bravura nei lavori di mosaici e decorazioni soprattutto in luoghi ecclesiastici).
Infine la passeggiata attraverso un sentiero che conduce al laghetto di San Benedetto, una piccola oasi protetta dalla folta vegetazione della valle dell’Aniene, accompagnati da un rappresentante del Parco Naturale dei Monti Simbruini (di cui la valle fa parte), si trova in una valle profonda con pareti ripide, è bellissimo con la sua cascatella, la sua acqua limpida, la vegetazione che lo circonda immerso nel silenzio.
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