il piacere del gelato


Siamo proprio sicuri che ne consumiamo solo 3,27 kg pro capite!?!? ☺
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L'IGI - Istituto del Gelato Italiano (www.istitutodelgelato.it) è l'associazione di categoria che riunisce i principali produttori di gelato industriale in Italia: Unilever, Nestlè e Sammontana e proprio da loro è stata organizzata la press conference dedicata al gelato confezionato che si è tenuta a Roma presso  la sede di AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) il 27 giugno scorso.
Ad un piccolo numero di blogger e giornalisti sono stati svelati i dati DOXA che riguardano il rapporto tra gli italiani ed il gelato.
Il gelato è e rimane un alimento completo al quale tutti noi non riusciamo a rinunciare (tra l'altro molto apprezzato anche dagli sportivi) non solo d'estate ma tutto l'anno, un prodotto eccellente che ci identifica anche all'estero ed è richiesto in tutto il mondo.
Per me è stata una vera giornata formativa sicuramente ora non ho più dubbi sul gelato in generale ma soprattutto sul gelato confezionato.
Il gelato è nato probabilmente già nell'antichità: alcuni studiosi la fanno risalire alla Bibbia quando Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo gelato della storia. Gli antichi Romani parlavano di dessert freddi ovvero "nivatae potiones" che preparavano conservando la neve durante l'inverno e mescolavano a macedonia di frutta e miele per consumarli nelle stagioni più calde.
Ma è nel Cinquecento, a Firenze, che viene prodotto e conosciuto un alimento che è il gelato di oggi, quello composto da latte, panna e uova, l'inventore fu l'architetto Bernardo Buontalenti. Senza dimenticare anche Francesco Procopio dei Coltelli che si trasferì a Parigi alla corte del Re Sole e aprì il primo caffè-gelateria della storia, il famoso Caffè Procope.
La storia moderna ci dice che Filippo Lenzi, alla fine del XVIII secolo, esportò il gelato in America. Il gelato si diffuse moltissimo tanto far creare a William Le Young la prima sorbettiera a manovella (brevettata nel XIX secolo).
Il primo gelato industriale su stecco, il Mottarello al fiordilatte, nasce in Italia nel 1948. A seguire, negli anni 50, arriva il primo cono con cialda industriale: il mitico Cornetto che da allora risulta essere sempre il più gradito dagli italiani. Grazie al freezer domestico degli anni 70 nacque il primo barottolo formato famiglia, il Barattolino appunto, da qui ad arrivare al primo biscotto, il bicolore Ringo, il passo fu breve.


Divertitevi anche voi a leggere le 3 infografiche che ho inserito qui all'interno del post che riguardano l'indagine DOXA effettuata su un campione di 1000 persone dai 15 anni in su, tante le informazioni evidenziate, ve ne scrivo alcune:
- il gelato confezionato si preferisce mangiarlo a casa propria;
- il cono in assoluto è re indiscusso che comanda la classifica come gelato preferito da 21 milioni di italiani, seguono barattolini/vaschetta, poi biscotto, e ancora coppetta, stecco e per finire il ghiacciolo;
- i gelati, con moderazione e su consiglio del proprio medico curante, sono adatti anche alle persone diabetiche se mangiati in alcuni momenti della giornata e se ben abbinati ad altri alimenti; da ricordare sempre che il gelato non contiene solo zuccheri ma una serie di nutrienti quali le proteine, i grassi e le fibre che hanno un'azione di rallentamento nell'assorbimento del glucosio nel sangue tenendo così lontano l'innalzamento sopra la norma dei livelli di glucosio nel sangue;
- il gelato è diventato un degno sostituto della merenda del pomeriggio, oppure come snack per la mattina, o ancora come pasto leggero, abbinato ad una bella porzione di frutta fresca. Se al contrario ci serve solo per rinfrescarci una granita o un ghiacciolo sono perfetti perché contengono zuccheri ma hanno poche calorie;
- si mangia praticamente questi tutto l'anno con un picco di soli 2 punti in più d'estate,
- si mangia almeno 2 volte alla settimana,
- si preferisce mangiarlo senza aggiunta di altri alimenti o al massimo con l'aggiunta di frutta,
- il gelato confezionato ha molteplici vantaggi: si può leggere l'etichetta e controllare tutti gli ingredienti, è assolutamente sicuro dal punto di vista igienico, ha molte proprietà nutritive ed energetiche, sull'etichetta si possono leggere anche le calorie;
- è consigliato ai bambini già dal primo anno di vita, partendo sicuramente da quelli a base di yogurt o fior di latte, ma ponendo sempre molta attenzione alle quantità, in base all'età del bambino, è indispensabile limitare le quantità se il bambino ha uno stile di vita sedentario e quindi è in sovrappeso.


Il gelato è un alimento a tutti gli effetti perché contiene nutrienti: proteine del latte e dell'uovo, carboidrati semplici (quelli che troviamo nello zucchero da cucina, frutta, verdura, latte, e quelli che troviamo nei prodotti industriali come il glucosio e fruttosio, vengono chiamati semplici perché vengono assorbiti dal nostro organismo velocemente e per questo ci regalano una fonte di energia immediata, una dose giornaliera del 10% del totale dei carboidrati, che è circa 50-60%, può essere tranquillamente assunta in questo modo), carboidrati complessi che si trovano nella cialda del cono o nel biscotto (che si assorbono in maniera più lenta), vitamine (tutte le vitamine della frutta sia fresca che oleosa!), antiossidanti dal caffè e dal cacao; minerali calcio e fosforo del latte e della panna (indispensabili per le nostre ossa), grassi (che aiutano l'assorbimento delle vitamine e ci danno energia, senza di essi non sarebbe così morbido e non sarebbe facile distinguere i sapori dei vari ingredienti); le fibre contenute nelle cialde, biscotti, nella frutta acquosa e nella frutta oleosa. Il gelato inoltre contiene molta acqua (dal 35 al 70%, ce n'è di più nei gelati alla frutta rispetto a quelli alla crema, ed è il primo componente dei sorbetti, ghiaccioli e granite) e quindi utilissimo per l'idratazione che serve all'uomo in generale sempre ma soprattutto nel periodo estivo quando il grande caldo debilita le nostre forze. Il gelato, infine, è composto anche di aria, che non è ovviamente un nutriente, ma che è parte indispensabile della nostra vita. L'aria nel gelato è indispensabile perché dona quella palatabilità senza ridurlo ad un ammasso di ghiaccio senza gusto, inoltre da più volume al prodotto, facendo godere così anche la nostra vista: più aria si ingloberà più si avrà un gelato soffice, con meno aria si otterrà un gelato duro come il ghiacciolo. Va ricordato che il gelato si conserva perfettamente ad una temperatura di -18°.

Sfatiamo qualche falso mito sul gelato industriale:
- non contiene conservanti! Il gelato industriale infatti si conserva in maniera naturale grazie al freddo che lo mantiene al riparo dalle contaminazioni, nei gelati industriali non vengono mai aggiunti conservanti, non servono! Va da se che qui tutti capiamo l'assoluta importanza di non interrompere la catena del freddo per far si che questo alimento conservi integralmente tutte le sue qualità organolettiche;
- non contiene OGM: le industrie di gelati confezionati in Italia hanno scelto di produrre gelati senza ingredienti OGM (organismi modificati geneticamente dall'uomo in modo da migliorare alcune caratteristiche, come, per esempio. la resistenza di una pianta ai pesticidi, alla siccità o a determinati parassiti, ecc.);
- non contiene acidi grassi trans nè acidi grassi idrogenati: sono molecole nocive per l'uomo, non sono consentite nella preparazione dei gelati confezionati;
- contiene coloranti naturali: le sostanze che colorano i gelati confezionati sono inseriti in quantità minime, sono coloranti di origine naturale, o che comunque si trovano in natura, hanno una finalità per lo più estetica e sono utili contro lo sbiadimento che il freddo provoca in alcuni alimenti, sono necessari da aggiungere ai gelati confezionati perché rendono più appetibile il gelato, chi di voi mangerebbe un gelato alla fragola, per esempio, di un rosa pallido e sbiadito? L'aggiunta dei coloranti sono, per legge, tutti scritti nell'etichetta dei gelati confezionati, sono, per citarne alcuni, a curcumina, i caroteni, l’estratto di paprika, il rosso di barbabietola, gli antociani (si trovano in quasi tutti i frutti e gli ortaggi presenti in natura, donando loro le sfumature del rosso e del blu, nei frutti di bosco, nelle melanzane, nell'uva scura e nella bietola rossa, nei fiori della malva e del carcadè, ma anche nelle arance, nelle ciliege, nelle mele, nelle fragole e nelle pere. Più il loro colore rossastro o bluaceo è intenso,  maggiore è il prezioso carico di antociani), il caramello;
- contiene emulsionanti o addensanti di origine naturale: servono a legare  la parte acquosa a quella oleosa (possono essere lecitine, alginati, carragenina, farina di semi di carrube, gomma di guar, mono e digliceridi degli acidi grassi alimentari, sostanze di origine naturale o comunque ritrovabili anche in natura), senza la loro aggiunta il gelato si scioglierebbe velocemente! Sono additivi sicuri perché non pericolosi per la salute dell'uomo, vengono metabolizzati dal nostro organismo come un qualsiasi altro grasso.

E' bene sapere che gelati confezionati sono regolamentati dal Codice di Autodisciplina, nato nel 1993 grazie all'Istituto del Gelato Italiano. Questo codice impone alle grandi azienda regole di produzione ben precise, sia per quanto riguarda gli ingredienti da utilizzare, che per una rigorosa prassi igienica, si ottiene così un prodotto di alta qualità sotto tutti i punti di vista. Il Codice di Autodisciplina spiega a cosa si riferisce la denominazione gelato: "La denominazione gelato è riservata ad una preparazione alimentare ottenuta portando allo stato solido, attraverso il freddo (congelamento), una miscela di ingredienti quali latte, uova, zuccheri, cacao, frutta ecc. Questa preparazione deve essere immagazzinata, venduta e consumata nello stesso stato di congelamento cui è stata portata durante la lavorazione. A questi ingredienti di base si aggiungono poi altri ingredienti che definiscono il gusto del gelato: cioccolato, yogurt, frutta secca, succo, polpa o preparazioni di frutta e ortaggi, ecc. Infine si aggiungono altri ingredienti che rendono questo prodotto ancora più goloso:  biscotti, meringhe, cialde, pan di spagna, ecc."
 
Infine il gelato ben si abbina al vino! Da tener presente le regole fondamentali per una migliore degustazione: la temperatura (tra i 12 e 15 gradi per il gelato per non far intorpidire le nostre papille gustative, il vino invece qualche grado in più di quello che sarebbe ottimale berlo di solito); il principio della concordanza tanto caro agli enologi, il vino infatti deve essere dolce ma non troppo alcolico per non coprire il gusto del gelato e deve essere scelto tenendo conto dell'aromaticità e della grassezza del gelato stesso. Fondamentale la degustazione: prima si degusta il vino e solo dopo il gelato! Qualche abbinamento consigliato:
- il Passito di Pantelleria abbinato al gelato al croccantino,
- l'Aleatico di Gradoli abbinato al gelato panna variegato alla fragola o ai frutti di bosco,
- il Barolo Chinato abbinato al gelato al cioccolato. 

La regola di base, che vale sempre, per tutti gli alimenti, è quella di leggere l'etichetta, è proprio grazie all'etichetta che capiamo cosa stiamo mangiando. Per le persone intolleranti al lattosio (lo zucchero del latte) ci sono gelati dove il latte non c'è, come i sorbetti e i ghiaccioli; per le persone intolleranti al glutine dobbiamo sapere che il gelato può contenere tracce di glutine, lo troviamo scritto chiaramente in etichetta con le parole "glutine", "farina", "frumento", ecc. per loro purtroppo non è possibile mangiare queste tipologie di gelato. Termino questo post con alcune domande: conoscete il gelato dal gusto salato? (io si ho assaggiato quello al gusto mortadella e l'ho trovato molto buono!!) Quanto vi rende felici mangiare un gelato?!? Immagino tantissimo!! Dimmi che gelato mangi e ti dirò chi sei, a cura dell'Istituto del Gelato che potete trovare qui.

7 commenti:

  1. Ottime notizie, per me il gelato è insostituibile in ogni mese dell'anno e ne consumo sicuramente molto più della media!

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  2. Un articolo molto interessante, io al gelato non posso assolutamente rinunciare . Un abbraccio, Daniela.

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  3. Ciao Silvia, io alzo la media annuale di molti punti, lo assaporo tutto l'anno con picchi tra la primavera e l'estate, of course, ma come si fa a resistergli? Troppo buono, soprattutto quello auto prodotto ;) Un abbraccio e grazie per il dettagliatissimo post che hai condiviso!

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  4. come si fa a rinunciare al gelato? E' un alimento completo e a volte lo mangio al posto del pasto !

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  5. Può sembrare incredibile e forse lo è, ma è davvero tanto tempo che non mangio un gelato. Mi è venuta voglia di una coppetta al cioccolato!

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  6. a casa mia si consuma tanto gelato, soprattutto quello artigianale. Grazie pr le informazioni, un bacione <3

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