LA SCHIACCIATERIA dei MALEDETTI TOSCANI


La cucina toscana è una cucina solida, di sostanza, ricca di sapori che appartengono ad una grande tradizione, preparata con tanti ingredienti del territorio di prima qualità, ora non è sempre necessario fare un viaggio in Toscana per assaggiare tutti i più buoni sapori tipici (ma ovvio che io viaggio lì lo stesso) ma si può rimanere a Roma ed andare ad assaggiare la cucina toscana presso la "Schiacciateria dei Maledetti Toscani". Io sono andata e sono tornati alla mia mente quei sapori più tipici grazie alle pietanze assaggiate, assaporati durante i viaggi che ho potuto fare in quelle meravigliose terre toscane.


Questo nuovo locale, non grandissimo ma giusto direi, dotato anche di un bel tavolo conviviale, con arredi tutti in legno, tipici delle locande toscane, una lavagna con il menù, un lungo bancone con sgabelli alti (tra l'altro con una meravigliosa vista sui salumi appesi lì di fronte), e poi ancora le barrique, le piattiaie, cocci antichi, ceramiche, grattugie, vecchie bilance, insomma tutto ciò che richiama le vecchie taverne di una volta,  si trova vicino Piazza Sempione (quartiere Monte Sacro), facilmente raggiungibile sia dai mezzi pubblici che anche dalla metro B fermata Conca D'Oro non molto distante da qui.
Questo è, senza ombra di dubbio, il regno dello street food toscano che si manifesta proprio attraverso il rito della merenda fatta di schiacciata, salumi, formaggi, vino rosso, spuma e cedrata, quel rito che vanno a fare i toscani DOC quando escono dal lavoro. Ed io qui, con questo post, sono a ringraziarli, dallo Chef dei "Maledetti Toscani" Ciro del Pezzo (l'altro ristorante degli stessi proprietari sito dietro Piazza Mazzini, zona Prati), fino agli altri 2 soci Marco Morzilli e Giacomo Calconi, per aver traghettato fino a Roma quanto di meglio esiste nella cucina toscana: dal lampredotto al peposo, poi crostini e schiacciate, fegatini alla toscana con crostini, cocci ripieni di pappe al pomodoro (spettacolare!!) e zuppe e creme (come quella di zucca, ricotta di capra e castagne, tipica invernale), cacciagione, il meglio dei salumi e dei formaggi, vini tipici di qualità.

Quello che lega queste 3 persone, da sempre, in realtà è l'amicizia, quella vera ed autentica nata tra i banchi di scuola, dove già sognavano di aprire un ristorante, non appena diventatati grandi. Non solo ce l'hanno fatta (con il ristorante Maledetti Toscani che si trova in zona Prati) ma ora hanno anche raddoppiato il loro sogno con questo altro locale "La schiacciateria dei Maledetti Toscani", anche il nome è molto simpatico e azzeccato!! 

Il traino è stato proprio Ciro del Pezzo (chef) che li ha invogliati ad entrare in questo mondo culinario toscano fatto di crostini toscani e cantucci, di calamari in zimino, peposo, ribollita, e carabaccia gratinata, ovvero la zuppa di cipolle alla fiorentina (preparata con cipolle, pecorino toscano, poco aglio e olio extravergine di oliva, sempre del territorio mi raccomando! Brodo vegetale, pepe nero e crostini di pane sciocco ovvio deve essere raffermo, è una ricetta semplice negli ingredienti e di recupero...e un pizzico di cannella, di zucchero, poco aceto e mandorle, proprio come la ricetta antica) un tripudio di sapori per il mio palato!! Che strana parola per una zuppa vero? Non proprio visto che deriva dal greco e significa "barca a forma di guscio" ovvero la zuppiera per contenere appunto questa goduriosa zuppa!! 

A Roma è ben nota l'antica tradizione per il suo "quinto quarto" e loro hanno pensato bene di portare qui anche l'antica tradizione che la Toscana vanta per il lampredotto. Troveremo quindi, oltre al classico panino con il lampredotto e salsa verde (street food per eccellenza made in Tuscany) anche la schiacciata, una focaccia bassa condita in superficie con olio extravergine di oliva e sale grosso, farcita con salumi e formaggi toscani, affiancata dalle preparazioni più tipiche servite nei caratteristici cocci e sui taglieri, il tutto annaffiato da vini rossi e bianchi in bottiglia e alla mescita: tutte etichette selezionate sia da produttori celebri che tra quelli più piccola che la meravigliosa Toscana ci offre. Le pietanze cucinate vengono preparate nell'altro ristorante "I Maledetti Toscani" dallo chef Ciro del Pezzo e poi servite qui nei classici cocci.


Tra i salumi più tipici qui troviamo l'eccellenza Toscana: la finocchiona, il capocollo, il lardo di Colonnata, il salame, il crudo e la soppressata, salumi di Cinta Senese e Grigio del Casentino, presidio Slow Food, e quelli di cacciagione, poi formaggi, i pecorini stagionati, quelli "abbucciati" (chiamato così perchè la crosta è ben formata dopo 20 giorni di stagionatura, parliamo di un formaggio da tavola di solito di media intensità aromatica a pasta semidura), inoltre, tra i formaggi freschi troviamo lo stracchino o il gorgonzola del Mugello.

La schiacciata toscana, detta anche “ciaccia” (ad Arezzo e in Valdichiana) o “schiaccia” o “stiacciata” o “schiacciata all’olio” (per distinguerla dalla schiacciata fiorentina, che è invece un dolce), era, ed è, una ricetta tipica contadina, di origini antiche e incerte. In origine era un disco di pasta ottenuto amalgamando acqua e cereali vari macinati, poi “schiacciato” per poter essere cotto su pietre rese roventi dal fuoco: questa preparazione doveva corrispondere a quella della “placentia” degli antichi Romani, dalla quale derivano anche gli altri “pani schiacciati” dell’Italia centrale come la torta al testo umbra. Poi, nel Medioevo, in Toscana si passò alla cottura al forno. L’impasto della schiacciata, era lo stesso del pane: acqua, farina e lievito, con l’aggiunta dell’olio extravergine d’oliva e, in superficie, del sale, perfetta per essere farcita con salumi, verdure e formaggi. L’aspetto è quello della “pizza bianca”, simile a quello della focaccia ma meno oleosa e meno morbida, la croccantezza invece è diversa a seconda della località dove si prepara.

Tra le diverse varietà di panini in menù, oltre al classico con il lampredotto con salsa verde, anche quello con il cavolo nero ripassato, salsiccia di Siena e stracciatella di Bufala; poi quello con crudo toscano, cachi vaniglia e pecorino abbucciato; a quello con patata schiacciata, cacao amaro e guancia di manzo brasata al Sangiovese; o anche quello al salmone affumicato in casa, ricotta di capra, indivia belga e mostarda di frutta; fino a quello con il carpaccio di porcini al prezzemolo, zucca, caprino semi-stagionato.

In menù, ogni tanto, anche qualche piatto con contaminazione romana come, per esempio, il baccalà con le puntarelle e olive (assaggiato, divino!!).

Infine, per finire, oltre agli intramontabili cantucci e Vinsanto, anche la sbriciolata toscana, un dessert scomposto come la crema chantilly, sfoglia e gocce di cioccolato, la torta morbida al cioccolato (ovvio assaggiato tutto!!), accompagnati dai liquori tipici.


 Ampia la carta dei vini che vanno per i bianci dal Vernaccia di S. Gimignano, al Vermentino, al “Greppolo”, al “Pomino Bianco” al “Ghiaccioforte”-biologico, e tanti altri fino a passare ai rossi con il Rosso, il Nobile ed il Brunello di Montepulciano, il Chianti Riserva, il Chianti Biologico, il Morellino di Scansano, il  Merlot – Poggio del Sasso, e tante altre etichette.

Chi è lo chef: Ciro del Pezzo, classe ’88, grande passione per la pasta ripiena, così come per l’olio Evo e per il formaggio, che non possono mai mancare nella sua cucina. Dopo un percorso di liceo scientifico ed università, lascia la strada dei banchi per accogliere quella dei fornelli e vivere a tutto tondo la passione di sempre. Inizia con un corso professionale a Roma, “A Tavola con lo Chef”, subito seguito dalla prima esperienza lavorativa a “Vino e Camino” e da quella gourmet al “Convivio Troiani” con Angelo Troiani, per poi approdare ai “Maledetti Toscani” in qualità di chef e sotto un’altra gestione. La voglia di crescere è tanta così si trasferisce da Roma a Milano ed arriva nella brigata di Fabio Baldassare e Fabio Abbattista all’ “Unico” di Milano, per poi scendere nuovamente a Roma, ripassare come Chef a “Vino e Camino” e prendere la sognata gestione, assieme ai soci Marco Morzilli e Giacomo Calconi, di “Maledetti Toscani”, tornando in cucina stavolta in qualità di proprietario e chef. Un’orbita ristorativa singolare che sa di destino quella di Ciro del Pezzo, giovane chef con le idee molto chiare, che ama la cucina tradizionale, i sapori decisi, il calore di casa e quello inossidabile delle cose buone e fatte bene.

LA SCHIACCIATERIA dei MALEDETTI TOSCANI
VIALE GOTTARDO 35,
00135 Roma (zona Piazza Sempione)
Tel: 06 9436 8688

Martedì, Mercoledì, Giovedì e Domenica 19:00 - 01:00
Venerdì e Sabato 19:00 - 02:00

Lunedì chiuso

Facebook: @LaSchiacciateriadeiMalToscani
Instagram: @laschiacciateria_maltoscani

9 commenti:

  1. mi hai fatto ritornare alla mente i miei viaggi in Toscana, un posto senz'altro da annotare questa schiacciateria !Bellissimo reportage, le foto parlano da sole ! Un abbraccio

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  2. ti ringrazio per la segnalazione, le tue foto mi hanno convinta e spero proprio di andarci al più presto. Un abbraccio.

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  3. Anche a me hai fatto tornare in mente i miei viaggi in Toscana , un locale eccellente con dei piatti favolosi, presentati in modo eccellente . Un abbraccio, Daniela.

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  4. Si, si sicuramente ricorda la Toscana. Belle proposte!

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  5. Ma che bello e sfizioso questo angolo di Toscana nella capitale!!! Un abbraccio

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  6. grazie mille per la segnalazione Silvia, purtroppo abito lontano ma qualora dovessi capitare da quelle parti non posso davvero esimermi dal fare una capatina;).
    Le foto sono meravigliose e rendono in pieno l'idea della bontà e della goduria dei piatti che vengono preparati;).
    un bacione:))
    Rosy

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  7. Che bel locale e che buoni piatti...amo la cucina toscana, i suoi prodotti e i suoi vini!
    Per anni ci sono stata in vacanza con i ragazzi, abbiamo visitato tanti luoghi bellissimi e gustato piatti interessanti, buona serata e buona domenica!

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