c'è grano e grano...farina e farina...Rieti 1


TORNA DOPO 80 ANNI IL “RIETI 1”, L’ANTICO GRANO DI RIETI
Sabato 25 luglio il Molino del Cantaro, nel corso dell’evento “C’è grano e grano … farina e farina”, ha rilanciato la produzione di uno dei grani simbolo del territorio reatino. Ricco di vitamine, resistente alla ruggine e ideale per gli intolleranti al glutine, torna sulle tavole il grano ideato da Nazzareno Strampelli, fondatore della moderna granicoltura


Dopo circa 80 anni dall'interruzione della sua produzione, torna a nuova vita il “Rieti 1”, l’antico grano di Rieti. Il “Rieti 1”, nato agli inizi del 1900 da una intuizione di Nazzareno Strampelli, padre della moderna granicoltura, sarà presentato il 25 luglio alle 17,00 (ingresso gratuito) presso il Molino del Cantaro di Rieti (Via di Villa Mari 3) nel corso dell’evento dal titolo “C’è grano e grano … farina e farina”. E in occasione del primo raccolto, il Molino del Cantaro ha deciso di dedicare una giornata al recupero della cultura delle antiche tecniche di lavorazione della farina, della rabbigliatura delle macine a pietra e della crivellatura del grano, organizzando un vero e proprio educational da dedicare ad un prodotto simbolo dell’agricoltura italiana. 

Il Molino del Cantaro, risalente all'XI° secolo, fu acquistato nel 1915 dalla famiglia Mari che ancora oggi, grazie a Domenico, ne prosegue l’attività secondo la tradizione e nel rispetto delle più rigide tecniche di agricoltura biologica. “Da oltre dieci anni ormai – spiega Domenico Mari – abbiamo intrapreso, grazie alla nostra Azienda Agricola, un percorso di recupero di antichi grani non più coltivati, ma che appartengono alla storia e alla tradizione di Rieti. E’ il caso del “Rieti 1”, un grano particolarmente resistente alla ruggine e a basso contenuto di glutine. Oggi siamo molto orgogliosi, dopo 80 anni, di aver riportato sulle tavole un grano antico, coltivato seguendo i più rigidi fondamenti dell’agricoltura biologica, facilmente digeribile e adatto anche a coloro che presentano intolleranze al glutine, perché realizzato senza alterazioni durante i processi produttivi”. 

Ma l’evento“C’è grano e grano … farina e farina” sarà dedicato non solo alla riscoperta di questo straordinario grano del territorio reatino, ma anche alle antiche tecniche molitorie che ancora oggi vengono effettuate secondo tradizione, tramite lo sfregamento di due pietre azionate ad acqua. La molitura a pietra rappresenta ancora oggi una tecnica di lavorazione importante del grano; inoltre la mancata asportazione del germe di grano, necessario nel processo industriale per permettere lo sbiancamento della farina e la sua lunga conservazione. mantiene le sue  sostanze nutritive come vitamine del gruppo B e del gruppo E, aminoacidi, sali minerali, proteine e grassi “buoni.  che rappresentano un ottimo alleato per la salute (il germe del grano vanta una naturale capacità antiossidante e una azione di contrasto ai radicali). 
In questa giornata verrà mostrata ai visitatori la tecnica della “rabbigliatura della pietra” (che oggi come un tempo viene praticata con martelli taglienti, allo scopo di mantenere affilate le macine) e quella della “crivellatura del grano”, che permette la selezione manuale dei chicchi di grano tramite un crivello di forma troncoconica e una maglia in lamiera.

“Vogliamo mantenere vive, anche tra i più giovani che non hanno mai avuto la fortuna di poterle vedere, le antiche tecniche molitorie per la realizzazione della farina biologica di tipo 1 e di quella integrale da grano antico. Questi appuntamenti – prosegue Mari - che organizziamo ciclicamente, servono a far conoscere da un lato la storia della nostra terra, dall'altro a rendere consapevoli i consumatori sulle qualità e le caratteristiche di questi prodotti. In quest’ottica, abbiamo deciso, al termine della presentazione, di offrire la possibilità ai visitatori di degustare alcuni dolci e altri prodotti realizzati con queste farine”.

TORNA A VIVERE IL RIETI 1, UN GRANO ANTICO MA ANCORA ATTUALE
Il Rieti 1 è un grano nato grazie al lavoro dell’agronomo e precursore della “Rivoluzione verde”, Nazzareno Strampelli, che iniziò gli studi di questo incredibile prodotto nel 1900. Strampelli, considerato fondatore della moderna granicoltura e pioniere della manipolazione genetica agraria italiana, contribuì in quegli anni con il suo lavoro ad affrancare l’Italia dalle significative importazioni granarie. Grazie all'incrocio di specie, generi e varietà riuscì ad ottenere più di cento cultivar che univano, oltre alle caratteristiche di precocità, anche una notevole capacità produttiva. Grazie al lavoro di Strampelli, negli anni Trenta, in concomitanza con la “Battaglia del Grano”, più del 70% del frumento prodotto in Italia era coltivato con i grani originati nella piana di Rieti. 

“Abbiamo deciso di dedicare questa giornata – prosegue Mari - ad un grano straordinario, simbolo del nostro territorio, perché riteniamo che sia fondamentale trasmettere e mantenere viva quella storia e quella tradizione che da sempre contraddistinguono questo territorio”.  

UNA GIORNATA DEDICATA ALLA TRADIZIONE MOLITORIA
La giornata dedicata all’antica cultura molitoria reatina proseguirà con la visita al Molino del Cantaro e al suo giardino storico. Il molino, che è realizzato in pietra e azionato ancora oggi ad acqua, si trova in corrispondenza della sorgente “Bulleca” sul rio Cantaro, e ancora oggi vi si macina il grano come una volta, secondo i disciplinari più rigidi dell’agricoltura biologica. La visita alla struttura e al giardino storico che lo caratterizzano concluderanno la giornata dedicata ad uno dei simboli della tradizione contadina del reatino. 

Per info e prenotazioni:
Molino del Cantaro, Via di Villa Mari 3, Rieti
Tel. 0746 484478 - 3292333646
http://www.molinodelcantaro.com/


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