...l'Osteria di Monteverde...

dopo una recensione del sito: tavoleromane, con i mie "amici di bevute" (detto simpaticamente perche' alcuni di loro sono esperti di vini, io non sono esperta di vini ma mi lascio consigliare da loro !!!) abbiamo deciso di rivederci  e provare ad assaggiare anche la cucina altrui (ovviamente oltre ai pranzi in giardino da me)...anche questo è un modo MOLTO SIMPATICO di imparare a cucinare....assaggiando, bevendo e sperimentando...
Uno dei nuovi locali a Roma (c'è da settembre 2010) ma già promette bene...Si trova nel cuore del quartiere Monteverde, ambiente giovane e OTTIMO rapporto qualità/prezzo.
Il locale è carino, accogliente, semplice con una cura per il confort impensabile...tipo la crema per le mani e la limetta  per le unghie nel bagno, peccato che c’è poco posto per parcheggiare ma comunque siamo stati fortunati e dei posti per le nostre auto alla fine li abbiamo trovati in vie vicine o comunque abbastanza vicini, tanto da farsi una breve passeggiata ...
I  ragazzi sono molto gentili, competenti e professionali.....lo chef giovanissimo non lo  abbiamo conosciuto di persona ....ma sono sicura farà strada.
Questo nuovo ristorante merita tutta la nostra attenzione anche per la cura che mette nella qualità, nella freschezza, nella stagionalità, nella scelta delle materie prime (pesce fresco intero e non sfilettato, solo prodotti di stagione per verdure e ortaggi in genere) e il legame con il nostro territorio...mare compreso.
Oltre al menù che comunque può cambiare in base alla stagionalità dei prodotti, c'e' anche una lavagnetta con i piatti del giorno (che si aggiungono al menù). Ovviamente tanta Romanità nei piatti, ma anche proposte meno comuni, rivisitazioni moderne o aggiunta di quel tocco in più...che come sapore non guasta...(il pecorino nel pesce per esempio).
Curata anche la carta dei vini che, infatti, non ci ha affatto deluso sia per le etichette e che per i prezzi, ottimi. Posso dire che i prezzi sulla carta dei vini è assolutamente contenuto, con ricarico minimo...un elogio alla onestà e alla buona volontà dei proprietari!
Pane e dolci fatti in casa (ottimi!).
Noi eravamo in 8 (4 coppie) e abbiamo provato tanti piatti, tutti buoni:
ANTIPASTI:
antipasto gentilmente offerto, ci hanno portato questa piccola composizione di lenticchie, verdure e pezzetti di pane bruscato:
Insalata di polpo con puntarelle. Molto fresco, delicato, croccanti (le puntarelle), ben presentato, forse un pò troppo olio. Quanto al sapore direi molto armonioso.  Forse  si è sentito la mancanza di un poco di grinta...un profumo di aglio e limone per il polpo o l'alicetta per le puntarelle...ma questi sono gusti personali…
I PRIMI:
Maltagliati funghi, fagioli e salsiccia


Carbonara:
Amatriciana:
Spaghetti vongole e bottarga artigianale:

Mezze maniche polpo e pecorino:


I VINI:
Il rosso era Valpolicella Ripasso Doc "Le Morete", dell'azienda MANARA di San Floriano di San Pietro in Cariano (Verona). Tratto dai vitigni: Corvina 70% - Rondinella 20% - Altri vitigni autoctoni 10%, piantati in un particolare vigneto chiamato "Le Morete" situato nella fascia collinare della Valpolicella Classica, nel comune di San Pietro in Cariano. La particolarità è che il vino viene - come di norma - fatto fermentare in serbatoi di acciaio inox, ma, dopo la svinatura dell'Amarone e del Recioto che si effettua generalmente a marzo, viene immesso sulle vinacce residue di questi grandi vini, per una seconda fermentazione. Questa antica tecnica viene chiamata "Ripasso".Questo procedimento arricchisce il vino di nuances nobili. Inoltre il vino viene affinato in botti di rovere di Slavonia da 7 hl e barrique in rovere francese per circa 12 mesi, mentre il successivo affinamento in bottiglia é di circa 6 mesi. Il suo colore è rosso rubino, la gradazione alcolica di 14%, si abbina elettivamente a risotti ai funghi, arrosti, carne alla brace e selvaggina, ma secondo me può essere un ottimo e nobilissimo vino da tutto pasto (esclusi, ovviamente, gli alimenti che "chiedono" solo il bianco: pesci non conditi, formaggi freschi...). Va servito alla temperatura di 16º/18°C (si consiglia di aprire la bottiglia un' ora prima). Il costo in enoteca si aggira sui 12-14 € (strameritati), e berlo servito al tavolo a 16 € è stato un vero affare (recensione di Luigi C.).
Il bianco: Canayli...un nome ...una certezza… un degno compagno del piatto: minerale, fresco, giusta acidità.
Classificazione
Vermentino di Gallura a Denominazione di Origine Controllata e Garantita SUPERIORE.
Provenienza
Vallata di San Leonardo in agro di Luras, Calangianus, produzione 60-70 quintali per ettaro. Suolo Granitico di limitata profondità, ricco di scheletro costituito da sabbione granitico in degradazione, sciolto, acido, povero di sostanze nutritive
Uvaggio
Vermentino 100%.
Clima
Mediterraneo, piovosità media in primavera ed autunno, estati lunghe, calde e ventilate, forti escursioni termiche.
Maturazione
In cantina 4-6 mesi.
Caratteristiche
Colore: giallo paglierino, riflessi dorati, brillante.
Olfatto: ampio, intenso, note di uva, frutta esotica, sentori di peperone verde.
Gusto: secco, pieno, caldo, nerbo e stoffa consistenti, caratteristico, equilibrato,armonioso, buona struttura, particolarmente fine, elegante, gradevole amarognolo a fin di bocca.
Conservazione
Temperatura costante 14 °C, umidità 75%, luce controllata, bottiglia orizzontale.
Servizio
Calice slanciato di buona ampiezza, temperatura 10-12 °C.
Abbinamento
Primi piatti leggeri, risotti ai frutti di mare, pesci in salsa ed arrosto, formaggio pecorino sardo Dop dolce.
I SECONDI:
Pesce stella scottato con finocchi e papavero....una cosa fantastica....una vera libidine. Una rarità!  Bel trancio di pesce scottato a dovere ..cioè croccante la pelle e morbida e succulenta la polpa, invitante e profumata con una salsina delicata e balsamico accompagnata da una julienne di finocchi...stavolta saporiti come piace a me...direi è stata una bella esperienza!
Baccalà arrosto patate e pecorino:
Un secondo semplice al quale il pecorino gli dà quel giusto tocco in più…che non guasta...
 Calamari alla griglia con sesamo tostato e misticanza:
Crostini di polenta lardellati e broccoletti ripassati:
Tagliata di manzo con patate:

I DOLCI:
Millefoglie con spuma di pistacchio con Zibibbo Morsi di Luca...che dire...poetico!...(ahimè non fotografato, confesso...l'ho mangiato tutto prima di rendermi conto che non l'avevo fotografato...perdonetemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!). Un dessert per veri amanti dei dolci e la  crema al pistacchio chiude in maniera adeguata la cena.
Creme brulèe:
 Dolce alle pere:  c’era anche una riduzione di Cesanese (servita in un bicchierino a parte ); piacevole scoperta, visto che il Cesanese non ha una fama internazionale di vino di grande struttura, e non è certo rinomato per una grande disponibilità a lavorazioni particolari come riduzioni; almeno, non mi risulta; per cui se anche per gli altri è così, sappiate che una riduzione di Cesanese fatta bene c’è: non è stucchevole anche se molto dolce, pur non avendo una consistenza “ mielosa “ (di Roberto R.)

Abbiamo speso 30,00 euro a persona comprensivo di pane, acqua, 1 bottiglia di vino bianco e 1 rosso, 1 primo (1 persona a preso l’antipasto al posto del vino), 1 secondo per uno, 1 dolce e 1 liquore per accompagnare il dolce per uno.
Abbiamo mangiato molto bene e sicuremente torneremo presto...prima che aumentino i prezzi.......

L'osteria di Monteverde
Via Pietro Cartoni, 163
06.53273887 (obbligatoria la prenotazione)
Chiuso mai

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